"Finalmente riesco a dar voce - in un assordante unisono - ai dubbi così a lungo taciuti, e ora le meste, solenni emozioni che mi hanno dominato nel corso di questa giornata si coagulano in qualcosa di altrettanto palpabile e terrificante di uno stiletto. Solo un intermezzo, penso, e come se fossi davvero stato pugnalato e la forza vitale sgorgasse fuori da me, mi sento sul punto di ruzzolare giù dalla sedia. Solo un intermezzo. Non conoscerò mai qualcosa di duraturo. Soltanto gli irrinunciabili ricordi di sentimenti discontinui e provvisori; un'interminabile saga di tutto ciò che non ha funzionato..."
"Non c'è da stupirsi se entro l'ultimo anno mi sono fatto una "terribile" reputazione fra le congregazioni di studentesse per aver cercato di sedurre qualche "sorella" con il mio aggressivo candore. [...] Il più delle volte, laddove dovrebbe esserci un rapimento fisico, c'è invece un discorso logico (o illogico). [...] Nel corso dell'ultimo anno di college mi succede spesso che all'altro capo riattacchino non appena al telefono annuncio il mio nome, e le poche ragazze così gentili da correre il rischio di uscire con me sono, a quanto dicono le ragazze stesse, considerate aspiranti suicide."
"Nonostante sia io, ovviamente, a inventare un dialogo.
- Be', non credo che abbiamo un futuro. Non sei d'accordo? Ci siamo spinti troppo in là per poter tornare indietro. - Dici? - Credo proprio di sì. - Ma non è stata solo una mia idea, mi pare. - Non ho detto questo. - Be', allora smettiamo di spingerci troppo in là. - Ma noi non possiamo, lo sai benissimo. - Ma io faccio quello che vuoi tu. - Questo non è più possibile. O vuoi dire che ti ho sempre tenuta in mio potere, che sei un'altra Elisabeth che io ho corrotto? - Chi è allora l'altra Elisabeth? - chiede. - Tu? Oh, no di certo. Lo dici anche tu. Sei un puttaniere di natura, sei poligamo di natura...- Be', si vede che ho cambiato idea. Forse era solo un mucchio di sciocchezze. - Ma come puoi cambiare idea su quella che è la tua natura? - chiede lei.
[...]Sono giunto a conclusione che per raggiungere qualcosa di duraturo dovrò tenere a freno quel lato di me stesso fortemente attratto dalle tentazioni più sbalorditive e debilitanti, tentazioni che fin dalla notte alle porte di Rouen considero in contraddizione con i miei interessi prevalenti."
Alcuni pezzi di uno dei libri più illuminanti che abbia mai letto, il Professor Desiderio di Philip Roth.