Intervengo nella discussione perchè l'ho provata in prima persona, anche se non era limitata al network.
Vorrei innanzitutto dire che ci sono aziende e aziende, e non bisogna fare di tutte le erbe un fascio premettendo fin da subito che serve a prendere per il c*lo la gente. L'unico problema è solo capire se si è portati per la vendita oppure no.
Ci sono quelle fasulle che vendono prodotti inutili per infinocchiare la gente e aziende serie, che si basano su un sistema serio e promuovono e vendono prodotti veramente validi.
Per mia fortuna, io sono entrata nella seconda specie. Era un'azienda locale che sta crescendo molto, tra l'altro giovane e con voglia di espandersi.
1-Come primo step si è reclutati tramite annuncio. Si fa il solito colloquio dove ti presentano l'attività e il prodotto.
Solitamente la scelta se partecipare o meno, da parte vostra, avviene in questo momento. A seconda di chi vi parla e del prodotto che vi presenta sarete in grado di capire se ne vale la pena o no.
2-La Formazione è molto importante.
Se l'azienda è seria vi istruisce in modo impeccabile. Gratis. La formazione deve essere completa e senza "punti oscuri" dell'attività. Se sono onesti vi diranno i lati buoni/belli e quelli cattivi/brutti.
3-Tecniche di vendita.
Vi verranno insegnate le tecniche di vendita a seconda del prodotto che dovete proporre, ma anche il modo di agire, come parlare, ecc...
4-Acquisto del "materiale di lavoro".
Spesso bisogna acquistare una cartellina con diverso materiale al suo interno (campioncini di prova, agenda per appuntamenti, bigliettini da distribuire, ecc..)
5-Affiancamento e gruppo di lavoro.
Ovviamente il vostro diretto superiore (chi vi ha reclutato) dovrà affiancarvi e sarete inseriti in un gruppo di lavoro (solitamente locale) in cui ci si sostiene reciprocamente per raggiungere un obiettivo comune.
La serietà di un'azienda credo si veda anche da questo: se pensi di poter vivere SOLO sulle spalle di chi hai sotto di te, ti sbagli. Dopo un periodo di inattività (ossia periodo in cui non vendi) sei fuori dal giro. Bisogna rimanere attivi, e non fare i passivi sulle vostre reclute.
L'azienda in cui ero entrata (ne sono uscita perchè per me la vendita non è affatto il mio campo!) produceva e vendeva quel prodotto che era (ed è tuttora) veramente autentico e unico sul mercato. Un'azienda seria produce quello che vende, non vende ciò che produce qualcun altro come "esterno".
Nel complesso la mia esperienza non è stata completamente positiva o negativa.
Inizialmente il prodotto mi ha veramente colpito, per la sua unicità. Quando ho capito che dovevo vendere ovviamente non sono stata contenta, ma ho accettato per stare fuori di casa, per conoscere persone nuove e magari avere delle dritte per qualche altro tipo di lavoro... sai mai chi puoi trovare in giro. Le persone che ho conosciuto al corso mi sono piaciute e anche quelle che erano già in azienda.
Il gruppo locale era buono, c'era sostegno reciproco e voglia di lavorare insieme per raggiungere una buona posizione per tutti. C'era il ritrovo settimanale ma anche altre disponibilità durante la settimana soprattutto per noi nuovi.
Ho avuto la sfortuna che il mio reclutatore si credeva il più bravo di tutti, ma non mi ha mai fatto affiancamento nè un lavoro individuale. In compenso, gli altri superiori mi stavano dietro e mi hanno insegnato tanto, e qualcuno è pure venuto in affiancamento con me per insegnarmi.
Ho resistito circa 3 mesi, perchè se restituivo la cartellina entro i 3 mesi avrei riavuto indietro i soldi (e così è stato), sapevo bene che non faceva per me una cosa del genere, e in effetti io non sono affatto portata.
Però è stata un'esperienza. E cmq ho imparato qualcosa anche là. Per esempio, ora conosco certe tecniche e di sicuro certi venditori non mi fregano
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