da Wild_Angel » 28/09/2013, 14:59
Esaltazione, sensualità, intensità.
A una passante - (Charles Baudelarie)
La via assordante strepitava intorno a me.
Una donna alta, sottile, a lutto, in un dolore
immenso, passò sollevando e agitando
con mano fastosa il pizzo e l'orlo della gonna,
agile e nobile con la sua gamba di statua.
Ed io, proteso come folle, bevevo
la dolcezza affascinante e il piacere che uccide
nel suo occhio, livido cielo dove cova l'uragano.
Un lampo... poi la notte! - Bellezza fuggitiva
dallo sguardo che m'ha fatto subito rinascere,
ti rivedrò solo nell'eternità?
Altrove, assai lontano di qui! Troppo tardi! Forse mai!
Perché ignoro dove fuggi, né tu sai dove vado,
tu che avrei amata, tu che lo sapevi!
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I capelli - (Charles Baudelarie)
Come scendono ondeggianti i tuoi capelli lungo il collo!
Che boccoli! Che profumo denso d'abbandono!
Che estasi! Perché l'oscura alcova si popoli stasera
di ricordi addormentati tra questi tuoi capelli,
li agiterò in aria come un fazzoletto!
Ecco che l'Asia languida e l'Africa bruciante,
tutto un mondo lontano, assente, come morto,
rivive nel profondo di questa tua aromatica foresta!
Altri spiriti vagano sulla musica,
il mio nuota nel tuo profumo, amore!
Me ne andrò là dove, pieni di linfa, piante e uomini
cadono in lungo deliquio sotto ardenti climi;
forti trecce, siate voi l'onda capace di rapirmi!
È in te, mare d'ebano, un abbagliante sogno
di vele, rematori, fiamme ed alberi;
un porto risonante dove la mia anima può bere
a grandi fiotti il profumo, il suono ed il colore:
qui vascelli scivolanti nell'oro e nel marezzo
aprono vaste braccia per stringere la gloria
d'un cielo puro che freme del calore eterno.
Tufferò la mia testa ebbra d'amore
in questo oceano nero in cui è racchiuso l'altro;
e allora sì che tornerà il sottile spirito,
nell'estasi dell'abbandono, sulla carezza del rullio,
a cullarsi all'infinito in un profumo di piacere!
Capelli azzurri, padiglione di tenebre distese,
voi mi ridate l'azzurro dell'immenso e curvo cielo;
sugli orli vellutati delle ritorte ciocche
m'inebrio con ardore di odori confusi
d'olio di cocco, di muschio e di catrame.
La mia mano seminerà tra i tuoi capelli folti
rubino, perla e zaffiro, per sempre e a lungo,
perché tu non sia mai sorda alle mie voglie!
Non sei tu forse l'oasi del mio sogno, la fiasca
da cui bevo a lunghi sorsi il vino del ricordo?
Se odi qualcuno, fallo nascere!