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E' qui che finiscono gli argomenti spazzatura.

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Messaggioda kv2 » 25/06/2022, 8:00



Ieri sera mi è venuto in mente un video che vidi sul tubo tantissimo tempo fa: un ragazzo scampato alla morte sosteneva che per cambiare radicalmente la prospettiva sulla propria vita occorra mettersi in situazioni nuove, in posti nuovi. Fare esperienze mai fatte prima.

Questo video mi è rimasto impresso perché dava voce alla sensazione di disagio che sento ormai da diverso tempo e che la pandemia ha violentemente esacerbato.
Da due anni sento la necessità di stravolgere tutto, lasciarmi tutto alle spalle e ricominciare. Non è la prima volta che faccio questi pensieri ma questa volta è diverso: il mio corpo me lo sta dicendo in tutti i modi possibili che così non va bene e che urge un cambiamento drastico.
Allo stesso tempo sento che la demotivazione in cui sono ingabbiato sia un sintomo di come le cose che vorrei fare non siano realmente risolutive.
Esempio:
Voglio fare un corso su un argomento che potrebbe interessarmi. La demotivazione che mi impedisce di farlo potrebbe suggerirmi che non sarà quel corso a portare nella mia vita il cambiamento che vado cercando.

Insomma, non si parla di "iscriversi in palestra" o ad "un corso di canto o teatro". Ma qualcosa di più profondo e pervasivo.

Volevo sapere cosa ne pensate.
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Messaggioda VeraVita » 25/06/2022, 11:29



kv2 ha scritto:Ieri sera mi è venuto in mente un video che vidi sul tubo tantissimo tempo fa: un ragazzo scampato alla morte sosteneva che per cambiare radicalmente la prospettiva sulla propria vita occorra mettersi in situazioni nuove, in posti nuovi. Fare esperienze mai fatte prima.

Questo video mi è rimasto impresso perché dava voce alla sensazione di disagio che sento ormai da diverso tempo e che la pandemia ha violentemente esacerbato.
Da due anni sento la necessità di stravolgere tutto, lasciarmi tutto alle spalle e ricominciare. Non è la prima volta che faccio questi pensieri ma questa volta è diverso: il mio corpo me lo sta dicendo in tutti i modi possibili che così non va bene e che urge un cambiamento drastico.
Allo stesso tempo sento che la demotivazione in cui sono ingabbiato sia un sintomo di come le cose che vorrei fare non siano realmente risolutive.
Esempio:
Voglio fare un corso su un argomento che potrebbe interessarmi. La demotivazione che mi impedisce di farlo potrebbe suggerirmi che non sarà quel corso a portare nella mia vita il cambiamento che vado cercando.

Insomma, non si parla di "iscriversi in palestra" o ad "un corso di canto o teatro". Ma qualcosa di più profondo e pervasivo.

Volevo sapere cosa ne pensate.


Difficile darti una risposta. Nel senso che personalmente ho provato anche questa sensazione: di non essere felice quando i miei desideri si avveravano. A volte mi accorgevo che ero felice anche senza certe cose.
Adesso, tu non hai specificato quale sia il tuo problema e mi è difficile aiutarti.
Mi sento solo di dirti di seguire te stesso e non ti pentirai!
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Messaggioda Ātman » 25/06/2022, 11:58



A mio parere quel "qualcosa di più profondo e pervasivo" ci attende tutti, collettivamente: ne stiamo vedendo le tristi avvisaglie in questi anni (e per quel che mi riguarda sarei felice di andare all'altro mondo il più presto possibile). Ma a chi sente di avere ancora qualcosa da desiderare, da realizzare, una potenzialità inespressa, io direi di provare comunque a trovare la propria strada. Tanto, cosa ha da perdere?
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Messaggioda Mr.Eric » 25/06/2022, 13:16



kv2 ha scritto:Da due anni sento la necessità di stravolgere tutto, lasciarmi tutto alle spalle e ricominciare. Non è la prima volta che faccio questi pensieri ma questa volta è diverso: il mio corpo me lo sta dicendo in tutti i modi possibili che così non va bene e che urge un cambiamento drastico.
Allo stesso tempo sento che la demotivazione in cui sono ingabbiato sia un sintomo di come le cose che vorrei fare non siano realmente risolutive.


