Raex89 1/12/2012, 20:59 ha scritto:Premetto che solitamente non scrivo poesie e quindi non sono né bravo né capace. Questa "cosa" l'ho fatta oggi, in un momento di tristezza. Non sono riuscito a trovare un titolo e non sono così presuntuoso da definirla poesia. Spero che non la troviate troppo brutta o peggio ancora banale.
Mi guardo mentre la mattina m'alzo,
solitario ragazzo, quasi uomo ormai stanco.
Quattro passi, sul freddo pavimento, scalzo
il dolore che è sempre al mio fianco.
Lui, indesiderato amico occhi di triste follia
davanti allo specchio riflesso come una fotografia.
Lui non sono, io non so chi sia,
mi sbrigo, vado via.
All'improvviso, rompo l'argine
degli occhi e bagno le pagine
di un libro che manda l'immagine
di un amore mai vissuto e nostalgia.
I ricordi di una vita s'affollano,
io che ingenuo c'inciampo,
cado in questa stanza buia,
palcoscenico completamente bianco
per un futuro che non lascia scampo.
La speranza un salto nel vuoto e rabbia,
per paura sparo, faccio fuoco,
n'ammazzo uno prima che m'ammazzo,
ringrazio il lampo del colpo
che m'illumina, piango come un pazzo.
E....
Mi guardo mentre la mattina m'alzo.
Non potendo rispondere al suo topic ormai chiuso. Ho pensato di citarla qui e dare la mia risposta!!!
Raex, mi è piaciuta tantissimo! Per quanto le parole non siano corifei di felicità, sono ricche di emozioni forti, così da descrivere bene il tuo stato d'animo.
Per aver scritto cosi, dovevi sentirti veramente male! Ma spero tu ti sia sentito meglio dopo aver sfogato il tuo malessere.
I passi che mi hanno colpito di piu sono stati:
<<Quattro passi, sul freddo pavimento, scalzo
il dolore che è sempre al mio fianco.>>
<<I ricordi di una vita s'affollano,
io che ingenuo c'inciampo,
cado in questa stanza buia,>>
E' stato bello leggerti! Spero solo le cose possano andarti meglio. E cmq la stanchezza descritta nella tua poesia, è un'illusione della mente. Tu non non sei stanco in realtà. Sei ancora giovane e pieno di curiosità da soddisfare. Per questo mi auguro che passi presto questo malessere che ti ottunde i tuoi sensi.