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Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 22/01/2015, 8:51
da Pippi Calzelunghe
Prima di andarvene, cosa scriverete? Cosa vorreste dire alle persone a voi care? Io sto ancora scrivendo...

Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 22/01/2015, 10:08
da Royalsapphire
Oddio non ci ho mai pensato. Interessante, però dipende da che tipo di addio si vuol dare... Ci sono persone care che care non lo sono affatto. Ci sono figli che scriverebbero un bel vaff****** ai genitori...
Insomma, ci sono addii sofferti e addii voluti.
Comunque, io direi alle persone che amo, che spero di avergli lasciato bei ricordi e importanti esperienze di crescita, e gli chiedereI di portarmi nel cuore e di non dimenticarmi.

Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 22/01/2015, 12:02
da Mirrorblame
Ho vissuto.

Solo questo.
In questa semplice frase sintetizzerei lo stesso concetto secondo il quale, dopo che la felicità mi ha lasciato, non è più tornata.

Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 22/01/2015, 15:21
da kathellyna
... .

Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 22/01/2015, 15:23
da Snake
Scusate per tutto il sangue.

Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 22/01/2015, 20:58
da Pippi Calzelunghe
Ai miei: Non è colpa vostra, è colpa mia... Siete stati perfetti come genitori, l'unica imperfezione ero io.
Poi scriverei ai miei compagni di classe, manderei un messaggio programmato su whats'app , così almeno sapranno perché sono sparita... Qualcosa tipo "Se state leggendo questo messaggio vuol dire che sono morta e che non ho cancellato queste parole dalla programmazione... Vi scrivo questo per avvertirvi e per dirvi di non preoccuparvi, sto bene dove sono ora ed è una cosa che desideravo da tanto. Volevo anche ringraziarvi, mi sono trovata bene con voi in questi anni. Voi non centrate nulla, semplicemente ho deciso di fare qualcosa per me... Vi auguro una vita lunga e felice, non l'avrei avuta in ogni caso :)

Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 18/06/2015, 13:43
da polentina
Caro Chiunque tu sia,
non ci conosciamo, non tentare di capire chi sono, non lo potresti sapere e non cercare di capire il perchè ho scelto proprio te, è stato un caso.
Ti chiedo un favore, leggimi e rispetta le mie volontà.
Mi chiamo NOME e COGNOME, abito in Via al numero del Paese. Quello che ti sto scrivendo è accaduto veramente e ti chiedo la cortesia di consegnare il seguente scritto all'indirizzo sopra citato.

Scrivo a te perchè non ho coraggio di scrivere ai miei genitori. Pochi giorni fa, durante l'ennesimo tentativo di amicizia, ho chiesto a mamma il perchè, secondo lei, non ho amici.
Memore delle ultime uscite e di come ne sono tornata a casa, mi ha risposto che certe persone è meglio perderle che trovarle. Sì, ma io non ti ho chiesto di loro, ho chiesto di me. Perchè i miei cugini hanno amici, i ragazzi e le ragazze di cui sopra sono amici tra loro, perchè chi contatto ha comunque un qualche amico mentre chiunque con me non riesce a... diventare amico?
Non lo so, forse per l'età. Non sono vecchia!!
Non lo so.

Questa cosa dell'amicizia mi ha tormentato da anni ormai. Da quando mi sono resa conto, in pratica, che appunto i miei cugini consideravano solo mia sorella per uscire e io, che mi ritenevo come tutti, volevo le stesse cose. Cioè... poter parlare con qualcuno, ridere, piangere sulla loro spalla, confidarsi.... condividere la vita insomma.

Nell'arco degli anni (che piano piano sono volati!!!) ho conosciuto virtualmente un centinaio di persone. E di persona una... trentina credo. Se non son trenta, poco ci manca.
Ogni volta ho affrontato le mie paure. A volte è stato più semplice, altre volte più difficile. Alcune volte mi nascondevo dietro una maschera, altre volte sono stata me stessa fino in fondo.

Il risultato è sempre stato solo uno. E la conclusione inevitabile: c'è qualcosa in me che non va.