Questo è esattamente quello che ho capito che avrei dovuto fare per stare meglio. Ciò che mi ha insegnato, nel profondo, la depressione.
Mi sento quasi stupido a parlarne... perché sembra una cavolata. E lo è! :D Ma il Ciò che ne è conseguito assolutamente no. Per carità, ero già in una fase di percorso avanzato per risolvere i miei problemi, ma è stato una stronzata di giochino qua sul forum a darmi un boost incredibile per uscire dalla depressione. Il "giochino" era "pesca la carta del tuo destino" (o un titolo simile). Stavo cazzeggiando sul forum, l'ho visto e l'ho fatto. Beh... la carta che è uscita ha cambiato veramente tutto :D Ripeto, sembra una stronzata :lol3: ma invece mi ha cambiato tutto. Era proprio la carta che doveva uscire... la mia. Lo ricordo molto bene proprio per il cosa ha significato per me. La carta era "La Torre". Rappresentava una torre che crollava colpita da un fulmine... con il Re che precipitava giù.
Anzi, vado a cercare la discussione.

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Link "pesca la tua carta del destino!"
Link carta "La Torre"


Erano i miei problemi... era ciò che dovevo fare...
Io ero quella Torre. Una torre con fondamenta estremamente precarie che piano piano crollava a pezzi e io cercavo di tenere su in tutti i modi, pur avendo già raggiunto il punto critico. Torre che appunto non poteva più restare in piedi.
Ciò che ho fatto, è stato proprio il farla crollare... completamente. Sedermi un attimo, prendere una bella boccata d'aria, per poi tirarmi su le maniche, pulire le macerie e ripartire da zero. Da lì è partito un lungo percorso di rinascita e riscoperta di Eric. Del vero Eric. Da li è veramente cambiato tutto. Ora.. mi è complicato spiegare bene il cosa e come abbia capito determinate cose... anche perché uscirebbe un poema chilometrico. Ma sta tutto racchiuso in questa carta. Nei significati più visibili che esprime e in quelli più celati.
Magari è ciò di cui hai bisogno pure tu... se senti che dal profondo ti arrivi una certa richiesta d'aiuto del tuo IO, fallo.. assecondala.
Se premere reset e ripartire potrebbe essere la soluzione (e se veramente ti conosco, si, lo è) fallo.
Il concetto di "realizzazione" è un qualcosa di fondamentalmente soggettivo... c'è chi si sente realizzato a fare carriera, per esempio. Per me "realizzazione" significa in primis conoscersi, sapere chi si è e il cucirsi intorno una vita su misura proprio in base a ciò che si è. E non in base a cos'è socialmente accettato o imposto. A prescindere da tutto... dal cosa sia e dal cosa possano pensarne gli altri a riguardo.
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OMG They killed kenny!! You bastards!!!!

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Messaggioda kv2 » 25/06/2022, 15:54



VeraVita ha scritto:
kv2 ha scritto:Difficile darti una risposta. Nel senso che personalmente ho provato anche questa sensazione: di non essere felice quando i miei desideri si avveravano. A volte mi accorgevo che ero felice anche senza certe cose.
Adesso, tu non hai specificato quale sia il tuo problema e mi è difficile aiutarti.
Mi sento solo di dirti di seguire te stesso e non ti pentirai!


