Se me lo avessero raccontato non ci avrei creduto eppure ho avuto la prova pratica di quanto sto per raccontarvi.
Nonostante siamo nel 2014, epoca in cui internet è diventato il mezzo di comunicazione che più facilmente passa da tutte le classi sociali, e che per questo ci si aspetterebbe che ci fosse più cultura in giro, ebbene, non è poi così vero.
Mi è capitato di incontrare gente (e ciò continua a capitarmi), che segue solo le parole che le vengono dette da "figure" del mestiere.
Mi spiego meglio con un esempio.
Ho una paziente che soffre di ansia e scarsa autostina, legate - ovviamente - ad una infanzia in cui i genitori non l'avevano fatta sentire amata.
Le ho dato alcuni suggerimenti chiave. Ma notavo chiaramente che da un orecchio le entravano e dall'altro le uscivano.
Un giorno mi racconta con allegria che era andata da un terapeuta che le aveva aperto gli occhi, e mi dice le parole esatte che le avevo detto io!
Vero è, che conta molto anche come si dicono le cose. Ma in questo caso, non c'è stata alcuna differenza in merito. L'unica differenza era che le medesime parole le erano state ripetute da una persona riconosciuta esperta.
E di questi episodi ne ho visti tantissimi e continuo a vederli!
Perché, mi chiedo, c'è questa chiusura intellettuale? Perché ci si rifiuta di usare la testa?
Mi chiedo anche se le risposte sono il vero oggetto della nostra ricerca! Perché un simile andazzo lascia indicare che non siano le risposte a interessarci, quanto una figura che ci dica cosa fare, indipendentemente se giusto o sbagliato!
La stessa cosa succede quando si dice che il pandoro Bauli è il migliore. Poi si assaggia il pandoro Melegatti e lo si disdegna! Quando invece si riceve lo stesso pandoro fingendo che sia il Bauli, ecco che si torna ad elogiarlo gustosamente

Poi però, se ci viene chiesto se abbiamo dei pregiudizi, la nostra risposta è sempre "no"!
Quante altre storie avrei da raccontarvi!!! Ma il succo del discorso sarebbe sempre questo! Non sappiamo prendere le cose per quello che valgono ma ci lasciamo abbagliare come le allodole dai numerosi specchi che incontriamo sul nostro cammino, per non dire che siamo noi a cercarceli piuttosto che incontrarli.
Poi ci si chiede come fanno certi psicoterapeuti a peggiorare lo stato mentale del proprio paziente o come hanno fatto certi psichiatri a rovinare le persone...! La risposta è semplice: non tutti sanno fare il proprio mestiere!
Non è la laurea (o l'abilitazione) che dice a voi com'è la persona che avete davanti! Siete voi gli unici e soli che potete sapere chi è che avete realmente davanti e se fate bene a seguirlo!
Il consiglio che dovremmo darci tutti quanti è quello di imparare ad usare la nostra mente, che è una macchina perfetta!
