VeraVita ha scritto:Onestamente, non so cosa risponderti. Perché, io, ad esempio, sono cresciuta in un contesto dove era mio padre che prendeva le decisioni. Poi, sono cresciuta con tutte donne (ho 3 sorelle). Però, ricordo, con il massimo rispetto, per lui, che mio padre era quello pesante. Poi, quando andavo a scuola, scelsi l'istituto tecnico, ma anche quando frequentavo le medie, erano più maschi che femmine. Giusto alle elementari eravamo più femmine. Ma ricordo le violenze (con il massimo rispetto) subite dai maschietti. In particolare uno era un vero e proprio terminator. Ricordo ancora che prendeva gli assorbenti di noi ragazzi e li buttava ovunque. Poi, guardava sempre negli zaini per rubare le cose. Poi, sapeva già aprire le macchinette dei distributori di caffè per rubare le monete. Ed è quello che posso raccontarti. E, considera che questo ragazzo aveva 14 anni. Una volta su questo forum ho chiesto cosa ne pensassero di violenza sulle donne e su questo tema onestamente non ho le idee ancora chiare (nonostante non sia più una ragazzina). Poi, sai. Nella vita si cresce. Magari, gli uomini sono più dipendenti dalle donne. E, quindi, cercano di essere più gentili e di avere più spirito di sacrificio. Ma non sai quanti uomini malvagi, con il dovuto rispetto, ho incontrato nella mia vita! Ma per carità. Pure le donne non scherzano. Ma in base alla mia esperienza sono malvagi entrambi. Sai, una volta Navigator63 mi rispose e mi diede una bella analisi. E, ti posso dire, ad esempio, io, lavorando in ambienti dove ci sono quasi sempre donne, è vero che alcune donne proprio non si reggono (con il massimo rispetto). Pur comprendendo le loro ragioni. Ma sapessi quanti uomini pesanti ho incontrato (con il massimo rispetto). Per non parlare quando non gli va di fare niente. Rispondendo alla tua domanda io non trovo questa disparità di genere. Nel senso che anche una donna che usa violenza non viene ben vista. Per non parlare delle mamme quanto sono giudicate e mal viste nel mondo del lavoro. Sai, mi è venuto in mente di un giorno che al lavoro hanno lavorato tutte donne. E, una che non era della ditta mi dissero che si era comportata malissimo. Insomma. Non so bene cosa dirti su questo argomento. Forse, ho ancora molto da imparare e in generale penso che se uno sa di valere e avere potere si prende delle libertà a prescindere se sia donna o meno. Concludendo, penso che di violenza ci sia da entrambe le parti e non mi sento di fare una classifica. Tra l'altro penso pure che ci sia molto patriottismo nel mondo del lavoro. Nel mondo del lavoro ai maschi fanno avere contratti migliori rispetto ad una donna, nel mondo dello spettacolo se un uomo fa una cosa brutta viene visto come un eroe una donna come una brutta persona. Esempio: un uomo può essere single, una donna è vista come zitella, un uomo può fare le foto su una donna e destare ammirazione, se lo fa una donna è vista come una brutta persona.. insomma.. io su questo argomento la penso diversamente. Ma probabilmente ho molto ancora da imparare!
Tutto quello che hai detto è verissimo, dato che in molti Paesi del mondo (tranne qualche eccezione, come il nord Europa), Italia compresa, c'è ancora tanto maschilismo; ma è a causa di quest'ideologia generale, che quando qualcuno appartenente al genere maschile si trova in una condizione di vulnerabilità, viene svalutato, non creduto e ignorato, proprio perché l'uomo è considerato potente, capace, determinato, superiore al genere femminile. Perciò, la disparità di genere che deriva dal sistema patriarcale, alla fine, viene subita da entrambe le parti, in modi differenti.
Inoltre, il mio discorso non riguardava solo quello, ma era volto soprattutto a spiegare come la violenza a volte venga giustificata: riguardo all'esempio che ho fatto di alcune famiglie in cui i genitori danno schiaffi ai figli, credo che sia solo un atto di violenza e che non serva ad educare, e la penso così anche per esperienza personale.