Lavorare in Fabbrica

Sfruttiamo questo spazio anche per parlare di scuola, di compagni, di colleghi, di materie. Chiediamo/diamo aiuto e spiegazioni su tutto ciò che concerne lo studio (scuola e università).
Inoltre, date le condizioni critiche in cui si trova l'Italia, ecco un forum che vuole raccogliere storie, idee, iniziative e proposte, qui e all'estero.

Lavorare in Fabbrica

Messaggioda Demyx » 11/12/2017, 23:33



Buonasera popolo di MyHelp! dopo tanto tempo sono tornato a scrivervi per una ragione specifica, volevo raccogliere dei pareri dalle persone riguardo al lavoro in fabbrica e vi sarei davvero grato se mi deste una mano.

Vi spiego meglio la situazione.
Sto svolgendo da diversi mesi ormai un corso di pelletteria sovvenzionato dalla regione e per cui ho superato prove e test di ammissione, la meta finale di questo corso (oltre alla qualifica professionalizzante) era di entrare a lavorare nella fabbrica del tirocinio che ho appena finito di svolgere. Ora avrò una sessione di colloqui per discutere di come mi sono trovato.

Ebbene....la mia esperienza non è stata come mi aspettavo. Certo, magari cascavo un po' troppo dalle nuvole sperando di andare a fare il ''Prototipista'' come dicevano nel volantino regionale (anche se tutti ci sono cascati e tutti siamo rimasti ovviamente delusi) quando invece si è rivelato essere un corso per semplice Addetto al Banco. Lavoro in cui per 8 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, devo stare fisso e fermo, in piedi nella mia postazione senza potermi muovere, a contatto con sostanze potenzialmente tossiche, ossia il mastice. (anche se con degli aspiratori vicino che tuttavia non risucchiano tutti i vapori delle sostanze....) Essendo alto e la postazione di lavoro bassa (mi arriva ad altezza addome) soffro di facili dolori cervicali e muscolari in una postazione del genere.

Mi ritrovo a 25 anni e con pochissime esperienze, tanta voglia di fare e di lavorare, diplomato ad un istituto professionale (non lo specifico, mi piacerebbe lavorare in quel settore ma per ora non ho trovato sbocco) ma non voglio distruggermi il fisico facendo un mestiere che sento di non poter reggere. Sono tra i più giovani del mio corso e degli operai della fabbrica, perlopiù stranieri, donne di una certa età o persone con prole e/o senza titoli di studio.
Sono combattuto. So che ci sarebbe comunque la fila per un posto del genere, è anche a pochi minuti da casa, ma i ritmi sono davvero ardui per me e forse pecco di indolenza, ma dopo aver provato il lavoro in fabbrica, guarderei le altre offerte di lavoro con occhi diversi e proverei di tutto pur di non lavorare lì. Ci sono pro e contro in questa scelta, il lavoro in se non mi dispiace ma è il ritmo che mi ammazza (part-time non esiste), ma è anche vero che per ora in convento non passa altro, ed è già tanto se c'è questo.

Mi rendo conto di avervi probabilmente annoiati, ma se siete giunti a leggere fino a qui, vi sarei davvero molto riconoscente se mi esprimeste un parere sulla mia situazione e su ciò che fareste, foste nella mia posizione.

Buonaserata.....
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Messaggioda Lμcιfεrσ » 11/12/2017, 23:58



Ciao Demyx.
Guarda, capisco la tua situazione, tuttavia credo sia un argomento così delicato (e che necessita anche di particolari che, giustamente, hai omesso) che è difficle consigliarti. Il primo consiglio da darti è Se ti piace, provaci, ma anche questo dev'essere relazionato a questa mole di lavoro. Io credo che comunque, predisposto e volenteroso come sembri, non faticheresti molto nel trovare da lavorare altrove. Sono dell'idea che, al contrario di quel che si pensa, il lavoro ci sia, ma sia troppo umile per l'italiano medio. Te invece sei uno di quelli che non ha paura di sporcarsi le mani, quindi mi congratulo, e ti ripeto: fossi in te ci proverei, ma contemporaneamente mi guarderei intorno per trovare qualcosa che magari possa soddisfare maggiormente le tue richieste. In caso contrario, meglio troppo che niente. ;)
Poi fammi sapere.
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Messaggioda Ensō » 12/12/2017, 7:45



Ciao Demyx,

Il lavoro, qualsiasi esso sia, presenta una sua dignità. Certo, pochi lavori costituiscono il perfetto connubio tra gratificazione reddituale e soddisfazione personale. Non è importante quello che si fa, ma come si fa. Se mi concentro e mi impegno su quello che sto facendo, riesco ad amare e ad appassionarmi anche alla mansione più insignificante di questo pianeta. Viceversa, se mi affidano un compito e lo svolgo con distacco e distrattamente, potrà essere il lavoro più bello in assoluto ma per me rappresenta una tortura.
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Messaggioda Brain_Failure » 12/12/2017, 13:10



vista la difficoltà a trovare lavoro al momento, è meglio prendere quello che c'è, poi sarai sempre in tempo a trovarne uno migliore. Tanto non è che il lavoro fuori dalla fabbrica sia tanto più leggero, anche fisicamente, intendo. Se hai paura della cervicalgia, colpisce più i terminalisti che lavorano al pc seduti.
Intanto inizia, poi si vede.
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Messaggioda bussola » 12/12/2017, 14:34