Grazie per la risposta. Non parlavo tanto di felicità/infelicità, anche perché si fa fatica a darne una dimensione.
Mi riferivo al fatto di essere consapevoli di vivere una vita che non è la propria. Non sono allucinato, è solo che non riesco a spiegarmi bene. Mi ritrovo qui, a vivere questa vita, perché in passato qualcosa mi ha fatto deviare da quello che volevo realmente fare ed è come se stessi facendo il lavoro di un altro, perché quell'altro è sparito e non si sa dove sia andato a finire.
E sento sempre più forte non tanto il desiderio ma la necessità, il bisogno vitale, di cambiare in modo radicale la mia vita.
Forse è perché sto diventando grandicello ma sento più evidente la sensazione del tempo che passa e sto realizzando che il tempo non è infinito, come si può pensare a 18-20 anni.
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Messaggioda kv2 » 25/06/2022, 15:56



Ātman ha scritto: Ma a chi sente di avere ancora qualcosa da desiderare, da realizzare, una potenzialità inespressa, io direi di provare comunque a trovare la propria strada. Tanto, cosa ha da perdere?


Infatti sento proprio questo, ma non so da dove iniziare. A parte lasciare il lavoro....ma anche lì, poi dopo che faccio?
Se avessi contatti all'estero, me ne andrei per 6 mesi/1 anno ma non ho appoggi di quel tipo.
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Messaggioda kv2 » 25/06/2022, 16:10



Mr.Eric ha scritto:
kv2 ha scritto:Da due anni sento la necessità di stravolgere tutto, lasciarmi tutto alle spalle e ricominciare. Non è la prima volta che faccio questi pensieri ma questa volta è diverso: il mio corpo me lo sta dicendo in tutti i modi possibili che così non va bene e che urge un cambiamento drastico.
Allo stesso tempo sento che la demotivazione in cui sono ingabbiato sia un sintomo di come le cose che vorrei fare non siano realmente risolutive.


Questo è esattamente quello che ho capito che avrei dovuto fare per stare meglio. Ciò che mi ha insegnato, nel profondo, la depressione.
Mi sento quasi stupido a parlarne... perché sembra una cavolata. E lo è! :D Ma il Ciò che ne è conseguito assolutamente no. Per carità, ero già in una fase di percorso avanzato per risolvere i miei problemi, ma è stato una stronzata di giochino qua sul forum a darmi un boost incredibile per uscire dalla depressione. Il "giochino" era "pesca la carta del tuo destino" (o un titolo simile). Stavo cazzeggiando sul forum, l'ho visto e l'ho fatto. Beh... la carta che è uscita ha cambiato veramente tutto :D Ripeto, sembra una stronzata :lol3: ma invece mi ha cambiato tutto. Era proprio la carta che doveva uscire... la mia. Lo ricordo molto bene proprio per il cosa ha significato per me. La carta era "La Torre". Rappresentava una torre che crollava colpita da un fulmine... con il Re che precipitava giù.
Anzi, vado a cercare la discussione.

Immagine
Link "pesca la tua carta del destino!"
Link carta "La Torre"


Erano i miei problemi... era ciò che dovevo fare...
Io ero quella Torre. Una torre con fondamenta estremamente precarie che piano piano crollava a pezzi e io cercavo di tenere su in tutti i modi, pur avendo già raggiunto il punto critico. Torre che appunto non poteva più restare in piedi.
Ciò che ho fatto, è stato proprio il farla crollare... completamente. Sedermi un attimo, prendere una bella boccata d'aria, per poi tirarmi su le maniche, pulire le macerie e ripartire da zero. Da lì è partito un lungo percorso di rinascita e riscoperta di Eric. Del vero Eric. Da li è veramente cambiato tutto. Ora.. mi è complicato spiegare bene il cosa e come abbia capito determinate cose... anche perché uscirebbe un poema chilometrico. Ma sta tutto racchiuso in questa carta. Nei significati più visibili che esprime e in quelli più celati.
Magari è ciò di cui hai bisogno pure tu... se senti che dal profondo ti arrivi una certa richiesta d'aiuto del tuo IO, fallo.. assecondala.
Se premere reset e ripartire potrebbe essere la soluzione (e se veramente ti conosco, si, lo è) fallo.
Il concetto di "realizzazione" è un qualcosa di fondamentalmente soggettivo... c'è chi si sente realizzato a fare carriera, per esempio. Per me "realizzazione" significa in primis conoscersi, sapere chi si è e il cucirsi intorno una vita su misura proprio in base a ciò che si è. E non in base a cos'è socialmente accettato o imposto. A prescindere da tutto... dal cosa sia e dal cosa possano pensarne gli altri a riguardo.


