sussurri scordati d'emozioni

[io sono Nessuno]

Nike

di Maria Pawlikowska (Cracovia 1894 - Manchester 1945)



Sei come la Nike di Samotracia
o insonne amore
anche ferito
con lo stesso ardore
tendi le braccia mutilate
e voli

[io sono Nessuno]

Nike

di Maria Pawlikowska (Cracovia 1894 - Manchester 1945)



Sei come la Nike di Samotracia
o insonne amore
anche ferito
con lo stesso ardore
tendi le braccia mutilate
e voli

[io sono Nessuno]

Nike

di Maria Pawlikowska (Cracovia 1894 - Manchester 1945)



Sei come la Nike di Samotracia
o insonne amore
anche ferito
con lo stesso ardore
tendi le braccia mutilate
e voli

[io sono Nessuno]

Bernardo da Chiaravalle (1090 - 1153)


Amo perchè amo, amo per amare


L'amore è sufficiente per se stesso, piace per se stesso e in ragione di sé. E' se stesso merito e premio. L'amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all'infuori di sè. Il suo vantaggio sta nell'esistere, amo perché amo, amo per amare. Grande cosa è l'amore se si rifà al suo principio, se ricondotto alla sua origine, se riportato alla sua sorgente. Di là sempre prende alimento per continuare a scorrere.
L'amore è il solo tra tutti i moti dell'anima, tra i sentimenti e gli affetti, con cui la creatura possa corrispondere al Creatore, anche se non alla pari; l'unico con il quale possa contraccambiare il prossimo e, in questo caso, certo alla pari. L'amore cerca soltanto il ricambio dell'amore e la fedeltà. Perché non dovrebbe essere amato l'Amore? Giustamente, rinunziando a tutti gli altri suoi affetti, tende solo all'amore chi nel ricambiare amore mira a uguagliarlo. Si obietterà però che anche chi si fa pienamente amore non potrà mai raggiungere il livello della fonte perenne dell'amore. E' certo che non potranno mai essere equiparati l'amante e l'Amore, l'anima e il Verbo, il Creatore e la creatura. La sorgente, infatti, dà sempre molto più di quanto basti all'assetato. Ma che importa tutto questo? Cesserà forse e svanirà la brama di chi sospira, l'ardore di chi ama, la fiducia di chi pregusta, perché non è capace di correre alla pari con un gigante, gareggiare in dolcezza col miele, in mitezza con l'agnello, in candore con il giglio, in splendore con il sole, in carità con colui che è l'Amore? No di certo. Sebbene infatti la creatura ami meno, perché è inferiore, se tuttavia ama con tutta se stessa, non le resta nulla da aggiungere. Nulla manca dove c'è tutto.


San Bernardo da Chiaravalle - Estratto dai «Discorsi sul Cantico dei Cantici»


Bernardo fu l'autore della Regola dei Cavalieri Templari (Per la maggior gloria di Dio)

[io sono Nessuno]

Antefatto.

Maria a Fatima profetizzò, giusto un secolo fa, la ri-conversione della Russia nel Suo Nome. Oggi assistiamo al singolare passaggio da uno stato ferocemente anticristiano a uno che (nella persona del suo presidente Putin) sta ricostruendo a sue spese monasteri, chiese e monumenti colossali a suo tempo distrutti da Lenin e Stalin. Questo serve per inquadrare nella giusta cornice un episodio di due anni fa, quando Vladimir Putin fece visita a papa Bergoglio portandogli in dono una riproduzione perfetta e preziosissima dell'icona della Madre di Dio di Vladimir,che è uno dei simboli più sacri dell'intero universo cristiano, non solo ortodosso.






Ed ora lascio la parola a Vittorio Messori, che ha dedicato uno dei suoi ultimi "frammenti" proprio a quest'episodio, ed è, come sempre, quantomai illuminante, insostituibile...

Il pontefice ha ammirato l'icona ma, in modo del tutto evidente, non abbastanza. Tanto che Putin lo ha richiamato, e cercando di stimolare un maggiore interesse per il prezioso dono, ha detto al vescovo romano: "Bella, no?". Bergoglio ha annuito e allora il leader russo, per ribadire una devozione anche personale oltre che nazionalistica, ha alzato l'icona dal tavolo dov'era deposta, l'ha portata alle labbra e l'ha delicatamente baciata. Il papa allora ha capito e si è deciso egli pure a dare un bacio alla sacra tavola. Insomma, un ex ufficiale del KGB, onnipotente polizia politica stalinista, che, dobbiamo dircelo a chiare lettere, è sembrato dare una sana lezione di devozione mariana a un pontefice. Di sicuro c'è un fatto, ossia che non è certo fuori luogo parlare di CONVERSIONE di fronte al leader della Russia che non porta al capo della chiesa romana un dono laico, ma ma un oggetto di pura devozione anche personale. Tra l'altro si è poi saputo da un intimo del presidente che, nei lunghi decenni sovietici, le icone della famiglia Putin erano state nascoste (ma tutti i familiari lo sapevano, a cominciare da Vladimir) sotto le mattonelle della casa della nonna e sono state recuperate e riappese ai muri subito dopo la fine della tirannia marxista.

Ed ora negli USA è Donal Trump, il vento sta cambiando davvero, a volte il mondo cambia in meglio!!!
Nel web c'è questo bel fotomontaggio, basato però sulle reali e ben note qualità atletiche del leader russo.

[io sono Nessuno]

Il generale William Booth (1829-1912) fu il fondatore dell'Esercito della Salvezza, che può a buon diritto essere considerata come la realtà di ambito protestante più nobile e meritoria. Il successo dell'Esercito della Salvezza fu dovuto principalmente alla sua originalità; l'organizzazione, la disciplina, la mobilitazione e lo spirito di corpo, tipici di una struttura prettamente militare, si rivelarono caratteristiche ideali per il tipo di opera alla quale William Booth decise di dedicarsi.
Ad oggi l'Esercito della Salvezza è presente ed opera in oltre 120 paesi.

[io sono Nessuno]

La Legio Tebea fu il nome di una legione romana che, dopo aver subito due volte la decimazione
(un soldato ucciso ogni 10) fu totalmente sterminata per ordine dell'imperatore Massimiano,
in quanto i suoi componenti, quasi tutti cristiani (6.600 uomini al comando di san Maurizio),
si ammutinarono ancora rifiutando di giustiziare alcuni cristiani del Vallese.
Da qui nacque la definizione di Martiri Tebei, e il principe Carlo Emanuele I di Savoia (1562 - 1630)
che ne aveva una grande devozione, dedicò loro i versi seguenti.


Dibo Mauritio protectori nostro, summa laetitia


Nei campi Agauni ove l'alpestri rupi
chiudano intorno l'orgoglioso fiume
per non adorar nume falso e bugiardo
'l capitan forte coi compagni soi cari e fedeli
si risolse alla morte
così schernendo i Cesari crudeli
alor per la pietà tremaron i monti
et vermigli nel mar corsero i fonti
lui et la sua Legione in ciel traslata
con sigillo di sangue in terra impresso
stampò la fede et in un fu concesso
la cura di Savoia alta e pregiata
del Imperio e dell'arme vincitore
un sol resto de fratelli famosi
uccisi pria gli altri tre valorosi
con infinito onore
si che libera fu la patria amata
e l'emula soggiogata.





El Greco - Il martirio di san Maurizio

[io sono Nessuno]

La prima versione di God Bless America fu scritta nel 1834 da Robert Montgomery Bird,
si trattava di una poesia-preghiera ancora non pensata per essere messa in musica,
divenne invece un inno con la seconda versione scritta da Irving Berlin nel 1918.
E' considerato come un autentico "alter ego" dello Star Spangled Banner.


1834

God bless the land that gave us birth!
No pray'r but this know we.
God bless the land, of all the earth,
The happy and the free.
And where's the land like ours can brave
The splendor of the day.
And find no son of hers a slave?
God bless America!
God bless the land, the land beloved
Forever and for aye!
God bless the land that gave us birth.
God bless America!



1918

While the storm clouds gather far across the sea,
Let us swear allegiance to a land that's free.
Let us all be grateful for a land so fair,
As we raise our voices in a solemn prayer:
God bless America, land that I love,
Stand beside her and guide her
Through the night with a light from above.
From the mountains, to the prairies,
To the oceans white with foam,
God bless America, my home sweet home.
God bless America, my home sweet home.




Prima di una World Series della Major League Baseball disputata dai Texas Rangers.

Guarda su youtube.com

L'interpretazione di Celine Dion al Superbowl NFL 2003, vinto dai Buccaneers sui Texas Cowboys.

[Eos]

Soffice,
evanescente,
bianca ovatta,
posati lieve sul mio viso
e sugli occhi stanchi
dischiusi al cielo.

Cadi,
per gioco e per un poco
ad immacolare questa terra infingarda
e illudimi,
con la tua gelida malìa,
di cancellare l'ipocrisia dal mondo.
Seppur per gioco,
seppur per poco.

MeandI

[Maldoror]

Non amo la poesia delicata ma ti faccio i complimenti sento che sono molto ispirate .Belle.l'ultima qui soprattutto mi piace