Vita dei morti, morte dei vivi
Scava una volpe, dorme un lupo,
di giorno, di notte, caccia l’arciere.
Squarcia il silenzio: un rombo cupo,
un dardo irrompe con il suo braciere.
Colpisce a morte un vecchio viandante:
spenti, gli occhi, salutano il cielo:
<<Addio, mio tempo umiliante>>;
e smorza l’ultimo fiato: il gelo.
E’ mezzanotte, finisce la danza:
torna quieto, nel buio, il cipresso.
Una nenia dal campo santo ronza:
varca il morto l’ultimo ingresso.
Una bimba, occhi ciechi, domanda:
piange, senza vita, per la sua mamma,
piange i vivi, per chi li comanda:
la vita, scrittrice di ogni dramma.