Università e demotivazione

[Qwerty1991]

Salve a tutti, non so se esista già una discussione del genere, nel caso dovesse esser così perdonatemi!
Il problema è il seguente : ho 22 anni, quasi 23, iscritta al primo anno di scienze sociali. Benché abbia passione ed interesse per le materie oggetto di studio ( psicologia, sociologia..) non riesco più a capire che cosa voglia diventare una volta laureata..non ho in mente una figura professionale ben precisa diciamo, e questo mi sta completamente demotivando. Mi sembra di studiare a tempo perso, tant'è che sono indietrissimo con la preparazione degli esami..questa "crisi" mi ha colpito verso dicembre, gennaio con l'approssimarsi della sessione invernale, in cui sono riuscita a darne soltanto, adesso ho paura che la storia si ripeta. Mi rendo conto di aver sprecato quasi un anno senza risultati, oltre che tempo e soldi ( dei miei ). Son sicura che non si tratti semplicemente di scarsa voglia, dato che ho già frequentato un anno a lettere con buoni risultati ( ho cambiato perchè mi trovavo malissimo, prof incompetenti, organizzazione pessima..casini vari). A nessuno di voi è mai capitato di vivere un momento simile? Ne siete usciti? E in che modo?

[circles]

Fidati che momenti del genere nella vita universitaria sono normalissimi. In particolar modo ora che la sessione estiva si sta avvicinando.
Per di più hai fatto una scelta che non ti porta ad avere una definizione "sicura" di quello che potrai fare dopo gli studi, e ne so davvero anch'io a tal riguardo visto che anch'io ho scelto una facoltà il cui risultato lavorativo tende davvero allo zero.
Sono periodi normalissimi che devi semplicemente lasciar scorrere. Sono ciclici, vengono e vanno con una semplicità disarmante.
Io li ho vissuti e tutt'ora li vivo, e non c'è molto che si possa dire per farti "uscire" da questo periodo. Quando ti piombano prova a concentrarti su dell'altro, fai altro, non fissarti nel dover per forza continuare a studiare in quella giornata. Chiudi i libri e ascoltati un po' di musica o esci a fare una passeggiata o quello che vuoi. Passa la giornata in altra maniera, senza dover pensare ancora al discorso universitario.

[Qwerty1991]

Fidati che momenti del genere nella vita universitaria sono normalissimi. In particolar modo ora che la sessione estiva si sta avvicinando.
Per di più hai fatto una scelta che non ti porta ad avere una definizione "sicura" di quello che potrai fare dopo gli studi, e ne so davvero anch'io a tal riguardo visto che anch'io ho scelto una facoltà il cui risultato lavorativo tende davvero allo zero.
Sono periodi normalissimi che devi semplicemente lasciar scorrere. Sono ciclici, vengono e vanno con una semplicità disarmante.
Io li ho vissuti e tutt'ora li vivo, e non c'è molto che si possa dire per farti "uscire" da questo periodo. Quando ti piombano prova a concentrarti su dell'altro, fai altro, non fissarti nel dover per forza continuare a studiare in quella giornata. Chiudi i libri e ascoltati un po' di musica o esci a fare una passeggiata o quello che vuoi. Passa la giornata in altra maniera, senza dover pensare ancora al discorso universitario.

Beh, già sapere di non esser l'unica mi fa stare un poco più tranquilla, grazie !

[Shūryōmaru]

Io sono impantanato anche da più tempo, ho dei grossi blocchi mentali legati alla ''non-vita'' che ho condotto finora che mi impediscono di andare avanti ed a causa dei quali, non ero pronto per l' università nel momento in cui l' ho intrapresa ma del resto, il buon cavallo si vede a lunga distanza: qualche settimana, alcuni mesi, un anno o anche due o tre...che differenza fa ? Non sono certo periodi di così breve durata a compromettere la nostra esistenza, è inutile perseverare se sul momento abbiamo altri grilli per la testa; in questi casi ci vuole soltanto una bella pausa di riflessione.