Quando in un forum ho parlato di mostro dentro, non ho specificato volutamente cosa intendessi per mostro. Io parlavo di me. Della mia persona, del mio carattere. Non della depressione (che, è ovvio, passa comunque a trovarmi... sfido chiunque a sopportare tutto quello che è successo nella mia vita - e tu che sei un mio concittadino ora che è successo quel che è successo saprai anche del passato).

Il mostro sono io.

Ora, questa cosa l'ho in un certo senso accettata. Non permetto più a nessuno di avvicinarmi, ho chiuso il modo di contattarmi, di arrivare a me. Non avrei saputo sopportare un nuovo rifiuto, un nuovo ostacolo o una nuova barriera. Non avrei saputo sopportare un nuovo no. E soprattutto non volevo morire per un no.

Chiedevo solo di vivere. In serenità, affrontando anche i momenti no, certo. Chiedevo solo un amico. E mi è stato detto che essere mio amico era una responsabilità troppo grande. Un amico mio.... ma non degli altri.
Non ho mai capito cosa volesse dire questa cosa. E, sinceramente, è l'unico rimpianto o rimorso che ho. Cosa vogliono dire quando ti dicono che essere tuoi amici è una responsabilità troppo grande?

Mi viene in mente G. disabile grave. E me. Non ho mai sentito la responsabilità troppo grande nei suoi confronti. Ok, è, per una persona normale, un po' stancante dover essere le sue mani in tutto e per tutto e ci sono quei giorni che proprio non ti andrebbe di pulire il sedere o imboccare un'altra persona adulta. Eppure... non ho mai pensato che essere sua amica fosse una responsabilità troppo grande. Invece c'è chi lo pensa nei miei confronti. Quindi.... cosa vuol dire?

Lo so, ormai non ha più senso. Eppure, continuo a pensare a G. A lui che si sente un peso e pensa al suicidio. Ma, com'è logico, non può suicidarsi perchè Dio gli ha giocato un bello scherzetto. Anche lui è solo. Non ho mai saputo però, se lo è perchè gli amici si sentono troppo responsabili o se semplicemente col tempo ognuno fa la sua vita e chi non è in grado di muoversi da solo resta indietro. Non lo so....
Io pure ho imparato a sentirsi un peso. Non so perchè, e non so in che senso. ma so che sono un peso, una responsabilità, un qualcosa dalla quale la gente scappa.

Ho conosciuto molte persone e secondo me sono tutte buone a loro modo. Sì, hanno questa fissa dell'aspetto (io sono brutta), del peso (a quanto pare io sono pesante da gestire), del... non lo so. Ma a me sono piaciute. Tutte. Anche quelle che io considero stupide per come mi hanno trattato in quel pomeriggio d'inverno.

Di tutti quelli che ho conosciuto, nessuno saprà che io sono morta. Non lo sapranno perchè nessuno ha voluto mantenere i contatti con me (lo so, a questo punto anche tu pensi che io sia un mostro.... bè.... se impari a vedermi anche te così, credimi, sarà più facile rassegnarsi al suicidio). Di quei pochi che leggeranno qui, nessuno prenderà questa lettera sul serio. E' una risposta in un forum, mica può essere vera, no? Nemmeno se hai appena postato immagini di tombe e cimiteri!

Di tutto questo ti chiedo di dire alla mia famiglia. Delle faccende del funerale, sanno già tutto, ho consegnato una lettera con ordini precisi a riguardo (e anche questo non è stato preso sul serio, ci hanno fatto sopra una risata...).

Dì a chiunque ti capiterà che la verità è una sola: polentina è morta perchè amava troppo la vita ma aveva capito che la vita non era il suo destino.

Grazie di cuore. Sei un vero amico. L'unico che io abbia mai avuto.

Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 18/06/2015, 14:05
da Riccardina
Pupi,tra poco dovremo scrivere messaggi di commiato anche per te?

Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 18/06/2015, 14:08
da semplicementeio
Boh?
Guidatori stanchi 'fanculo tutti quanti?

Le nostre lettere di addio

MessaggioInviato: 19/06/2015, 18:08
da Pippi Calzelunghe
Riccardo ha scritto:Pupi,tra poco dovremo scrivere messaggi di commiato anche per te?

Non lo so, non credo