Siddharta

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Siddharta

Messaggioda Rermc47 » 10/06/2017, 21:09



Chi di voi ha letto Siddharta? Qualche giorno fa l'ho terminato e ho trovato che fosse una lettura davvero affascinante, come tutti dicono. Quando Siddharta è ormai vecchio, alla fine del libro, incontra il vecchio amico Govinda che è diventato un grande monaco buddhista, mentre Siddharta fa il traghettatore. Govinda nota che Siddharta ha raggiunto la beatitudine; gli chiede come la avesse raggiunta. Siddharta risponde in parole povere perchè ha smesso di cercare e ha trovato la pace amando il mondo per quello che è.
Dice Siddharta, a proposito della illusione del mondo: "siano o non siano le cose soltanto apparenza, allora sono apparenza anch'io e quindi esse sono sempre miei simili. Questo è ciò che a me le rende così care e rispettabili: sono miei simili. Per questo posso amarle". Io trovo questa sentenzia come una dichiarazione straordinaria di amore verso le cose del mondo.
Con queste parole Hermann Hesse ci spiega perchè possiamo amare: noi siamo più simili di quanto pensiamo. Se pensiamo che questo mondo è apparenza, non possiamo noi considerarci illusioni in quanto m'appare impossibile che il mondo sia una trappola dell'essere umano. Più che altro non voglio crederci, sarebbe troppo brutto ...
E poi da quando leggo e scrivo su questo Forum, ho notato che la maggior parte delle nostre emozioni, i pensieri ricorrenti, i motivi per cui siamo qui sono essenzialmente gli stessi.
Che il mondo sia o non sia illusione, che Dio esista o meno, non è importante nell'amore perchè in ogni caso la nostra condizione resta simile.
Si può amare ciò che è simile a noi: è una bellisima idea di cos'è l'amore. Capire che noi tutti siamo simili è l'unico modo per amare, a questa conclusione sono arrivato
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