Mi sento giù per l'università

Sfruttiamo questo spazio anche per parlare di scuola, di compagni, di colleghi, di materie. Chiediamo/diamo aiuto e spiegazioni su tutto ciò che concerne lo studio (scuola e università).
Inoltre, date le condizioni critiche in cui si trova l'Italia, ecco un forum che vuole raccogliere storie, idee, iniziative e proposte, qui e all'estero.

Mi sento giù per l'università

Messaggioda kiono » 21/12/2013, 11:18



Ciao a tutti. La cosa mi pesa talmente tanto che ho bisogno di trattarlo qui, anche perchè non voglio che gli altri utenti debbano continuamente sorbirsi i miei piagnistei in shoutbox o in chat.
Il primo anno di università ero in piena depressione: prendevo un farmaco moooolto blando, lo prendevo un giorno si ed uno no perchè così mi avevano detto di fare i miei genitori; non ero seguito da nessun medico ed ero completamente solo.
In quell'anno non sono riuscito a fare praticamente niente.
Il secondo anno sono riuscito a fare 8 esami.
Ora, sono al terzo anno e non passa giorno che non mi faccia mille conti sul numero di crediti che ho, il numero di crediti che dovrei avere, il numero di esami che devo fare e finisce sempre che sono sempre più sconfortato e mi senta sempre più giù.
Ieri ho fatto il mio primo esame della prima sessione di quest'anno (gennaio-febbraio) e non so come sia andata (i risultati escono a fine mese) ma mi sento giù e meno motivato ad affrontare gli altri esami dei prossimi due mesi.
:(
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Messaggioda Avogadro » 21/12/2013, 12:19



kiono ha scritto:Il secondo anno sono riuscito a fare 8 esami.

Io direi che con questa frase ti sei risposto da solo. Otto esami in un anno sono un numero decisamente soddisfacente, soprattutto per la facoltà che fai tu. Devi smetterla di pensare a come è andata il primo anno, tutti possono avere delle difficoltà, ma direi che al secondo anno ti sei ripreso non poco.
kiono ha scritto:Ora, sono al terzo anno e non passa giorno che non mi faccia mille conti sul numero di crediti che ho, il numero di crediti che dovrei avere, il numero di esami che devo fare e finisce sempre che sono sempre più sconfortato e mi senta sempre più giù.

Questa era una cosa che facevo anche io, finchè ero in pari fare questi conti mi faceva sentire soddisfatta, ma poi sono dei conteggi al limite del masochismo, sarebbe meglio dimenticare tutto e cercare di fare meglio che si può. Fare di questi pensieri ti mette solo più pressione addosso.
So che è una cosa banale, ma devi cercare il più possibile di pensare un esame per volta, cerca di vederti otto esami più vicino al tuo obiettivo, non contare quanti ancora te ne mancano. Uno alla volta se ne andranno anche quelli che mancano. Anzi trovo lodevole il fatto che tu riesca a fare gli esami in questo stato d'animo, significa che nonostante tutto sei una persona forte e che puoi portare a termine ciò che hai cominciato.
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Messaggioda Dareios » 21/12/2013, 15:16



Posso capire molto bene come ti senti perchè io ho la bellezza di 28 anni e sono ancora incastrato all'università. Non voglio neanche ricordare di quanti anni ho sforato... mi mancano tre materie e da un bel po' non riesco a dare materie... sono sconfortato perchè mi sento saturo... non ho più voglia di studiare, non mi sento mai pronto per dare esami e i miei genitori continuano a pagare tasse... questo mi pesa da morire... sono in uno stallo perchè da un lato mi sono stufato di questa vita ma dall'altro ritengo che sia un delitto non finire ora che sono quasi al traguardo anche solo per tutti i soldi spesi e la fatica fatta, ma non ho più testa per studiare, mi sento incatenato e prigioniero. Tutti i giorni devo fare i conti con l'assillo dello studio e più ci penso più mi viene voglia di lavarmene le mani ma so che non posso farlo
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Messaggioda Meiko » 21/12/2013, 17:33



Caro Kiono, comprendo molto bene... Ma renditi conto: hai dato 8 esami in un anno! Vuol dire che sai fare le cose, sei capace di andare avanti quando ti impegni. Questo ti può solo dare ulteriore carica.
kiono ha scritto:Ora, sono al terzo anno e non passa giorno che non mi faccia mille conti sul numero di crediti che ho, il numero di crediti che dovrei avere, il numero di esami che devo fare e finisce sempre che sono sempre più sconfortato e mi senta sempre più giù.

