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Una Poesia di Majakovskij + la sua lettera d'addio.

MessaggioInviato: 01/12/2021, 3:00
da LaCasadiPavlov
Piccolo incipit : Majakovskij era un poeta , drammaturgo ,regista , attore , pittore... Insomma un'artista 360 gradi nato nell'Impero Russo (Georgia) e divenuto il "Poeta della Rivoluzione" in divenire. La sua principale caratteristica di stile fu la scelta di una poesia finalistica (la poesia doveva avere una finalità precisa). La poesia che volevo porre alla vostra attenzione è questa:
“Per l'allegria
il pianeta nostro
è poco attrezzato.
Bisogna
strappare
la gioia
ai giorni futuri.
In questa vita
non è difficile
morire.
Vivere
è di gran lunga più difficile.”

Il 14 Aprile 1930 , Majakovskij si uccise. Forse per delusioni politiche , motivi di amore , la campagna condotta contro di lui dal partito. Non lo sapremo mai probabilmente ma la sua lettera d'addio è interessante e fa riflettere.

"A tutti. Se muoio, non incolpate nessuno. E, per favore, niente pettegolezzi. Il defunto non li poteva sopportare. Mamma, sorelle, compagni, perdonatemi. Non è una soluzione (non la consiglio a nessuno), ma io non ho altra scelta. Lilja, amami. Compagno governo, la mia famiglia è Lilja Brik, la mamma, le mie sorelle e Veronika Vitol'dovna Polonskaja. Se farai in modo che abbiano un'esistenza decorosa, ti ringrazio. [...] Come si dice, l'incidente è chiuso. La barca dell'amore si è spezzata contro il quotidiano. La vita e io siamo pari. Inutile elencare offese, dolori, torti reciproci. Voi che restate siate felici"