Domande su cose che non sono ancora riuscito a capire

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Domande su cose che non sono ancora riuscito a capire

Messaggioda RyanTheNorthman » 27/04/2025, 13:01



Ciao a tutti. Come è scritto nel titolo, vorrei avere delle risposte riguardo a degli argomenti, due in particolare, che non ho mai trovato; li spiegherò uno alla volta.
Il primo riguarda le esperienze (di qualsiasi tipo) che hanno generato dei traumi in chi le ha vissute: ho visto numerose spiegazioni sul fatto che ognuno reagisce in modo diverso, ha una sua sensibilità alle cose, che per elaborare, vedere quell'esperienza sotto un altro punto di vista e superare il trauma è consigliato un percorso psicologico mirato, oltre a parlare e confidarsi con familiari e amici, e tutto ciò viene considerato efficace, un cosa che funziona con tutti, in modo assoluto; ma personalmente avrei da obiettare a riguardo, poiché le persone, appunto, non sono tutte uguali, e quindi determinate cose che funzionano, magari anche per la maggior parte, per alcuni possono non sortire effetto. Perciò, coloro che non riescono a superare il trauma, nonostante i metodi "efficaci", cosa fanno? Quali altre opzioni hanno?

Il secondo riguarda la crescita dell'individuo: anche qui ho visto innumerevoli spiegazioni che affermano che coloro i quali hanno sviluppato modi di pensare e comportamenti sbagliati durante la loro crescita, il loro sviluppo fisico e mentale, possano trovare rimedio in percorsi psicoterapeutici, che correggano tali comportamenti e modi di pensare; che dire, tale affermazione non mi convince, e in aggiunta rispetto all'altro argomento trattato sopra, mi lascia anche abbastanza perplesso: come fa una terapia psicoterapeutica a rimediare ad un'intera crescita di un individuo?
Ci sono persone che fanno del male, altre che si drogano, altre che vanno in giro in stato di ebbrezza, altre che camminano nude per strada, altre che se ne stanno sempre in solitaria, altre che non vogliono mai stare da sole, altre che pensano di essere le migliori, altre che mangiano troppo, altre che mangiano troppo poco, altre ancora che semplicemente pensano che due più due fa cinque, e tanti altri esempi, dai più seri ai più banali, ma sarebbe inutile dilungarmi oltre. Ebbene, tutte queste cose che ho elencato sono considerate sbagliate, contrarie al modo di vivere civile, da condannare, e ciononostante, alcune persone le reputano giuste; perciò, in che modo queste persone possono cambiare idea? E, rimanendo nelle loro convinzioni, che fine farebbero? Quale posto sarebbe riservato a loro?

Ho fatto molte ricerche, guardando su siti medici o anche semplicemente storie pubblicate di esperienze personali, ma non sono mai riuscito a trovare delle risposte specifiche alle domande che ponevo; non uscivano risultati, come se ciò che già affermavano fosse scontato, e la cosa mi lascia un po' allibito; nemmeno l'intelligenza artificiale del web dice qualcosa a riguardo (strano vero?), quindi questo è l'unico luogo che mi rimane per poter chiedere. Preferirei avere le risposte da chi veramente è in grado di darmele, dato che vorrei mettere un punto certo e ben definito all'interrogativo presente nella mia mente ormai da tempo.
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RyanTheNorthman
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Domande su cose che non sono ancora riuscito a capire

Messaggioda Cordis » 27/04/2025, 14:03



Perciò, coloro che non riescono a superare il trauma, nonostante i metodi "efficaci", cosa fanno?


Stanno molto male, a volte si suicidano

Quali altre opzioni hanno?


Esistono solo 2 opzioni: psicoterapia e farmacologia, meglio se usate insieme.
Tutti i "metodi efficaci" ricadono in queste due categorie, il resto è fuffa.

come fa una terapia psicoterapeutica a rimediare ad un'intera crescita di un individuo?


con il tempo, a volte tanto, a volte non basta e occorre aggiungere anche i farmaci.


tutte queste cose che ho elencato sono considerate sbagliate, contrarie al modo di vivere civile...