L'ho provato pure io, non sai quanto mi ripetevo (e sono andata avanti fino alla fine) -10, -9, -8... manco facessi il countdown di Capodanno! Io mi cancellavo ogni volta gli esami, facevo i progetti per la sessione successiva, contavo i crediti... tutto dopo aver subito passivamente la mia crisi durata tra i 3 e i 4 anni. Alla fine mi sono data una scossa e ho detto "devo finire".
Anche tu puoi fare la stessa cosa. L'hai già dimostrato. :coolok:
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Messaggioda kiono » 29/12/2013, 21:35



L'esame non l'ho passato; vedendo i voti dei miei colleghi mi sono reso conto di essere stupido; sono più stupido degli altri, ecco perchè non riesco a combinare niente.
Ho un'intelligenza inferiore a quella degli altri.
Sono stupido e non capisco un ca**o.
:'( :'(
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Messaggioda pentala » 30/12/2013, 11:16



8 esami in un anno direi che sono abbastanza per testimoniare che hai l'intelligenza per poter andare avanti. Sicuramente sarai meno intelligente di qualcuno e sicuramente più di qualcun altro. Non scordarti la cosa principale: sei vivo e la tua intelligenza non aumenta il tuo merito di vivere. All'università i primi tempi ho avuto dei problemi, nella mia vita non mi ero mai impegnata per dover capire qualcosa e tra voti rifiutati pensavo di voler lasciare l'università. Poi guardando i fatti oggettivamente mi sono accorta di persone scandalose(nel vero senso del termine) che erano riuscite ad arrivare anche ad alti traguardi senza possedere intelligenza e talento e così morì il mio sogno di "università il posto dove chi merita viene premiato".

Il tuo denigrarti ti fa scordare dei tuoi successi, per andare bene invece ti devi anche sentire bene, quando farai un esame apposto con te stesso lì potrai dire se sei portato o meno.
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Messaggioda Meiko » 30/12/2013, 21:55



kiono ha scritto:L'esame non l'ho passato; vedendo i voti dei miei colleghi mi sono reso conto di essere stupido; sono più stupido degli altri, ecco perchè non riesco a combinare niente.
Ho un'intelligenza inferiore a quella degli altri.
Sono stupido e non capisco un ca**o.
:'( :'(

Ma dai Kiono, caro. Non sei affatto stupido. sei solo in un periodo nero e difficile e quindi tutto risulta 100 volte più arduo da superare. Datti il tempo di venirne fuori e soprattutto cerca di non perdere mai la fiducia in te stesso. Ritroverai la tua forza e la tua fiducia.
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Messaggioda phantom13 » 18/01/2014, 2:39



Conta anche tanto l'organizzazione. Inoltre il fatto di non essere sereni porta via lucidità molte volte!
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Messaggioda Rothko » 18/01/2014, 13:54



Dato che hai tirato in ballo il concetto di intelligenza, ti invito a chiederti cosa sia realmente l'intelligenza. è la capacità di fare qualcosa, la capacità di apprendere velocemente, la predisposizione al successo? Se fosse la prima cosa, un pittore come Ligabue sarebbe intelligentissimo: eppure era considerato un fallito, aveva enormi problemi relazionali e se all'epoca fosse esistito il sostegno scolastico, probabilmente sarebbe stato affidato ad un insegnante di sostegno. Se consideriamo l'intelligenza come la capacità di apprendere, essa coinciderebbe con nozionismo e quindi si ridurrebbe alla capacità di immagazzinare dati e procedure e ad avere una buona memoria. Einstein fu bocciato in matematica... Quanto al successo, credo che non ci sia nemmeno bisogno di pensarci più di tanto, basta accendere la tv e vedere che razza di gente ha successo nella vita. Sono intelligenti quelli? Flavia Vento è intelligente? Nando del Grande Fratello è intelligente? Allora cos'è l'intelligenza? Come fai a rimpiangere qualcosa che presupponi tu non abbia, considerata (almeno apparentemente) come valore supremo ed indiscutibile, quando in realtà neanche i maggiori congnitivisti, sociologi, filosofi e neurologi sono riusciti a definirla in modo chiaro e scientificamente inoppugnabile?
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