Ma i tarocchi non sono cose demoniache? XD
Comunque mi è uscito questo:
https://www.leggere-i-tarocchi-per-cres ... -sole.html
È una cosa molto strana. In un po' di cose mi riconosco, almeno quando leggo che serve essere più solari e propositivi.
Per carità, è un gioco però alcuni passaggi sono uno spunto di riflessione. "Bisogna agire nel mondo".
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Messaggioda VeraVita » 25/06/2022, 16:40



kv2 ha scritto:
VeraVita ha scritto:
kv2 ha scritto:Difficile darti una risposta. Nel senso che personalmente ho provato anche questa sensazione: di non essere felice quando i miei desideri si avveravano. A volte mi accorgevo che ero felice anche senza certe cose.
Adesso, tu non hai specificato quale sia il tuo problema e mi è difficile aiutarti.
Mi sento solo di dirti di seguire te stesso e non ti pentirai!


Grazie per la risposta. Non parlavo tanto di felicità/infelicità, anche perché si fa fatica a darne una dimensione.
Mi riferivo al fatto di essere consapevoli di vivere una vita che non è la propria. Non sono allucinato, è solo che non riesco a spiegarmi bene. Mi ritrovo qui, a vivere questa vita, perché in passato qualcosa mi ha fatto deviare da quello che volevo realmente fare ed è come se stessi facendo il lavoro di un altro, perché quell'altro è sparito e non si sa dove sia andato a finire.
E sento sempre più forte non tanto il desiderio ma la necessità, il bisogno vitale, di cambiare in modo radicale la mia vita.
Forse è perché sto diventando grandicello ma sento più evidente la sensazione del tempo che passa e sto realizzando che il tempo non è infinito, come si può pensare a 18-20 anni.


Ma no, non sei allucinato. Ma ti capisco profondamente. Anch'io, ho vissuto problematiche simili alle tue. Dico solo un'altra cosa: non sempre realizzare i propri sogni o seguire semplicemente noi stessi ci rende felici o altro. È sempre una strada impegnativa. Tu scusami ma sei velato. Però, mi sembra di capire che ti riferisci ad una passione. Vorresti realizzare a fare un lavoro che in passato non hai potuto fare. Il mio consiglio istintivo è di farlo se ciò ti fa stare bene. Ma crescendo ti ripeto, mi sono accorta che nulla è caso. A volte la vita ci sfida, altre volte, la vita vuole che prendiamo una diversa destinazione per qualcosa di migliore o insegnare qualcosa (secondo me).
Però, non pensare che sei grande o che non hai tutto il tempo. Perchè il tempo ce l'hai. Se lo desideri davvero. Se vuoi qualcosa non c'è niente che ti possa fermare.
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Messaggioda kv2 » 25/06/2022, 17:23



Non è che sono velato, semplicemente non vorrei focalizzarmi solo su un aspetto quando in realtà è tutto l'insieme che non va bene.
Il lavoro è solo un aspetto della vita e sicuramente anche quello va cambiato. E non mi riferisco nemmeno ad una "passione", inteso come hobby, ma a tutta la struttura della mia vita.
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Messaggioda VeraVita » 25/06/2022, 19:59



kv2 ha scritto:Non è che sono velato, semplicemente non vorrei focalizzarmi solo su un aspetto quando in realtà è tutto l'insieme che non va bene.
Il lavoro è solo un aspetto della vita e sicuramente anche quello va cambiato. E non mi riferisco nemmeno ad una "passione", inteso come hobby, ma a tutta la struttura della mia vita.


Se ti fa stare bene, cerca di cambiare!
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