Ho scelto questa sezione, tra le tante, perché il mio problema principale al momento riguarda il percorso di studio che ho intrapreso.
Devo fare una premessa doverosa per contestualizzare: sono una persona problematica, lo so, e me ne vergogno anche.
Non ho mai saputo cosa fare della mia vita, è da quando avevo quattordici anni, la prima volta che ho dovuto cominciare a scegliere come modellare il mio futuro, che sono in crisi e, sistematicamente, faccio la scelta sbagliata.
Non voglio entrare eccessivamente nei dettagli su un forum pubblico, anche perché la discussione non può essere eliminata, ma a 26 anni mi ritrovo a non aver concluso niente nella mia vita e ad aver sprecato i soldi dei miei genitori in maniera stupida. Non sono riuscita ad impormi, da ragazzina, per frequentare un istituto tecnico al posto del liceo, così da avere un background che mi permettesse di entrare subito nel mondo del lavoro. Mi sono lasciata convincere che senza una laurea, dopo il diploma, avrei potuto fare solo lavori miserabili, perché sono cresciuta in un contesto socio-familiare in cui le persone senza almeno una triennale vengono considerate inferiori. Diciamo che ho sempre sentito di dovermi vergognare, per il fatto di non voler studiare. Mi sono forzata a farlo, e il risultato è stato che ho cominciato 5 percorsi diversi, senza mai terminarne uno. Lo so, è imbarazzante.
Come ultima ratio, ho provato a iscrivermi ad una scuola professionalizzante privata, dovendo chiedere aiuto ai miei, dato che è costosissima. Oltre ad essersi rivelata una mezza truffa, mi ha fatto odiare profondamente me stessa e il lavoro per cui mi starebbe preparando.
Sono quasi alla fine, mi mancano pochi mesi, ma ho serie difficoltà a concludere. Sto soffrendo di ansia in maniera a dir poco esagerata. Ho quasi smesso di dormire. La mia salute sta peggiorando.
Ho fatto spendere ai miei la bellezza di ventimila euro, solo con quest'ultimo tentativo. Vorrei sotterrarmi e non uscire mai più.
Mi sono iscritta a un paio di concorsi, perché a questo punto voglio solamente fare un lavoro d'ufficio tranquillo, che mi permetta di essere indipendente e prendermi cura di me stessa. Ma penso di essere sulla soglia di un esaurimento nervoso, ho molta difficoltà a studiare. La sola cosa a cui penso, in maniera ossessiva, è la mia scuola. Il senso di colpa sta erodendo tutto il resto.
Non posso dire a nessuno che vorrei abbandonare a così poco dalla fine, specie ai miei, senza distruggere per sempre il nostro rapporto. Ma non so se sarò in grado, fisicamente, di arrivare alla fine del percorso. Le pasticche per dormire non funzionano più, ho spesso attacchi di panico, ho sempre gli stessi pensieri che si ripetono ossessivamente e mi impediscono di focalizzarmi sul momento presente. Ho anche una tachicardia onnipresente, per non parlare dei disturbi ormonali (il ciclo regolare è un vago ricordo ormai).
Ho un ragazzo, viviamo a distanza ma ci eravamo ripromessi che dopo il mio diploma saremmo andati a vivere insieme. Devo trasferirmi da lui.
Lui non mi è d'aiuto al momento, anzi. Mi sto allontanando emotivamente da lui, man mano che questa storia va avanti. Temo che se tutto questo dovesse procedere per tutti i mesi che sarebbero previsti fino al mio diploma, potrebbe essere la fine della nostra relazione.
So di non essere una persona da ammirare.
Magari mi serve solo una prospettiva diversa sulla cosa. Mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno
