La Gabbiana

[Maldoror]

la gabbiana

la sua risata spaventosa
nebbia ferrea
per una nave che affonda nel petrolio
falcio con la spada un un artiglio che vuole il mio occhio
ma il suo collo è cosi bello
lo massaggia un cieco
quando è tramonto
all'antico porto
lì ogni vicolo fà un morto
dai suoi occhi fuggono i fiumi
restano i sassi , lapidano se stessi
un vento di tramontana
sangue cancellato dalla marea del mare

io guardo ogni volo di una perfida gabbiana
sulla torre in alto e lei che dal mare a me ritorna
le porto ogni sera un mazzo di rose che avvelena il cuore
alle spose .tieni la mia birra ombra nera
fai il pieno di alcol al fegato
duro sasso
cuore che batti mutilato .mi sono tradito e impiccato
dentro la mia stanza a forma di uovo stai ferma dietro una tenda gialla
in un abisso di dolore e pazzia che rifugge la cura
sono solo lo stesso .di sempre in solitudine
non canto piu come un uccello , trascino la zampa ferita
prima che una macchina me la trita
mille corpi dove ognitanto faccio viaggiare i miei pensieri
tramite cavi elettrici energie particolari simili a rumore bianco
io, mostro dagli occhi verdi,cambio sesso e vendo terrori
oltre lo specchio frantumi e scheggie
nell occhio, dove un pidocchio dorme
un triste malocchio e da togliere
amare e raccogliere un fantasma
escindere e schiacciare
un pidocchio di morte.
io amo quell'Angelo rapace
e stata una lunga storia di un amore per una gabbiana.

Maldoror