Poesie in musica

La Setta Dei Poeti Estinti.
Poesie, racconti, libri, letteratura, miti, leggende barzellette... Condividiamo le creazioni dei Grandi e... anche nostre!

Poesie in musica

Messaggioda Eos » 15/01/2016, 16:46



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Troppa luce non ti piace
Godi meglio a farlo al buio sottovoce
Graffiando la mia pelle
E mordendomi le labbra
Fino a farmi male, bene
Senza farmi capire
Se per te é più sesso o amore
Poi fuggi, ti vesti, mi confondi
Non sai dirmi quando torni
E piangi, non rispondi, sparisci
E ogni quattro mesi torni
Sei pazza di me come io lo son di te
Resisti, non mi stanchi
Mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
E poi brilli, non ti spegni
Ci graffiamo per non far guarire i segni
E sei pioggia fredda
Sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
Lampo, tuono, è passato così poco e son già solo
Tornerai, tornerai
Altrochè se tornerai
Ma stavolta non ti lascio
Ti tengo stretta sul mio petto
Poi ti bacio, poi ti graffio
Poi ti dico che ti amo e ti proteggo
E poi ti voglio e poi ti prendo
Poi ti sento che impazzisci se ti parlo
Sottovoce, senza luce
Perché solo io lo so quanto ti piace
E ora dimmi che mi ami
E che stavolta no, non durerà solo fino a domani
Resta qui con me perché son pazzo di te
Resisti, non mi stanchi
Mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
E poi brilli, non ti spegni
Ci graffiamo per non far guarire i segni
Sei pioggia fredda
Sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
Lampo, tuono, è passato così poco e son già solo
Resisti, non mi stanchi
Mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
E poi brilli, non ti spegni
Ci graffiamo per non far guarire i segni
Sei pioggia fredda
Sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
Lampo, tuono, è passato così poco e son già solo
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Eos
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Poesie in musica

Messaggioda io sono Nessuno » 16/01/2016, 9:23



UNA NOTTE IN ITALIA - IVANO ALBERTO FOSSATI

È una notte in Italia che vedi
questo taglio di luna
freddo come una lama qualunque
e grande come la nostra fortuna
la fortuna di vivere adesso
questo tempo sbandato
questa notte che corre
e il futuro che arriva
chissà se ha fiato.

È una notte in Italia che vedi
questo darsi da fare
questa musica leggera
così leggera che ci fa sognare
questo vento che sa di lontano
e che ci prende la testa
il vino bevuto e pagato da soli
alla nostra festa.

È una notte in Italia anche questa
in un parcheggio in cima al mondo
io che cerco di copiare l'amore
ma mi confondo
e mi confondono più i suoi seni
puntati dritti sul mio cuore
o saranno le mie mani
che sanno così poco dell'amore.

Ma tutto questo è già più di tanto
più delle terre sognate
più dei biglietti senza ritorno
dati sempre alle persone sbagliate
più delle idee che vanno a morire
senza farti un saluto
di una canzone popolare
che in una notte come questa
ti lascia muto

È una notte in Italia se la vedi
da così lontano
da quella gente così diversa
in quelle notti
che non girano mai piano
io qui ho un pallone da toccare col piede
nel vento che tocca il mare
è tutta musica leggera
ma come vedi la dobbiamo cantare
è tutta musica leggera
ma la dobbiamo imparare.

È una notte in Italia che vedi
questo taglio di luna
freddo come una lama qualunque
e grande come la nostra fortuna
che è poi la fortuna di chi vive adesso
questo tempo sbandato
questa notte che corre
e il futuro che viene
a darci fiato


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Messaggioda io sono Nessuno » 17/01/2016, 9:23



Stupenda canzone d'amore portata al successo da Dino,
da allora ne sono state fatte molte cover,
da ultimo quella di Franco Battiato.

TE LO LEGGO NEGLI OCCHI

(Musica di Sergio Endrigo - Testo di Sergio Bardotti)

Finirà me l'hai detto tu
ma non sei sincera,
te lo leggo negli occhi
hai bisogno di me.
Forse vuoi dirmi ancora no
ma tu hai paura,
te lo leggo negli occhi stai soffrendo per me.
E nei tuoi occhi che piangono
mille ricordi non muoiono
perdonami se puoi
e resta insieme a me.
Tra di noi forse nascerà
un amore vero,
te lo leggo negli occhi
tu lo leggi nei miei.
Ma non sei sincera
te lo leggo negli occhi
stai soffrendo per me.
E nei tuoi occhi che piangono
mille ricordi non muoiono
perdonami se puoi
e resta insieme a me.
Tra di noi forse nascerà
un amore vero,
te lo leggo negli occhi
tu lo leggi nei miei.