Dimentica tutto questo, pensa solo a te, al tuo di bene. Cosa senti? Di cosa hai bisogno? Cosa ti manca?
Su un forum come questo il massimo che puoi fare è sfogarti, bè anche questo è positivo, non risolve ma fa sentire meglio, a volte chiarisce perfino un po' le idee.


non sono mai riuscito a trovare delle risposte specifiche alle domande che ponevo

non so che ricerche hai fatto (nel senso che non lo so proprio per cui non so rispondere) ma secondo me certe risposte non esistono.
Devi lavorare su te stesso al fine di stare meglio, usando senza paura i due metodi validi che ti ho indicato sopra, questo è faticoso e doloroso, credimi lo so, ma preoccuparti dei problemi degli altri rischia di essere solo uno stratagemma per non pensare ai tuoi e quindi non ti aiuta.
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Messaggioda VeraVita » 27/04/2025, 14:56



Lo sai che per la tua giovane età fai delle domande davvero affascinanti e che mi stimolano a risponderti anche se non so cosa dirti in realtà?
Infatti, se non vuoi non leggere.
Però, sai. Anch'io mi chiedo spesso, ad esempio, come potrei aiutare gli altri. Ti faccio un esempio: ad esempio io sono super mega convinta che nel maggior numero dei casi l'allopatia faccia male e che una persona dovrebbe imparare ad amarsi e accettarsi.
Il problema di fondo, però, è che siamo tutti diversi. Ognuno deve chiedersi chi è. Fare una scala di valori e rispondere per sè stesso alle sue domande. Una persona ad esempio come me, che ha molto al cuore gli altri, mette spesso e volentieri al primo posto quello che pensano e vogliono da me. E, non sai questa cosa quanto mi ha fatto del male nel lungo periodo. Quanto, ad esempio, ne ho sofferto inconsapevolmente. Quindi, per me, uno nella propria vita deve seguire sè stesso e non ciò che vogliono gli altri. Se uno ad esempio di ciò che pensano gli altri e di finire in galera non gli importa oppure se pensa di essere protetto da Dio e via discorrendo oppure ha le spalle coperte agirà in un certo modo. Quindi, secondo me, la domanda corretta è: "chi sei tu?".
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Messaggioda RyanTheNorthman » 27/04/2025, 15:22



Cordis ha scritto:Devi lavorare su te stesso al fine di stare meglio, usando senza paura i due metodi validi che ti ho indicato sopra, questo è faticoso e doloroso, credimi lo so, ma preoccuparti dei problemi degli altri rischia di essere solo uno stratagemma per non pensare ai tuoi e quindi non ti aiuta.


Ciao, grazie per le risposte che hai cercato di dare alle domande poste, che mi rendo conto che non siano semplici. Comunque la domanda è proprio questa: se esistano altre metodologie valide, a parte la psicoterapia e la terapia farmacologica, alla quale di base sono contrario, dato che si tratta di droghe a tutti gli effetti, che agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale, e che perciò a parer mio dovrebbero essere impiegate solo in casi strettamente necessari (ad esempio, quando si può rappresentare un pericolo per gli altri); oltrettutto, non credo proprio che un farmaco, per quanto potente sia, possa cambiare la personalità di un individuo, il suo modo di essere (ritornando agli esempi che ho elencato nel post, uno che pensa che fare del male sia giusto non è che cambia idea se gli si somministra un farmaco), anzi, a lungo termine può avere effetti spiacevoli, anche dannosi, per la mente e per il corpo. A parte ciò, ho sentito che pratiche come il training autogeno, l'aromaterapia e la pet therapy, in casi di ansia, depressione o, appunto, traumi subiti, possano anche quelle aiutare, sempre stando a quello che afferma la scienza in generale, che ripeto, può non valere per tutti. Invece, non so se l'ipnosi possa essere un'opzione valida.
So che devo ancora lavorare molto su me stesso, ci provo costantemente; comunque, credo che invece spesso io pensi troppo ai miei problemi, perciò a volte cerco di pensare anche agli altri, cosa che reputo positiva in un certo senso. Forse, se riesci a dare felicità agli altri, essa di riflesso viene trasmessa anche a te: è un'idea che mi sono fatto e che effettivamente non so se sia giusta o sbagliata o se, anche in questo caso, sia soggettivo.
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Messaggioda RyanTheNorthman » 27/04/2025, 15:30



VeraVita ha scritto:Quindi, secondo me, la domanda corretta è: "chi sei tu?".


So chi sono ma allo stesso tempo non lo so. Curioso, vero?
Mi rendo conto che ho ancora molto da fare e, forse, avrò ancora da soffrire altrettanto.
Comunque ti ringrazio.
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Domande su cose che non sono ancora riuscito a capire

Messaggioda Cordis » 27/04/2025, 16:28



se esistano altre metodologie valide, a parte la psicoterapia e la terapia farmacologica

Niente di davvero efficace e disponibile, a cercare quello che non c'è di rischia solo di capitare tra le mani di truffatori e imbroglioni.

alla quale di base sono contrario, dato che si tratta di droghe a tutti gli effetti

Non è vero

che agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale, e che perciò a parer mio dovrebbero essere impiegate solo in casi strettamente necessari (ad esempio, quando si può rappresentare un pericolo per gli altri)


