Foto mosse

[Brain_Failure]

-Allora, la domanda che mi perseguita è "Come mai alcune foto vengono mosse?"

-Precisando che per mosse intendo quando una persona sta in posa, ma si muove all'improvviso mentre la si sta fotografando, e viene fuori un'immagine "in movimento" (cosa ovviamente impossibile).

-Quando ho fatto questa domanda sono incorso sempre nelle ire funeste delle persone, che ovviamente non trovando risposta se la prendevano con me.

-Su internet non ho trovato lumi.

[onesidedsmile]

allora, qualche cenno di fotografia e fotografia digitale. ovviamente il discorso è molto più lungo e complicato. questo post potrebbe essere intitolato "photography for dummies", senza nessuna offesa.

il numero dei megapixel non c'entra. una foto può essere mossa, sfuocata, rumorosa con sensori da 2,5,12,36,50 megapixel. i megapixel sono i milioni di punti di cui si compone una foto.

le foto che descrivete non sono sfuocate, sono mosse. la differenza è che una foto in cui un elemento è fuori fuoco (sfuocato) si ha quando c'è un errore di messa a fuoco. una foto mossa è una foto che ha un tempo di esposizione superiore a quello che serve per "congelare" un movimento.

il tempo di esposizione è il tempo durante il quale la luce raggiunge il supporto sensibile (prima era la pellicola, ora è il sensore). quindi più è lungo, più le foto saranno mosse. però, più l'ambiente è buio, più ci sarà bisogno di luce (quindi di tempi di esposizione lunghi). considerate che 1/60 di secondo, per fotografare un passante che cammina, è considerato lungo. e sfido chiunque a contare 1/60 di secondo. per noi, è un tempo brevissimo. per fare degli esempi:

un calciatore va fotografato sotto il millesimo di secondo;
un passante sotto il centesimo;
un bambino piccolo, quasi come uno sportivo.

consideriamo, quindi, la luce. la luce artificiale dentro casa è considerata buia. anche con una reflex, scattare dentro casa ai bambini piccoli, è difficoltoso (ovviamente lo dico per esperienza diretta; fotografo con le reflex da vent'anni, da quando avevo 7 anni).

le reflex digitali, per diminuire i tempi, riescono, con delle impostazioni, a variare gli ISO del sensore (quelli che, ai tempi dellapellicola, erano gli ASA dei rullini). ad ogni raddoppio degli iso, si dimezza il tempo di esposizione richiesto per una foto corretta. gli iso partono da 100, in genere. in un telefono, credo siano settati a 200 o 400, dovrei controllare. per scattare ai bambini dentro casa, servono anche 3200-4000.

il problema è che, all'aumento degli iso, si crea il cosiddetto rumore digitale (ossia l'immagine perde in definizione ed è tutta a puntini). più un sensore è affollato come densità di megapixel, più è visibile questo problema. problema che hanno anche le reflex, che hanno un sensore enorme rispetto a quello del telefono. quindi, in un cellulare, il numero dei megapixel dovrebbe arrivare a massimo 2 (3, esagerando). oltre questo, l'immagine sarà impastata, visto che il processore d'immagine è quello che è. quindi, per scattare certe foto, 500 euro di reflex (ma anche molto meno) fruttano più di 700 euro di iphone.

Trovato su un forum di android

[Arno Dorian]

il tempo di esposizione è il tempo durante il quale la luce raggiunge il supporto sensibile (prima era la pellicola, ora è il sensore). quindi più è lungo, più le foto saranno mosse. però, più l'ambiente è buio, più ci sarà bisogno di luce (quindi di tempi di esposizione lunghi).

Questo è il punto fondamentale..la foto è mossa se all'interno dell'intervallo dato dal tempo di esposizione il soggetto si muove. Per darti un idea, per scattare a mano libera (senza cavalletto o appoggi) tempi sotto 1/100 di secondo cominciano ad essere rischiosi (è necessaria mano ferma), sotto 1/50 - 1/30 è necessario un cavalletto o un appoggio stabile per la macchina (muretto, tavolo ecc.).
Ovviamente la scelta del tempo di esposizione va bilanciata con la quantità di luce ambientale presente..e da qui sorgono tutti i problemi evidenziati nell'articolo riportato sopra.

[Rothko]

il tempo di esposizione è il tempo durante il quale la luce raggiunge il supporto sensibile (prima era la pellicola, ora è il sensore). quindi più è lungo, più le foto saranno mosse. però, più l'ambiente è buio, più ci sarà bisogno di luce (quindi di tempi di esposizione lunghi).

Questo è il punto fondamentale..la foto è mossa se all'interno dell'intervallo dato dal tempo di esposizione il soggetto si muove. Per darti un idea, per scattare a mano libera (senza cavalletto o appoggi) tempi sotto 1/100 di secondo cominciano ad essere rischiosi (è necessaria mano ferma), sotto 1/50 - 1/30 è necessario un cavalletto o un appoggio stabile per la macchina (muretto, tavolo ecc.).
Ovviamente la scelta del tempo di esposizione va bilanciata con la quantità di luce ambientale presente..e da qui sorgono tutti i problemi evidenziati nell'articolo riportato sopra.

La "pericolosità" del tempo di esposizione va calcolata anche in base alla focale utilizzata e alla grandezza del sensore o della pellicola. Ad esempio, ad un sessantesimo riuscirai a scattare una foto a mano libera con una focale uguale o inferiore a 50mm (su una pellicola 35 mm o, nel caso del digitale, con sensore equivalente o inferiore). Se utilizzi una fotocamera di grande formato (i banchi ottici, quelli che montano pellicole 4x5 pollici o equivalenti digitali) il tempo di sicurezza sarà sicuramente molto inferiore di quello della normale fotocamera reflex semiprofessionale o amatoriale). La focale è importante, in quanto se utilizzi un tele, ad esempio un 300mm, non potrai scattare a mano libera ad 1/60, né tanto meno ad 1/100, senza ottenere foto mosse. Ovviamente la focale e la grandezza del supporto (sensore, pellicola o lastra) influenzano solo il mosso derivato dal movimento del fotografo, mentre il tempo di esposizione influenza sia il soggetto (qualora non sia immobile) sia la mano del fotografo. è chiaro che se devi fotografare una macchina che corre a 150 km/h e congelarne il movimento, dovrai calcolare un tempo di esposizione estremamente breve.

[Brain_Failure]