
Come dovrebbero essere secondo voi un padre e una madre ?
Risposte serie e sincere, mi raccomando. Se volete, argomentate!
Un figlio si fa per amore, e i genitori devono ricordarsi che non ne possiedono la vita.
Chi non sa compiere il distacco dai genitori rischia di fare del male al partner
In ogni caso, io penso che accudire un genitore, per quanto egli possa essere stato pessimo e disfattista con noi, sia il minimo. Non dimentichiamo che ci ha pur sempre allevato, oltre che donato la vita ed amato a modo suo. E' davvero il minimo, ricambiare il favore.
StillWandering ha scritto:Ma per esperienza (nel senso di osservazione della popolazione) penso che le famiglie allargate siano fallimentari. A un certo punto, il figlio è auspicabile che operi il distacco, pertanto mi è difficile credere che una persona equilibrata staccata dai genitori voglia vivere in simbiosi. Mantenimento del rapporto sì, ci sta se possibile, se no è improbabile che un adulto che ha compiuto il distacco voglia la tipica famiglia allargata vivendo in simbiosi.In ogni caso, io penso che accudire un genitore, per quanto egli possa essere stato pessimo e disfattista con noi, sia il minimo. Non dimentichiamo che ci ha pur sempre allevato, oltre che donato la vita ed amato a modo suo. E' davvero il minimo, ricambiare il favore.
No, non esiste. Quando fai un figlio, lo devi fare per amore senza pretendere nulla in cambio. Se poi si tratta di un pessimo genitore, trovo che una casa ci riposo sia meglio, in base alle possibilità, o comunque una badante. Di certo è autolesionistico ricambiare il favore. Questo perché ormai la frittata è stata fatta, e qualcuno il genitore se lo deve accollare per forza. Io no, perché se il genitore è colpevole della sua vecchiaia deve arrangiarsi senza pretendere nulla, io devo fare la mia vita. E se un genitore ha davvero fatto suo figlio per amore questo lo deve capire. Proprio per questo, che senso ha accudire un genitore? Se me ne devo occupare, piuttosto me ne occupo per bene, ma ciò non avviene quasi mai. Ed è comprensibile perché, ciascuno desidera farsi una vita. Non nego che una volta su 100 abbia senso occuparsi di un genitore, ma darlo per scontato e reputarlo il "minimo" è un errore. Bisogna infatti capire che se io ho vissuto male non ho diritto a far scadere la qualità della vita di mio figlio. Tanto vale optare per una casa di riposo. Non vedo alcunché di nobile in questo tipo di atteggiamento, andando contro l'opinione comune. Quell'1 su 100 è di fatto un genitore che è stato ottimo e a cui è venuta, che so, una malattia terminale di cui non è responsabile e io ho davvero la capacità di accudire senza far scadere la qualità della mia vita. Ma questo caso, appuno, da statistica, mi pare un'eccezione alla regola, diciamo. 99 su 100 si tratta di vecchi che pagano le loro colpe... e vuoi che io riduca la qualità della mia vita a causa di errori altrui. A volte ci si illude che sia fatto tutto con spontaneità, peccato che se ne esca con le solite frasi del tipo "Lo faccio con piacere, ma è dura!" Quel "ma è dura" invalida già la prima parte!
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