Famiglie iperprotettive

Forum di aiuto sui tabù della famiglia. I Fatti Vostri.
Parliamo del rapporto conflittuale tra genitori e figli nel presente e nel nostro vissuto passato.
Cosa vuol dire avere una mamma e un papà? Cosa significa essere bambini, e cosa, essere ragazzini? Come sta il tuo bambino interiore?
Quanti problemi e quante difficoltà ci vengono messi davanti?
Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

Famiglie iperprotettive

Messaggioda Agnese » 15/08/2024, 18:24



Ciao a tutti,mi chiamo Agnese e sono qui per sfogarmi un pó e per capire se sono l'unica ad essere così.
Ho una famiglia molto iperprotettiva,tipiche famiglie di una volta dove esiste solo la famiglia e nient'altro. Con il tempo mi sono allontanata,mi sono sempre più chiusa in me stessa e non raccontavo più i miei problemi alla mia famiglia. Le poche volte che lo facevo veniva sminuita la mia problematica oppure si creava un problema più grande. Ogni volta che sono con loro cercano tutti i miei difetti e ci "scherzano" sopra senza pensare minimamente che possa farmi male. Ho cominciato a non stare più con loro in qualche festività,cervo di dividermi tra loro e la figlia del mio ragazzo oppure gli amici,ma questo non sta bene a loro. Ogni festa,ogni giorno di riposo non me lo godo fino in fondo perché penso che loro sono senza di me e spero mi faccio sentire in quei giorni fanno gli offesi. A qualcuno è già capitato? Cosa mi consigliate? Sono proprio stanca di sentirmi così. Grazie ragazzi!
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Agnese
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Messaggioda Royalsapphire » 16/08/2024, 11:04



Ciao Agnese, piacere :cute:
Non tutti siamo dotati della stessa sensibilità. Per questo ci sono persone con cui puoi aprirti senza paura di venir fraintesa o sottovalutata, e altre persone con cui si può passare del tempo in armonia senza scendere in particolari più intimi. Questo non vuol dire volergli meno bene.
A te cos’è che ferisce?
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Famiglie iperprotettive

Messaggioda ClaudiaK » 18/08/2024, 22:20



Ciao Agnese.
Il tuo racconto mi ha riportato a mia madre.
Solo che non ho mai considerato il suo un atteggiamento <iperprotettivo> .
Parto dal principio che i "iper-protegge"...alla ci protegge, e quando è troppo non se ne accorge, ma esonda proprio nella sua esigenza di PROTEGGERE.
Allmeno nella mia esperienza personale...mia madre era e resta una persona iper-possessiva e iper-controllante PRO DOMO SUA.
Sempre super ispida nella considerazione di miei amiche-amici-fidanzati...(ma dai miei 14 anni circa ...me ne frego, e - capito il suo gioco -continuo a frregarmene anche ora che ho molto più di 14 anni...
Penso che se fosse stata DAVVERO protettiva...bè...quanto meno sarebbe dovuta riuscire a non ferirmi lei. E invece le ferite da sua possessività giudicante a sproposito...guarda un po' che sono le più incurabili della mia vita... (sempre, ovviamente, nel solo fisicamente non violento segno del "lo dico per il tuo bene, sciocca").

Che dirti Agnese?
Gli psico-addetti sostengono unanimi che "si è adulti quando si comprendono i limiti dei propri genitori e si è capaci di assolverli".
Io sono molto concorde su questo.
Per cui: personalmente non ce l'ho con lei, e penso di averla inquadrata addirittura anzitempo, da ragazzina.
Scelsi a quel tempo, e non sono mai più tornata indietro (trovando nel resto della mia vita solo conferme di quanto fosse e sia una semplice iper-possessiva e iper-controllante PRO DOMo SUA...e tutto faccio (da decenni) fuorchè cedere al rovinarmi anche solo un minuto di vita per questi suoi atteggiamenti.
Ci passo sopra senza dare alcuna importanza e punto!

Coraggio!
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Messaggioda VeraVita » 20/08/2024, 12:52



Agnese ha scritto:Ciao a tutti,mi chiamo Agnese e sono qui per sfogarmi un pó e per capire se sono l'unica ad essere così.
Ho una famiglia molto iperprotettiva,tipiche famiglie di una volta dove esiste solo la famiglia e nient'altro. Con il tempo mi sono allontanata,mi sono sempre più chiusa in me stessa e non raccontavo più i miei problemi alla mia famiglia. Le poche volte che lo facevo veniva sminuita la mia problematica oppure si creava un problema più grande. Ogni volta che sono con loro cercano tutti i miei difetti e ci "scherzano" sopra senza pensare minimamente che possa farmi male. Ho cominciato a non stare più con loro in qualche festività,cervo di dividermi tra loro e la figlia del mio ragazzo oppure gli amici,ma questo non sta bene a loro. Ogni festa,ogni giorno di riposo non me lo godo fino in fondo perché penso che loro sono senza di me e spero mi faccio sentire in quei giorni fanno gli offesi. A qualcuno è già capitato? Cosa mi consigliate? Sono proprio stanca di sentirmi così. Grazie ragazzi!


