Spesso ho sentito di ragazzi, ragazze e bambini che non se la sentono di denunciare le violenze che subiscono in famiglia, per "paura di finire in casa famiglia"!
Ma questa paura non ha fondamenta razionali. Forse scaturisce dal fatto che si teme di trovarsi in condizioni peggiori di quelle attuali... Forse si teme lo stato di abbandono familiare...
Ma cosa c'è peggio dell'abuso?
Sarebbe ragionevole accettare di vivere in una situazione in cui il padre magari è manesco e perde spesso la pazienza, alternando momenti come questi a momenti di calma piatta. In tal caso si deve cercare di farsi forza, portare pazienza e puntare tutto sulla costruzione di una propria posizione che dia l'indipendenza dalla famiglia.
Ma quando si è vittima di una spietata violenza psicologica e fisica, o di abuso sessuale da parte di un genitore (o familiare, o persona vicino alla famiglia), non si può restare in un casa in cui l'altro genitore finge di non vedere e non sentire nulla.
Se non vi sentite protetti, allora siate voi a proteggervi! A qualunque età ne avete il potere. E prima ancora ne avete il diritto!!!
Avete il diritto di crescere illesi, di formare la personalità senza alcuna violenza.
"Finire in casa famiglia" è un frase che fa paura solo nel momento in cui impedite alla vostra mente di riflettere!
Non è dell'ignoto che dovete spaventarvi, ma di quello in cui vi trasformate a poco a poco restando in casa con genitori che non fanno né i genitori né le persone civili.