Empathy ha scritto:Vi riporto la mia esperienza in breve.
Ho mollato l'università a 21 anni, per continui attacchi di panico e depressione. Non frequentavo e non riuscivo a dare esami. Sono tornato nella mia città natale, ma spronato anche da mia madre quando tornai, non stetti un solo giorno dentro casa appena tornato. Iniziai a lavorare gratis nel campo informatico. Come tecnico informatico. Per 6 mesi, per 8 ore al giorno, non ho visto un centesimo, ma ho perfezionato un mestiere che per hobby sapevo fare. Ma cosa più importante, non ero chiuso in casa e continuavo a conoscere gente, giorno dopo giorno. Un giorno uno dei miei colleghi mi disse che un suo amico - che stava aprendo una startup - cercava programmatori anche inesperti per qualche progetto. Io che non avevo nulla da perdere, iniziai a lavorare in questa startup, imparai anche a programmare siti e applicazioni web, grazie all'ingegnere che stava li, ed ogni tanto (a progetto) prendevo il mio piccolo stipendio. Anche qui, ampliando le conoscenze e tramite un passaparola, arrivò quello che ora è il mio attuale titolare. Cercavano un commerciale / tecnico interno per un'azienda grossista della zona. Così iniziò il mio terzo lavoro, dapprima tirocinante (per 6 mesi) ed infine l'agognato contratto a tempo indeterminato. Fra la fine prematura dell'università e il contratto a tempo indeterminato sono passati 3 anni. Fortuna? Forse si, ma meritata. Semplice? Nemmeno. 3 anni (praticamente non retribuiti) vi assicuro che non passano mai e la tentazione di mollare tutto e rimettersi nella zona comfort è stata forte.
Non è una formula universale, ma uno spunto per chi vuole coglierlo in toto o in parte.
Perseverate, prendete a morsi la vita. Verrete ricompensati presto o tardi.
Mettetevi in gioco e a disposizione per lavorare. Non fate girare semplicemente il curriculum, createvi il valore aggiunto. Partite da vicino, conoscenti o amici dei vostri genitori e piano piano createvi il vostro cerchio. Se non riuscite a partire da qui, consegnate i curriculum di persona e presentatevi come ragazzi/e volenterosi di fare esperienza anche non retribuita, per imparare un mestiere e dare una mano. Espanderete le vostre conoscenze e piano a piano facendovi apprezzare, creerete la vostra rete professionale.
Mia personalissima esperienza. Spero possa essere d'aiuto.
Incazzata ha scritto:Sono 6 anni che sono disoccupata, non sono riuscita a fare neanche una minima esperienza lavorstiva, e non ho la laurea.
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