Da un paio di giorni lavoro (sono in prova) al forno. Mi sforzo e faccio del mio meglio ma sono terribilmente lenta e verso la fine della giornata ho sempre tanto mal di schiena, sintomo delle tante ore rimasta in piedi.
Lavoro per il momento dalle 8 alle 13,30. Molte cose non le so fare e a volte mi sento come se fossi d'intralcio per gli altri. Proprio oggi ho saputo che una ragazza è stata licenziata perché troppo lenta.
La signora che impasta al forno ha detto che se non "mi sveglio" seguirò la sua stessa sorte, quindi devo necessariamente sorridere quanto non ne ho voglia, sgattaiolare qua e la anche per cose che potrei fare con molta calma (e che forse facendole con calma sarebbero fatte bene_ anche perché ieri per la fretta ho fatto cadere il pane e oggi mentre pulivo ho fatto cadere altre cose di cui non ho ben compreso l'utilità).
Il problema principale è che questo "svegliati" mi ossessiona da quando ero bambina. Dicono tutti devi essere sveglia e magari non si accorgono della terra bruciata che lasciano al loro passaggio.
Per esempio per mia madre (pace all'anima sua, ovunque sia) essere svegli corrispondeva a volte col correre come una matta oppure lagnarsi e fare i capricci fino a quando non si riusciva a ottenere quello che voleva.
Per i miei compagni di classe essere svegli significa seguire la massa. Invece per mia cognata essere svegli significa saper rispondere agli stimoli della realtà. Secondo lei io mi troverei in una sorta di limbo mentale_ non in senso spregiativo_ dovuto al fatto che la famiglia a posto di incoraggiarmi mi ha scoraggiata, quindi dovrei imparare a uscire dal guscio.
In questo posso dare ragione a mia cognata. Si io vivo in un guscio e mi viene difficile tirare fuori tutto quello che ho dentro per una lunga serie di motivi.
Anzitutto non mi piace far carico alla gente dei miei problemi (quando altre persone interne alla famiglia dovrebbero prendersi simili responsabilità, almeno da quando sono nata ), poi spesso e volentieri tengo per me i segreti perché mi sono stati più e più volte rinfacciati; oltretutto ho una certa difficoltà a interagire con le persone che non conosco e non sono una persona che sorride in continuazione.
Forse dovrei sorridere di più, boh...
Conoscete qualche trucco per "svegliarsi" nella maniera opportuna?
Può essere un problema il fatto che la mente si affolli di pensieri più o meno negativi quando lavori (tipo l'ansia di essere licenziata o anche fatti attinenti alla propria vita quotidiana).
Mi date qualche consiglio?