Mio padre (che ormai è venuto a mancare da 5 anni) si è sempre autodefinito un padre iperprotettivo. Io onestamente l'ho sempre visto (pace alla sua anima e voglio sperare che abbia fatto del suo meglio) come un papà che non volesse problemi. Ad ogni modo, capisco molto bene le tue problematiche. Ed in base alla mia più modesta esperienza (e, scusami se sono così esplicita) se i tuoi genitori non si mettono minimamente nei tuoi panni, se tu hai fatto tanti tentativi per salvare il possibile.. scusami, la franchezza ma io taglierei corto con loro. A meno che, scusami, non ti servano per motivi economici, allora, una chiamata o un sorriso falso lo farei. Lo so è molto brutto parlare in termini così spicci ma penso che uno debba guardare i propri interessi. Ma stai alla larga da persone così negative. Scusami, ma la vedo così. Tu devi pensare alla tua vita e alla tua felicità. Mica a quella dei tuoi genitori. Mi dispiace parlare in maniera così terra, terra. Ma io penso che la famiglia non sia più quella di sangue ma anche quella che ti costruisci fuori. Le persone si devono meritare il nostro affetto perché siamo esseri mortali. Scusami, se non ti ho dato le parole che desideravi ma spero che questo sia anche un forum dove poter dire la propria! Fatti, coraggio!
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Messaggioda Agnese » 26/08/2024, 20:17



Royalsapphire ha scritto:Ciao Agnese, piacere :cute:
Non tutti siamo dotati della stessa sensibilità. Per questo ci sono persone con cui puoi aprirti senza paura di venir fraintesa o sottovalutata, e altre persone con cui si può passare del tempo in armonia senza scendere in particolari più intimi. Questo non vuol dire volergli meno bene.
A te cos’è che ferisce?


Ciao! In risposta al messaggio,la cosa che mi ferisce di più è la mancanza di sensibilità verso quello che voglio e che voglio fare e del fatto che mi facciano sentire sempre in difetto su tutto. Come si fa? È un continuo pensare e ripensare,sensi di colpa ecc
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Messaggioda Navigator63 » 26/08/2024, 21:59



ClaudiaK ha scritto:Allmeno nella mia esperienza personale...mia madre era e resta una persona iper-possessiva e iper-controllante PRO DOMO SUA.

Quando qualcuno è controllante e/o repressivo (anche se ufficialmente con le migliori intenzioni), è sempre PRO DOMO SUA (almeno in parte).
L'amore autentico lascia l'altro libero. 8-)

Spesso il "Lo faccio per il tuo bene" copre intenti puramente egocentrici che nulla hanno a che fare con l'affetto. Bisogna saper leggere oltre le parole.

"Tutti vogliono il vostro bene. Non fatevelo portar via." ;) :D
(Stanislaw Lec)
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Famiglie iperprotettive

Messaggioda Navigator63 » 26/08/2024, 22:43



Agnese ha scritto:sono qui per sfogarmi un pó e per capire se sono l'unica ad essere così.

Ciao Agnese, e benvenuta. :hi:

Posso tranquillamente dirti che non siamo mai gli unici ad avere un problema.
Abbiamo tutti problemi simili; potremmo dire che i problemi degli esseri umani sono una dozzina al massimo, quindi molti sono comuni. Ma siccome le persone se li tengono dentro, crediamo di essere i soli ad averli.

Ho una famiglia molto iperprotettiva, tipiche famiglie di una volta dove esiste solo la famiglia e nient'altro. Con il tempo mi sono allontanata,mi sono sempre più chiusa in me stessa e non raccontavo più i miei problemi alla mia famiglia. Le poche volte che lo facevo veniva sminuita la mia problematica oppure si creava un problema più grande.

Anche se la protezione dei figli appare come un atto d'amore, nel tuo caso sembra invece che la tua famiglia sia una di quelle che cerca di mantenere uno "status quo" o un certo tipo di facciata, e non tollera membri che escano da questo "standard". In questi casi problemi, difficoltà o espressioni individuali vengono represse perché la priorità di queste famiglie è "mantenere la facciata".

Per cui sembra che tu non sia stata accettata con le tue espressioni spontanee, o i tuoi problemi non sono stati ascoltati, o li hanno negati, ecc.
In pratica ti hanno trasmesso il messaggio "Non puoi essere te stessa" (oppure "Come sei non vai bene; dovresti essere come noi / come diciamo noi").

Questo ovviamente crea una profonda ferita emotiva, perché tutti abbaimo bisogno di poter essere autentici, ed accolti ed apprezzati per come siamo.
Quando questo non avviene, quando riceviamo il messaggio "Sei sbagliata", è come se una parte di noi morisse :'(

Ogni volta che sono con loro cercano tutti i miei difetti e ci "scherzano" sopra senza pensare minimamente che possa farmi male.