Ciao, se non ti trovi a tuo agio per tanti motivi con questo lavoro ,utilizza il denaro che otterrai per svilupparti nella direzione che ti vorresti? Tu cosa vorresti diventare ? Quindi, intanto prendi questo che è importante, fa curriculum e ciò che è più importante ti da l'indipendenza economica: hai 25 anni e tutto il tempo di diventare quello che vuoi e come vuoi..il punto è non dilapidare quanto guadagni in roba inutile ma inverstirlo nelle tue competenze !molti anni fa quando le fabbriche erano il cuore del nostro sistema produttivo, i giovani che ci lavoravano ( 25-30 anni) facevano battaglie proprio per questo motivo, affinché i padroni spendessero i soldi nella formazione del personale a livelli più bassi in modo che questi non passassero tutta la vita alla catena di montaggio..oggi tutto questo non esiste più purtroppo ,i lavoratori non sono tutelati e sta quindi alla nostra intelligenza canalizzare le risorse per migliorarci.Quindi se vuoi restaci,ma con la consapevolezza di passare oltre prima o poi
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Messaggioda Demyx » 12/12/2017, 22:46



Vi ringrazio per le risposte ragazzi, mi è stato d'aiuto leggervi anche se non sono ancora giunto a una decisione totalmente definitiva.
Ho capito che ogni opportunità è preziosa ma che al contempo è uno ''spreco'' alla mia età andare a imboccare una strada chiusa senza vie d'uscita, in ogni caso mi guarderò intorno e distribuirò Cv sia che accetti o meno l'incarico.
Ho ancora un po' di tempo per pensarci, vediamo un po'......una cosa è certa, se parto già da ora con la motivazione bassa in quel lavoro lì, non potrò andare lontano per molto.
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Messaggioda Premio Nobel » 18/12/2017, 22:28



Demyx, forse posso darti un consiglio utile in quanto sei mio coetaneo ed io stesso ho lavorato per un breve periodo estivo in fabbrica nel 2016.

Ero nell'industria leggera (impacchettavo i prodotti e poi li inscatolavo - ciò durante l'estate per guadagnare durante gli studi) ed ho un ricordo tutto sommato un po' particolare.
Il lavoro era pesante ... stare 8-9 ore in piedi ad impacchettare roba è pesante, la giornata può sembrare non passare mai proprio perchè era una cosa ripetitiva e monotona, tornavo a casa stanco.

Tuttavia, l'ambiente lavorativo (i colleghi, i superiori ed il datore di lavoro) era eccellente ... le altre persone erano cordiali, alla mano e quindi era un piacere stare in quell'ambiente ... probabilmente uno se non il migliore ambiente di lavoro che ho trovato fino ad ora. Lo finì prematuramente proprio per concludere gli studi e mi fece dispiacere abbandonarlo proprio per questo motivo, tanto che se mi avesse dato prospettive future sarei stato tentato di continuarlo. Ciò non tanto per dire che lavorare in fabbrica è bello ... ho lavorato anche per la vendemmia e lo scaffalista negli anni passati e non mi sono piaciuti per niente, anche dovuto al fatto che i superiori erano arroganti e quindi come ambiente era brutto (per lo scaffalista in realtà in un negozio i capi ti urlavano letteralmente dietro, in un altro, sempre della stessa catena, invece, erano educati).

Ciò per dire che secondo me ti può essere utile cercare qualcosa d'altro e non necessariamente accontentarsi di fare questo mestiere che hai trovato a vita. Ti dico ciò non tanto perchè dovresti sputare nel piatto in cui mangi o perchè ti posso promettere di diventare milionario, ma perchè da quanto hai esposto secondo me puoi avere l'opportunità di trovare anche qualcos'altro magari di più "comodo" - nulla inoltre ti vieta di continuare la ricerca durante questo periodo di lavoro.
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Messaggioda Demyx » 18/12/2017, 23:31



Premio Nobel ti ringrazio, leggere la tua esperienza mi ha fatto piacere.
Pensa che gli ultimi giorni in fabbrica del tirocinio ero addetto alle spedizioni, quindi ti capisco bene quando parli di inscatolare e imbustare dalla mattina alla sera. (e ti dirò, quella fase da magazziniere l'ho gradita molto più di altre che avevano a che fare con la Pelle in se e per se....)

Sai, molti si lamentano della ripetitività e monotonia, sinceramente quello credo valga per quasi tutti i lavori bene o male.....uno deve anche mettersi nell'ottica che gira e rigira rifarà le stesse cose, quello per me non era un problema, quanto più lo era il ritmo di lavoro. Il partime chiaramente non esiste e arrivavo distrutto la sera dalla postura e dai dolori (anche se l'abitudine mi ha aiutato a superare i primi periodi, la durezza del lavoro rimaneva). Inoltre ti capisco anche per quanto riguarda il trovarsi bene con i colleghi, pure io ho avuto persone più o meno brave e buone (anche se le teste matte ci sono sempre ma dettagli), e di sicuro è vero quando dicono che il lavoro lo fanno le persone che ci lavorano, incide tanto il rapporto con i colleghi.

