Notte prima degli esami

Oggi, per la classe di età 1998, è la famosa "notte prima degli esami".
Io personalmente ho fatto l'esame di maturità un paio di annetti fa e la ricordo tutto sommato con piacere, una cosa che mi sembrava un attimino più pompata di quanto non fosse in realtà.
Secondo voi, perché viene sentita in maniera così "rilevante" (se in questo modo si può dire) questo appuntamento?
Potrebbe essere che è considerabile ad oggi una cosa che sostanzialmente quasi tutti andranno a sostenere (diversamente magari dall'università), che può essere vista come la fine della scuola e quindi una sorta di "rito di passaggio"?
Secondo i miei anche perché in teoria ci si giocherebbe tutto in un unica chance rispetto ad esempio alla discussione di una tesi di laurea, in cui il candidato sa già con quanto parte e presumibilmente a quanto arriva, non potrà mai avere delle brutte sorprese, al massimo che si laurea con 0 punti alla tesi.
Alla maturità è diverso, per quanto uno possa partire con una media ottimale, con il massimo dei punti di crediti ad esempio, in teoria, se sbagliasse clamorosamente tutte le prove verrebbe bocciato (poiché se non sbaglio, ciò non sarebbe sufficiente per raggiungere comunque 60).
Per carità, di fatto non succede mai: 1) perché se uno è stato bravo 5 anni non si capisce perché dovrebbe fallire 2) perché presumibilmente potrebbe esserci un attimino di comprensione da parte della commissione.
Io personalmente ho fatto l'esame di maturità un paio di annetti fa e la ricordo tutto sommato con piacere, una cosa che mi sembrava un attimino più pompata di quanto non fosse in realtà.
Secondo voi, perché viene sentita in maniera così "rilevante" (se in questo modo si può dire) questo appuntamento?
Potrebbe essere che è considerabile ad oggi una cosa che sostanzialmente quasi tutti andranno a sostenere (diversamente magari dall'università), che può essere vista come la fine della scuola e quindi una sorta di "rito di passaggio"?
Secondo i miei anche perché in teoria ci si giocherebbe tutto in un unica chance rispetto ad esempio alla discussione di una tesi di laurea, in cui il candidato sa già con quanto parte e presumibilmente a quanto arriva, non potrà mai avere delle brutte sorprese, al massimo che si laurea con 0 punti alla tesi.
Alla maturità è diverso, per quanto uno possa partire con una media ottimale, con il massimo dei punti di crediti ad esempio, in teoria, se sbagliasse clamorosamente tutte le prove verrebbe bocciato (poiché se non sbaglio, ciò non sarebbe sufficiente per raggiungere comunque 60).
Per carità, di fatto non succede mai: 1) perché se uno è stato bravo 5 anni non si capisce perché dovrebbe fallire 2) perché presumibilmente potrebbe esserci un attimino di comprensione da parte della commissione.