dave81 ha scritto:forse l'ho già scritto, non mi ricordo, comunque finora ho collezionato tutta una serie di fallimenti personali che hanno profondamente condizionato la mia persona e mi hanno portato anche alla depressione, hanno praticamente ridotto a zero la mia autostima e adesso mi ritrovo depresso e profondamente insoddisfatto delle mia situazione. provo rabbia per non aver terminato i miei studi quando potevo e invidia per chi ce l'ha fatta. riuscire a finire sarebbe finalmente una soddisfazione e forse un motivo di rinascita, ma finchè non ho risolto "quei" problemi è inutile che mi scrivo all'università per la terza volta, perchè al 90% fallirei ancora.
In realtà non credo sia inutile, ma piuttosto, non sono convinto che fare l'università possa essere un 'surrogato' per la felicità.
Piuttosto, l'andamento accademico è indipendente dalla soddisfazione personale o da altri andamenti.
Mi spiego meglio:
poco dopo che mi iscrissi all'università, conobbi una ragazza, che però, molto succintamente, alla fine mi 'spezzò il cuore' mettendosi con un altro.
Io, per tirarmi su di morale e non pensare più a lei, mi concentrai maggiormente sullo studio.
Paradossalmente mi trovai peggio: questa coppietta, infatti, continuai a frequentarla in quanto era del mio corso. Allo stesso tempo, l'andamento universitario mio andò peggiorando, perché era più una forma di ripiego la mia.
Soltanto dopo infatti riuscì a cambiare questo mio trend, in quanto sostanzialmente studiai non più 'per dimenticare', ma piuttosto 'per laurearmi'.