Sono alla fine ma non riesco a finire

Ciao a tutti. Fino a qualche tempo non avrei pensato di finire su un forum a scrivere dei miei problemi. Fin tanto che le cose van bene ci si sente sempre invincibili e mai si pensa che tutto possa peggiorare o franare.
Veniamo a me: fino a qualche tempo fa ero uno studente modello, bei voti, scadenze esami rispettate etc... questo fino alla laurea triennale. Poi inizio la magistrale che paradossalmente dovrebbe essere addirittura più semplice (vedendo i risultati dei miei compagni) se non più corta.
Si da subito capisco che qualcosa nella mia testa non è più come prima ma vado avanti. Con varie difficoltà, molto maggiori rispetto al passato, concludo gli esami, anche se con voti molto più bassi delle aspettative, ma me ne faccio una ragione e punto a finire il prima possibile. A quel punto tutto va storto.
Incomincio una tesi che non mi entusiasma molto ma decido di farla e fregarmene del voto e finirla il prima possibile; mai errore fu più grande: dopo poco tempo mi ritrovo impaltanato in qualcosa di cui non riesco a finire e l'entusiasmo e la motivazione scemano completamente. Passa il tempo, un sacco di tempo, e mi ritrovo a non riuscire più a far nulla: un'ameba che passa le giornate al pc a non far niente. Si incanalano nella mia mente pensieri distruttivi e fallimentari che mi bloccano qualunque genere di azione o reazione per uscire dallo stallo. Contemporaneamente mi costruisco tutto intorno un castello di bugie per giustificare (soprattutto con i miei) i miei ritardi.
L'unica azione che son riuscito a compiere (avrei dovuto farlo subito) è stata quella di troncare definitivamente con quella tesi.
Il punto è che ora mi trovo da capo, gli anni passano, le conoscenze si dimenticano e io mi ritrovo senza uno straccio di motivazione che mi faccia ricominciare e finire. Come se mi fossi completamente spento; l'unica cosa che riesco a fare è rimandare e starci male ma non riesco a dare una svolta.
Se mi avessero detto che sarei finito qualche anno fa non c'avrei creduto. Purtroppo è andata così e ora, seppur alla fine, mi sembra d'aver un burrone invalicabile da scalare.
Veniamo a me: fino a qualche tempo fa ero uno studente modello, bei voti, scadenze esami rispettate etc... questo fino alla laurea triennale. Poi inizio la magistrale che paradossalmente dovrebbe essere addirittura più semplice (vedendo i risultati dei miei compagni) se non più corta.
Si da subito capisco che qualcosa nella mia testa non è più come prima ma vado avanti. Con varie difficoltà, molto maggiori rispetto al passato, concludo gli esami, anche se con voti molto più bassi delle aspettative, ma me ne faccio una ragione e punto a finire il prima possibile. A quel punto tutto va storto.
Incomincio una tesi che non mi entusiasma molto ma decido di farla e fregarmene del voto e finirla il prima possibile; mai errore fu più grande: dopo poco tempo mi ritrovo impaltanato in qualcosa di cui non riesco a finire e l'entusiasmo e la motivazione scemano completamente. Passa il tempo, un sacco di tempo, e mi ritrovo a non riuscire più a far nulla: un'ameba che passa le giornate al pc a non far niente. Si incanalano nella mia mente pensieri distruttivi e fallimentari che mi bloccano qualunque genere di azione o reazione per uscire dallo stallo. Contemporaneamente mi costruisco tutto intorno un castello di bugie per giustificare (soprattutto con i miei) i miei ritardi.
L'unica azione che son riuscito a compiere (avrei dovuto farlo subito) è stata quella di troncare definitivamente con quella tesi.
Il punto è che ora mi trovo da capo, gli anni passano, le conoscenze si dimenticano e io mi ritrovo senza uno straccio di motivazione che mi faccia ricominciare e finire. Come se mi fossi completamente spento; l'unica cosa che riesco a fare è rimandare e starci male ma non riesco a dare una svolta.
Se mi avessero detto che sarei finito qualche anno fa non c'avrei creduto. Purtroppo è andata così e ora, seppur alla fine, mi sembra d'aver un burrone invalicabile da scalare.