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Messaggioda io sono Nessuno » 18/01/2016, 9:31



MARCO MASINI - (vedrai ti passerà...) LA VOGLIA DI MORIRE

Se perso in un tramonto vuoi sparire
con il sole giù
nel mare dove muore lui
Se la forchetta torna su ma senza cibo perchè sà
che la tua bocca non ci sta
e se la bocca non vuol più trovare verità e bugie
se gli occhi sono un velo blu ma senza stelle nè poesie

Se ti chiudi dentro te e non ti accendi più
al fuoco di un amore
se hai voglia di andar via per non tornare mai
se la malinconia con tutti i suoi ghiacciai
ti paralizza il cuore se tutti questi se
li senti dentro te hai voglia di morire

Ma il cuore ti si ferma un pò
sui mendicanti di città
intirizziti nei metrò
ma i pensionati soli al bar
le vite come malattie
nelle trincee della realtà
ma le caserme e le corsie
di bimbi troppo calmi ormai
ma i nuovi schiavi sulla via
nel pianto dell' Ave Maria

Ma il mondo dietro te
che non ha visto mai
le lacrime del mare
ma i fondi di caffè
di questa umanità
nei ghetti delle idee
di quanto intorno a te
nessuno vuol capire
con tutti questi ma
vedrai ti passerà
la voglia di morire

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Messaggioda Eos » 18/01/2016, 10:09



Ciao Older! Hey, hai scordato il finale della canzone di Masini ^_^ !!! Masini lo ascoltavo che avevo circa 15 anni... Bei tempi quelli: le prime cotte, le prime delusioni, le prime sofferenze ma tante aspettative e tante speranze per il futuro...eh già...
Ecco il finale, il raggio di sole, la speranza nell'amore che salva...


"Ma se un giorno incontri lei

che invade gli occhi tuoi

e tu non sai che dire, non ci saranno ma,

l'amore ucciderà la voglia di morire"


;) :hug: :hi:
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Messaggioda io sono Nessuno » 18/01/2016, 14:05



meandI ha scritto:Ciao Older! Hey, hai scordato il finale della canzone di Masini ^_^ !!! Masini lo ascoltavo che avevo circa 15 anni... Bei tempi quelli: le prime cotte, le prime delusioni, le prime sofferenze ma tante aspettative e tante speranze per il futuro...eh già...
Ecco il finale, il raggio di sole, la speranza nell'amore che salva...


"Ma se un giorno incontri lei

che invade gli occhi tuoi

e tu non sai che dire, non ci saranno ma,

l'amore ucciderà la voglia di morire"


;) :hug: :hi:


Oh my Goddess,grazie davvero MeandI,non so come mi sia potuto accadere :help:
ma non mi ero accorto di aver omesso proprio il passaggio che più mi interessava mettere in luce,
che anzi era il motivo per cui postavo questa canzone,ossia la morale della favola :
l'amore che viene e cancella la voglia di morire.Vale decisamente la pena di mettere il testo integrale. :hug:


Se perso in un tramonto vuoi
sparire con il sole giù
nel mare dove muore lui
se la forchetta torna su
ma senza cibo perché sa
che la tua bocca non ci sta
e se la bocca non vuol più
trovare verità e bugie
se gli occhi sono un velo blu
ma senza stelle né poesie.
Se ti chiudi dentro te
e non ti accendi più
al fuoco di un amore
se hai voglia di andar via
per non tornare mai
se la malinconia
con tutti i suoi ghiacciai
ti paralizza il cuore
se tutti questi SE
li senti dentro te
hai voglia di morire.

Ma il cuore ti si ferma un po'
sui mendicanti di città
intirizziti nel metrò
ma i pensionati soli al bar
le vite come malattie
nelle trincee della realtà
ma le caserme e le corsie
di bimbi troppo calmi
ma i nuovi schiavi sulla via
nel pianto dell' Ave Maria.

Ma il mondo dietro te
che non hai visto mai
le lacrime del mare
ma i fondi di caffè
di questa umanità
nei ghetti delle idee
di quanto intorno a te
nessuno vuol capire
con tutti questi MA
vedrai ti passerà
la voglia di morire.

Ma se un giorno incontri lei
che invade gli occhi tuoi
e tu non sai che dire
non ci saranno MA
l'amore ucciderà
la voglia di morire...

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Messaggioda io sono Nessuno » 19/01/2016, 9:41



FABRIZIO DE ANDRE' - RIMINI (1978)


Immagine


Teresa ha gli occhi secchi
guarda verso il mare
per lei figlia di pirati
penso che sia normale
Teresa parla poco
ha labbra screpolate
mi indica un amore perso
a Rimini d'estate.
Lei dice bruciato in piazza
dalla santa inquisizione
forse perduto a Cuba
nella rivoluzione
o nel porto di New York
nella caccia alle streghe
oppure in nessun posto
ma nessuno le crede.

Rimini...Rimini...

E Colombo la chiama
dalla sua portantina
lei gli toglie le manette ai polsi
gli rimbocca le lenzuola
"Per un triste Re Cattolico - le dice -
ho inventato un regno
e lui lo ha macellato
su di una croce di legno.
E due errori ho commesso
due errori di saggezza
abortire l'America
e poi guardarla con dolcezza
ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene ".

Rimini...Rimini...