Probabilmente lo fanno inconsapevolmente, non apposta (il che non è una scusante).
Mi sembra il loro modo per spingerti a non essere come sei, ed invece plasmarti nel modo che per loro è "giusto".

Oppure ce l'hanno con te per qualche motivo (a volte una famiglia "punisce" un membro particolarmente dotato perché li fa sentire inferiori o sbagliati), o ancora certe famiglie eleggono un "capro espiatorio" e tutti concordano che lui/lei è "quello sbagliato", e si concentrano sulle sue mancanze (così gli altri si sentono "giusti").

NB: Solitamente queste sono dinamiche inconsce, non è che la famiglia si riunisce a tavolino e decide razionalmente di operare in tal modo.

Ho cominciato a non stare più con loro in qualche festività,cervo di dividermi tra loro e la figlia del mio ragazzo oppure gli amici,ma questo non sta bene a loro.

Famiglie del tipo che ho descritto sono di solito molto ferme e rigide nelle loro modalità (è un modo di coprire problematiche nascoste). Quindi è molto difficile discutere dei loro comportamenti negativi (che vengono negati), o cercare insieme un cambiamento.
Se si cerca di metterli in discussione, si ottiene negazione, ridicolo e persino ostilità (difesa dello status quo).

In questi casi, l'unica soluzione è allontanarsi, o mantenere una certa distanza.
Loro non sono disposti a cambiare, e tu - giustamente - non devi subirli.

Naturalmente queste famiglia fanno pressione perché ciò non accada, di solito ricorrendo a giudizi o sensi di colpa. E' un modo di manipolare quella persona e dipingere lei come "quella sbagliata", o ingrata, o incapace di voler bene, ecc.
In realtà è questo tipo di famiglia ad essere incapace di amore autentico. Il loro modus operandi dice (non apertamente, ma in modo sottinteso) "Ti vorremo bene ma solo se ti comporti a modo nostro" - e questo ovviamente non è amore. E' una specie di dittatura.

A qualcuno è già capitato?

A un sacco di gente!
Qui dentro è pieno di figli amati male o poco, che ne portano le conseguenze. :(

Naturalmente famiglie così fanno il possibile per convincerti che non è vero, che sei tu quella che esagera o che sbaglia, e che se tu fossi nel modo X o Y allora tutto andrebbe bene. O sbaglio? 8-)

Cosa mi consigliate?

Quando viviamo relazioni "tossiche", l'unica salvezza sta nell'uscirne. La tua famiglia sembra di quel tipo.
Cambiare loro non è possibile. Subirli vuol dire che tu piano piano muori dentro.
L'unica quindi, IMHO, è emanciparsi: uscire dal nido, spiccare il volo, tagliare il cordone ombelicale, farsi una vita indipendente, ecc.

Il che non vuol dire necessariamente tagliare tutti i ponti (anche se a volte diventa necessario): bensì prendere le distanze, limitare gli incontri, respingere le loro pressioni, ecc.
Può anche essere utile dire esplicitamente "Questo vostro comportamento non è accettabile, mi fa male, e non intendo più tollerarlo". Se loro continuano, ti alzi e te ne vai. Cioè stabilire dei limiti ed agire di conseguenza se non vengono rispettati.
(ovviamente ciò difficilmente verrà ben accolto)

In un certo senso, questo è parte del tuo diventare adulta: imparare ad essere una persona autonoma, su cui la famiglia non può più esercitare potere.

Questo tipo di cambiamento è tutt'altro che facile. Considera l'ipotesi di affrontarlo facendoti supportare da un esperto (terapeuta o counselor), che può aiutarti a vedere i meccanismi manipolativi che ti condizionano, a trovare in te la forza di reagire ed affermare la tua individualità, nonché a sviluppare accettazione ed amore per te stessa (che al momento probabilmente ti mancano).
Uscire dalle relazioni tossiche è particolarmente difficile per che non si vuole bene (in mancanza di amore "interno", ci attacchiamo a quello esterno anche se ci fa stare male). :mmm2:

PS: Mi sono fatto un po' prendere la mano, e magari ho costruito ipotesi che non corrispondono al tuo caso. Prendi quello in cui ti ritrovi.
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Messaggioda Elimina » 27/08/2024, 20:37



A quanto ho capito la tua famiglia ti sminuisce e ti soffoca. Forse dovresti allontanarti da loro e vivere la tua vita, pur tenendoli vicino, ma non farci troppo affidamento perché i risultati non sono molto carini. Vivi il tuo amore, circondati di amicizie sane e penso tu debba importi sulla tua famiglia per far capire ciò che desideri e per il fatto che non devono deriderti. Un po’ ti invidio comunque…
Io non riesco a fidarmi delle persone dal vivo, però ognuno di noi è diverso, quindi puoi coltivare buone amicizie e avere il tuo ragazzo che ti ama. Devi lavorare sulla tua famiglia e far capire cosa sbagliano e come devono comportarsi. Dovete lavorare per modificare i rapporti.
P.S. Agnese è un nome molto gradevole. ^-^
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