Penso tuttavia che a 25 anni si sia un tantinello prematuri a incanalarsi in una strada a senso unico come quella della fabbrica. Dai 30, 40, quando cominci ad avere figli etc. allora va più che bene tutto, ci mancherebbe, ma credo possa provare ancora a guardarmi un po' intorno (con più grinta, determinazione e motivazione dopo questa esperienza) senza per forza dover sembrare un lavativo per aver gettato alle ortiche questa opportunità di corso formativo con EVENTUALE sbocco in lavoro........(da appurare se ci sarà o meno solo alla fine del percorso)
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Messaggioda Unknown » 19/12/2017, 0:16



Demyx ha scritto:
Penso tuttavia che a 25 anni si sia un tantinello prematuri a incanalarsi in una strada a senso unico come quella della fabbrica. Dai 30, 40, quando cominci ad avere figli etc. allora va più che bene tutto, ci mancherebbe, ma credo possa provare ancora a guardarmi un po' intorno (con più grinta, determinazione e motivazione dopo questa esperienza) senza per forza dover sembrare un lavativo per aver gettato alle ortiche questa opportunità di corso formativo con EVENTUALE sbocco in lavoro........(da appurare se ci sarà o meno solo alla fine del percorso)


Sono d'accordo che a 25 anni uno possa ancora permettersi "il lusso" di guardare oltre certe opportunità, mentre dai 30, 40 è molto più saggio accontentarsi, ma anche se non hai figli!!
Conosco bene l'ambiente che hai descritto ed anche tutti quegli odori..
Nel settembre dell''89, finite le scuole medie, ebbi la brillante idea di andare a lavorare anzichè prendere il diploma.. Il primo lavoro fu proprio una fabbrica di borse, avevo circa 15 anni.. Mi davano 50 mila lire a settimana, lavoravo dalle 8 del mattino fino alle 18:30 di sera, con un'ora di pausa per mangiare..
La mia mansione era quella di stare tutto il tempo in piedi davanti a un lungo banco alto quasi quanto me a incollare i pezzi per assemblare borse in pelle..
Un esperienza molto "divertente" durata , se non ricordo male, poco più di 8 mesi.. Dopodichè decisi di cambiare completamente genere optando per un negozio di materiale fotografico.. Da 50 mila lire passai a 75 mila a settimana e nel pacchetto era compreso il Sabato.. Dopo 8/9 mesi andai via anche da li', ma se vogliamo dirla tutta stavolta fui cacciato, perchè mi ero fatto sequestrare ben tre volte la vespa che usavo per le consegne per non indossare il casco..
La terza ed ultima esperienza giovanile fù un'altra fabbrica di borse, all'epoca andavano per la maggiore, stavolta mi davano 80 mila lire a settimana,
è la mansione era identica a quella che avevo nell'altra.. Dopo nemmeno un anno Ebbi un'altra "brillante" idea.. decisi di iscrivermi, alla veneranda età di 17 anni, all'istituto tecnico per ragionieri.. E nel giugno del '99 mi sono diplomato con quasi il massimo dei voti..
Un diploma che ho affisso nel bagno nell'eventualità mancasse la carta igienica..
Dopo un triennio abbondante di disoccupazione e lavori saltuari talvolta anche umilianti, nel 2006 ho avuto la fortuna di trovare un lavoro fisso lontano dalla mia città..
Un lavoro di fabbrica molto usurante svolto in un ambiente esposto a basse temperature e umidità, per la gioia delle ossa..
Mi vergogno persino di dire quel che prendo, ma lasciamo perdere..
La cosa buffa è che dopo 11 anni sono pure stato licenziato e ulteriormente declassato..
Qualcuno giorni fà qui' dentro ha scritto : Non tutti abbiamo le stesse opportunità..
Guardati pure intorno ragazzo.. E ti auguro di avere quelle opportunità che a me non furono date..
Grazie a Dio non ho figli, e nemmeno una moglie da mantenere..
In un certo senso mi ritengo fortunato! :hi:
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Citazione: Cave canem, cave canem, in hoc signo vinces, est est est, ..mah!.
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Messaggioda Muninn » 21/01/2018, 14:40



Unknown ha scritto:
Demyx ha scritto:
Sono d'accordo che a 25 anni uno possa ancora permettersi "il lusso" di guardare oltre certe opportunità [/i][/font]


Al giorno d'oggi te lo puoi permettere con una laurea almeno triennale, ma con una qualifica da istituto professionale no.

Il mio consiglio è quello di continuare questo lavoro e, nello stesso tempo, cercarne altri soprattutto inerenti al tuo titolo di studio che come hai detto è più nelle tue corde/quello che ti piacerebbe fare. (sono più o meno nella tua stessa situazione)
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Muninn
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