Ora Teresa è all' Harrys' Bar
guarda verso il mare
per lei figlia di droghieri
penso che sia normale
porta una lametta al collo
è vecchia di cent'anni
di lei ho saputo poco
ma sembra non inganni.
"E un errore ho commesso - dice -
un errore di saggezza
abortire il figlio del bagnino
e poi guardarlo con dolcezza
ma voi che siete a Rimini
tra i gelati e le bandiere
non fate più scommesse
sulla figlia del droghiere".

Rimini...Rimini...

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Messaggioda io sono Nessuno » 20/01/2016, 9:26



ENRICO RUGGERI - IL PORTIERE DI NOTTE

Vanno via
e non tornano più;
non danno neanche il tempo di chiamarli.
E non lasciano niente,
non scrivono dietro il mittente
e nelle stanze trovo solo
luci spente.

Sapeste che pena,
per chi organizza la scena,
restare dietro al banco come un cane
con la sua catena.

E lei
che viene spesso a notte fonda,
è così bella, è quasi sempre bionda.
E' lei che cambia sempre cavaliere
e mi parla soltanto
quando chiede da bere.

Ma la porterò via
e lei mi seguirà.
Prenoterò le camere
in tutte le città.
La porterò lontano
per non lasciarla più,
la porterò nel vento
e se possibile più su.
E quando ci sorprenderà l'inverno,
non sarò più portiere in questo albergo.

Sapeste che male
quando la vado entrare;
non la posso guardare senza immaginare.

Ma è lei che non immagina per niente
cosa darei per esserle presente.
Ma lei non vede e allora parlo piano,
con la sua forma in un asciugamano.

Ma la porterò via,
non l'abbandonerò.
La renderò partecipe
di tutto ciò che ho.
La porterò lontano
per non lasciarla mai
e mi dirà "ti voglio
per quello che mi dai".

E quando insieme prenderemo il largo,
non sarò più portiere in questo albergo
e insieme, dentro al buio che ci inghiotte,
non sarò più il portiere della notte...


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Messaggioda io sono Nessuno » 21/01/2016, 9:16



IVAN GRAZIANI - AGNESE

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Se la mia chitarra piange dolcemente
stasera non è sera di vedere gente
e i giochi nella strada
che ho chiusi dentro al petto
mi voglio ricordare.
Io penso ad un barcone
rovesciato al sole
in un giorno in pieno agosto
le biciclette in riva al mare
Agnese mi parlava
della sabbia infuocata
ed io non so perché
non l'ho dimenticata.
Lei mi raccontava
di quello che la gente
diceva del suo corpo
con malizia ed allegria
ed io che sto provando le cose che provavo ieri
non ho capito ancora.
Se è gelosia o se sono prigioniero
di questo cielo nero
e di un ricordo che fa male
e se continuo a bere i miei liquori inquinati
è vero che quei giorni
non li ho dimenticati.
È uscito un po' di sole
da questo cielo nero
l'inverno cittadino
sembra quasi uno straniero
Agnese dolce Agnese
color di cioccolata
adesso che ci penso
non ti ho mai baciata.
Agnese dolce Agnese
color di cioccolata
adesso che ci penso...
Io vado in bicicletta
per sentirmi vivo
alle cinque di mattina
con la nebbia nei polmoni
però non c'è più Agnese
seduta sul manubrio
a cantar canzoni
a cantar canzoni...



Era un cantautore di qualità,Ivan Graziani,scomparso troppo presto.
Anche questa " Lugano addio " era stupenda...

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Messaggioda io sono Nessuno » 22/01/2016, 13:50



Immagine


Immagine

Alberto Fortis pagò assai caro per una sua canzone veritiera quanto politically incorrect,
negli anni '70 - 80 il fenomeno era ai suoi primi vagiti ma esisteva già,
ed era già impietoso,ça va sans dire...

Questa Il Duomo di notte è comunque, forse, la sua canzone più bella in assoluto.

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ALBERTO FORTIS - IL DUOMO DI NOTTE

Piroette di sabbia
e le guglie del Duomo
differenza tra pietra
e le voglie di un uomo
che ha per vita una gabbia
liberata dal sesso
gonfia di verita`
partorita con gioia
nel lontano ricordo
con le doglie sincere
di una maternita`
che alla luce, di notte
nella piazza e con rabbia
ha donato, confusa
il suo figlio balordo.

E la vera ragione
delle notti impegnate,
dei romanzi creduti
degli amori sbagliati
non la devi cercare
dentro i mari delusi
che ti scusano i sogni
le ignoranze, i delitti
il suo posto lo trovi
nella ruota del giorno,
nello scrigno privato
di egoismi e di abusi
e le mani affrettate
a cercare gioielli
nella sabbia han trovato
confuse, i relitti.

Il dispetto felice
sulla voglia che nasce
contrappeso all'istinto
alla cosa che piace
la condanna del tempo
della gente, del posto
e il ritorno dal viaggio
che ti ha fatto sperare
e la stella seguita
si e` stancata di darti
e brillare...
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