L'assurdità del mondo del lavoro

Sfruttiamo questo spazio anche per parlare di scuola, di compagni, di colleghi, di materie. Chiediamo/diamo aiuto e spiegazioni su tutto ciò che concerne lo studio (scuola e università).
Inoltre, date le condizioni critiche in cui si trova l'Italia, ecco un forum che vuole raccogliere storie, idee, iniziative e proposte, qui e all'estero.

L'assurdità del mondo del lavoro

Messaggioda Closed » 02/06/2016, 0:15



Meiko ha scritto:Ragazzo, questa è l'Italia. E' così da.... sempre?

Sì lo so, ma ora che mi sto interessando al mondo del lavoro, mi sono reso conto che è peggio di quanto pensassi.
Meiko ha scritto:Credo che il "sistema" sia arrivato anche qui al Nord. Magari sottobanco e non troppo sbandierato ai 4 venti, ma ultimamente anche qui per lavorare devi avere un santo in paradiso. Il mio vicino di casa (e suo fratello ormai morto) ha trovato lavoro grazie ai favori che il padre ha prestato in giro. Una volta ero dal dottore e in sala d'attesa stavo parlando con uno ormai in pensione che mi ha svelato che ha fatto a lungo la posta a un politico del luogo per avere un posto in un Ente pubblico.
Come vedi, tutto il modo è paese, certe cose non avvengono solo al Sud. Anzi, forse al Nord è anche peggio, ma lo sanno mascherare e fanno finta di nulla...... E allo stesso modo fingono di scandalizzarsi quando avviene al Sud. Buah...

Ho parenti al Sud, e noto che io, mia sorella (Nord) e mio cugino (del Sud) stiamo nella stessa condizione: non si trova lavoro e da un bel po'!!! Anzi, lui almeno lavoricchia, come schiavo, ma lavoricchia.

E questo è un male ancora più grande, se non c'è più nemmeno la "scappatoia" del Nord, cosa dovrà fare una persona per lavorare?
Si deve per forza cadere nell'illegalità? Si deve per forza farsi sfruttare 2-3 anni, magari senza nemmeno venir pagati, per guadagnare quell'esperienza che chiedono tutti? Che poi magari nemmeno te la riconoscono...
Una persona come me, già di per sé problematica, potrà mai lavorare, se anche le persone normali sono praticamente impossibilitate a farlo?
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L'assurdità del mondo del lavoro

Messaggioda Premio Nobel » 03/06/2016, 0:34



Una persona come te credo possa trovare un lavoro.
Il mondo del lavoro non è tutto così brutto però come è stato dipinto e l'Italia stessa non è un posto così infernale, anche se magari non è il paradiso.
L'italia è comunque una tra le 10 più ricche nazioni al mondo, e anche se magari ha perso, non credo che crolleremo mai a livelli di povertà come in Africa.

Secondo me dipende un po' da come sei tu su che cosa puoi provare a cercare lavoro.
Ad esempio, dipende un po' dalla tua disponibilità economica di partenza ( se vieni da una famiglia ricca o povera, e anche da un ambiente sociale ricco o povero), dalle tue caratteristiche ( se sei portato più per lo studio, per lavori pratici, per sport, per altro).
Senza andare così lontano: molte persone, ad esempio, portano avanti l'azienda di famiglia, lavorando così in proprio, prendendola dai propri genitori, o aprono loro una impresa ( o anche un semplice negozio, come un bar di quartiere).

Presumo che però tu sia più interessato a qualcosa di lavoro dipendente, cosa che in realtà prediligo anche io, non fosse altro che personalmente non credo di essere molto portato per gestire un bar.
Puoi provare a cercare qualche stage o tirocinio volendo, anche rivolgendoti a qualche agenzia per il lavoro, per quanto non sempre riescano a fornire un servizio all'altezza delle aspettative, e per quanto non sempre trovano contatti.
Puoi provare a fare qualche concorso pubblico, o volendo provare ad intraprendere una carriera nelle forze armate, anche se però per queste ultime, credo che non tutte le persone hanno il carattere adatto per intraprendere questo tipo di attività.