Questo lascialo decidere ai professionisti

oltrettutto, non credo proprio che un farmaco, per quanto potente sia, possa cambiare la personalità di un individuo, il suo modo di essere


Quanto sopra lo si persegue con la psicoterapia, quando questo non è possibile, perché la persona sta troppo male, alla psicoterapia si aggiungono i farmaci.
Il vero dramma è quando una persona non riesce a compensare neanche coi farmaci...
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Messaggioda RyanTheNorthman » 27/04/2025, 18:09



Cordis ha scritto:Non è vero

Influiscono nella capacità di svolgere determinate attività, possono creare dipendenza e assuefazione, alcune persone li utilizzano per svago, quindi sì, sono assimilabili alle droghe.
Io ho seguito un trattamento farmacologico in passato, quindi ho avuto modo di osservare gli effetti che ha avuto su di me e, peraltro, non ha risolto quasi nulla.

Cordis ha scritto:Questo lascialo decidere ai professionisti


Nessun professionista può obbligarti ad assumere farmaci contro la tua volontà. Inoltre, direi che molti psicoterapeuti, così come molti medici in generale, non sanno fare bene il loro mestiere (parlo sempre per esperienze dirette); poi, quello che può affermare uno può essere uguale, parzialmente corrispondente o totalmente diverso da quello che può affermare un altro: è così in tutti i campi medici. Perciò, se un determinato psicoterapeuta ritiene necessario che un paziente assuma dei farmaci, un altro potrebbe invece non ritenerlo necessario.

Cordis ha scritto:Quanto sopra lo si persegue con la psicoterapia, quando questo non è possibile, perché la persona sta troppo male, alla psicoterapia si aggiungono i farmaci.


Appunto, si aggiungono i farmaci solo se necessario. Ma quello a cui mi riferivo io era il fatto che né lo psicoterapeuta né i farmaci, in fondo, possano far cambiare una propria ideologia personale: qualcuno che ha ucciso delle persone, per il gusto di farlo, reputa giusto ciò che ha fatto, quindi molto difficilmente può cambiare idea e arrivare a vederla come una cosa sbagliata.

Cordis ha scritto:Il vero dramma è quando una persona non riesce a compensare neanche coi farmaci...


Esatto, se una persona non riesce ad avere gli effetti desiderati né con la psicoterapia né con i farmaci, dovrà pur esserci qualcos'altro di utile, che possa migliorare almeno in parte la propria condizione: come ho detto, magari il training autogeno, la pet therapy, l'aromaterapia ecc.
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Messaggioda Cordis » 27/04/2025, 18:23



Tutto ciò che dico li dico per esperienza diretta
Conosco bene il training autogeno, ottima cosa di per se, ma se davvero non fanno effetto neanche i farmaci, quello lì non ti fa' neanche il solletico. Non parliamo poi di aromaterapia fiori di Bach & Company, non dico che uno non li debba fare, si possono sempre fare, ma si tratta di roba molto (ma molto) leggera, se ci sono problemi seri non si può fare affidamento solo su questi metodi
Non ci sono soluzioni più facili ne più efficaci di psicoterapia e farmaci.
Non è detto che a te servano, però fare un po' di counceling, anche gratis tramite il centro di igiene mentale (se dalle tue parti passano il servizio) sarebbe un inizio.
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Messaggioda RyanTheNorthman » 27/04/2025, 19:11



Cordis ha scritto:Tutto ciò che dico li dico per esperienza diretta
Conosco bene il training autogeno, ottima cosa di per se, ma se davvero non fanno effetto neanche i farmaci, quello lì non ti fa' neanche il solletico.


Questa cosa la trovo interessante, perché nel caso di mia madre, che ha sofferto di ansia acuta e attacchi di panico per anni, prendeva dei farmaci, i quali non la aiutavano molto; in seguito aveva trovato una psicoterapeuta molto brava e preparata (avevo avuto modo di parlarci), che le ha tolto i farmaci pian piano e le ha fatto intraprendere un percorso di training autogeno, che è riuscito a darle giovamento, eliminando gli attacchi di panico e riducendo l'ansia a livelli più tollerabili.
Può darsi che il suo sia un caso a sé.

Cordis ha scritto:fare un po' di counceling, anche gratis tramite il centro di igiene mentale (se dalle tue parti passano il servizio) sarebbe un inizio.


Grazie per avermi informato a riguardo, lo prenderò in considerazione.
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Messaggioda Cordis » 27/04/2025, 20:06



Può darsi che il suo sia un caso a sé.

Tutti i casi sono a se eppure nessuno lo è... Probabilmente il suo caso non era grave ( intendo come patologie sottostanti) e sicuramente la psicoterapia ha aiutato, poi il training è una (ottima) cosa in più.
Bene così, tutto è bene quel che finisce bene.
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