Ma se adesso, Franz, non fai qualcosa, qualcosa sul serio, Franzolino Biberkopfino, vecchia carcassa, per te è finita.
E puoi chiamare le pompe funebri. E una vera e propria paura gli dà la forza di alzarsi. Non vuol più restare a letto. Anche se dovesse crepare
per strada, vuol lasciare il letto, vuole andare fuori.
Sì, ragazzo mio, ormai non te ne vai più spavaldo sulle gambe, ma ti aggrappi a qualcosa, ti aggrappi saldo e stringi tutti i denti, tutte le dita che hai per tenerti duro, per non essere spazzato via.
[...]
Ma il sonno prepotente ritorna e gli spalanca gli occhi, e Franz sa tutto.