[Qwerty1991]

Io sono impantanato anche da più tempo, ho dei grossi blocchi mentali legati alla ''non-vita'' che ho condotto finora che mi impediscono di andare avanti ed a causa dei quali, non ero pronto per l' università nel momento in cui l' ho intrapresa ma del resto, il buon cavallo si vede a lunga distanza: qualche settimana, alcuni mesi, un anno o anche due o tre...che differenza fa ? Non sono certo periodi di così breve durata a compromettere la nostra esistenza, è inutile perseverare se sul momento abbiamo altri grilli per la testa; in questi casi ci vuole soltanto una bella pausa di riflessione.

In poche parole suggerisci un'interruzione momentanea degli studi?

[Shūryōmaru]

In poche parole suggerisci un'interruzione momentanea degli studi?

Beh, in fondo tirando le somme, sei in procinto di farlo perchè ne avverti il bisogno, no ? Se pensi di poterti permettere un pò di tempo esclusivamente per capire per cosa sei portata davvero e se i tuoi capiranno, non ci vedo nulla di male, tanto non saresti nè la prima nè l' ultima.

[Qwerty1991]

In poche parole suggerisci un'interruzione momentanea degli studi?

Beh, in fondo tirando le somme, sei in procinto di farlo perchè ne avverti il bisogno, no ? Se pensi di poterti permettere un pò di tempo esclusivamente per capire per cosa sei portata davvero e se i tuoi capiranno, non ci vedo nulla di male, tanto non saresti nè la prima nè l' ultima.

Il problema non sono tanto i miei, quanto lo scontro duro con la vita reale. Ho 23 anni quasi, se dovessi interrompere adesso gli studi dovrei subitissimo partire alla ricerca di un lavoro ( e sappiamo tutti come vadano le cose oggi ). Probabilmente finirei col passare mesi e mesi a bighellonare senza meta e senza scopi. Inoltre, se un giorno dovessi riprendere, mi domando se sarebbe dura recuperare l'abitudine allo studio.

[Shūryōmaru]

Un motivo in più per fermarti a riflettere un pò, anche se questo dilemma ce lo si pone un pò dappertutto e non soltanto circa il tuo indirizzo. Ovviamente poi bisogna saper giocare bene le proprie carte: se vuoi migliori prospettive di lavoro allora devi lavorare il doppio, cominciando già a pensare ad un posto migliore dell' Italia nel quale poterti costruire un futuro eventualmente più vivace e meno travagliato di quello che otterresti qui.

[birillo22]

Benché abbia passione ed interesse per le materie oggetto di studio ( psicologia, sociologia..) non riesco più a capire che cosa voglia diventare una volta laureata..non ho in mente una figura professionale ben precisa diciamo

ciau bella non pensare che farai quello che hai studiato x una vita purtoppo con la crisi ti serve x forza un pezzo di carta ma anche x fare i lavori poi "umili"

cmq x me non ti conviene mollare gli studi alla fine anche se non saranno connessi direttamente con il tuo futuro accresceranno il tuo bagaglio culturare

[Qwerty1991]

Purtroppo per portare avanti il percorso di studi universitari, ricco di sacrifici, serve una motivazione valida, un sogno, un'aspirazione. Son una che ha sempre amato leggere, studiare ed apprendere nuove nozioni..insomma, voglio aver qualcosa da dire! Tutto questo in realtà, potrei farlo anche senza sostenere trenta esami e periodi di forte stress, basterebbe occupare il mio tempo libero ( e ne ho da buttar via ) consumando letture su letture. La realtà economica e sociale di oggi non permette certe lussi, avessi la certezza di trovare lavoro tra due, tre , quattro anni e quella di poter creare un futuro dignitoso vada come vada, potrei concedermi il fasto di studiare solo per passione mia personale, indipendentemente dai risalutati o dall'utilità effettiva del titolo che andrei ad ottenere.