Ciao. Qua non si tratta della storia del tipo: genitori che vogliono che il figlio vada via di casa, perchè non vogliono che mangi a sbafo. O almeno apparentemente.
In pratica ho 26 anni. La situazione è alquanto strana. Non ho amici. E questo fa si che io sia a casa in 2 occasioni: quando non ho lezione e il sabato e la domenica. Beh la situazione sta diventando pesante. Insomma. Lo so che dovrei avere amici e non starmene a casa. Lo so che non è "ok" e che uno come me è mal visto dalla società. Vita sociale, ragazza, ambizione. questo definisce quanto valga un uomo. Ma se mi trovo in questa situazione, non capisco perchè la mia famiglia sembri non fare altro che rompere le palle.
Escludendo mio fratello, che è mezzo matto e che non mi fa studiare, che passa la giornata urlando "Madonna! Stai sempre a casa! madonna che tristezza", mentre lui è in mutande al computer su Facebook e io tento di studiare. ora mi chiudo a chiave in camera e risolvo. Ma anche i miei, sembrano infastiditi. tornano a casa e ti guardano come se "che palle stai a casa". Non hanno il minimo rispetto se uno sta studiando. (mia zia, mezza matta anche lei, viene costantemente invitata da mia madre, quasi tutti i giorni, a chiacchierare, e quando parla urla, e pretende che io la ascolti, viene a bussare continuamente, una cosa insostenibile). Mia madre intervalla frasi del tipo : "sta sempre rinchiuso nella sua tana!" a frasi affettuose, senza neanche chiedersi se magari ho un esame e non esco per quello. Insomma, detto tra noi. io penso che il vedermi "senza amici e a casa" sia un pretesto per attaccarmi. E il motivo è molto semplice. Sono scandalizzati dal fatto che non sono parte del loro gruppo religioso.. Cosa che farebbe di me una persona piena di amici super religiosi, una ragazza che non te la darà se non per procreare ulteriori elementi di questo gruppo xD
Insomma. è davvero fastidioso. Io non critico mai nulla di loro. Non so come uscirne.