Molti scelgono di studiare, per avere maggiori opportunità, tra cui me medesimo.
Per quanto un titolo di studio qualsiasi dia un minor vantaggio rispetto al passato ( mi raccontavano i miei che 30 anni fa, con una laurea sicuramente avresti trovato una occupazione), continua ancora oggi a dare un vantaggio rispetto a chi non ne ha.

Infine, alcuni scelgono anche di emigrare, ma avevo già espresso il mio pensiero prima.
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Messaggioda Meiko » 04/06/2016, 0:09



NobelPrize1992 ha scritto:Per quanto un titolo di studio qualsiasi dia un minor vantaggio rispetto al passato ( mi raccontavano i miei che 30 anni fa, con una laurea sicuramente avresti trovato una occupazione), continua ancora oggi a dare un vantaggio rispetto a chi non ne ha.

Posso smentire. Io ho una magistrale e ho studiato 2 lingue più un'altra per hobby personale. Ho anche partecipato a stage/tirocini regionali ecc. Sono allo stesso livello di chi non sa parlare/scrivere neppure l'italiano, per quanto riguarda il lavoro, nel senso che faccio la stessa enorme fatica a trovarne uno.
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Messaggioda Premio Nobel » 04/06/2016, 2:04



Mi permetto comunque di dissentire, non tanto perchè voglia affermare che un plurilaterali ha la strada in discesa nel mondo del lavoro, ma perchè secondo me è un po' come questo esempio idiota: la laurea è un po' come una strada stretta di campagna... Con il diploma è un po' come una mulattiera, con la licenza media sei con una bici su una mulattiera.... Nessuno è in "autostrada".

Ho letto nelle statistiche che avevo studiato in passato per degli esami che sostanzialmente c'è una "correlazione positiva" tra istruzione e probabilità di assunzione, e guadagno percepito ( oltre che generalmente, le persone che hanno peggiori performance nel mondo del lavoro in Italia sono le ragazze - minori di 25 anni - del sud - poco istruite,se non mi ricordo male con tassi di disoccupazione anche del 60-70%) Mi ricordo che si basavano su delle statistiche fornite dall'Istat, ma ammetto di non averle sottomano.

Ho però anche amici che hanno un minor rendimento scolastico rispetto a me, alcuni che hanno anche soltanto la licenza media, e questi ultimi ho riscontrato che hanno avuto minori opportunità di lavoro, e lavori meno gratificanti.
Per questo, io credo che comunque avere un titolo di studio in più sia ancora una marcia in più rispetto a chi non ne ha. Non me la sentirei di consigliare a qualcuno di evitare di studiare ( questo argomento infatti mi ricorda di alcuni che conoscevo di persona che facevano con me l'università ad esempio mi dicevano: tanto la laurea non serve a un c...o .... Mi veniva da rispondergli: ed allora perchè M...ia continui a fare l'università) a parità delle restanti condizioni, ritengo che dia un vantaggio che può in certi casi essere più significativo.

Ps. Forse però potrò rispondere in maniera più personale in un futuro non tanto remoto, visto che in teoria dovrei finire la magistrale a breve, e quindi effettivamente testare personalmente l'eventuale vantaggio che questo titolo mi potrebbe portare ( vantaggio che spero ci sia e che personalmente credo ci sia)
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Messaggioda lastregabuona » 06/06/2016, 15:15



Condivido quello che hai scritto. A me da molto fastidio il fatto che in questa società non conta tanto l'intelligenza di una persona e quello che sa realmente fare, bensì i titoli di studio. Ci sono molte persone laureate ma incapaci che però hanno maggiori opportunità di lavoro perché hanno quel titolo, mentre le persone come me che hanno solo un diploma vengono messe da parte pur sapendo fare molte cose. Mah, spero che questa mentalità cambi, anche se ne dubito. :rolleyes:
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