Che rapporto avete coi vostri genitori?

[writer_dream]

Mio padre mi ha messo le mani addosso per la prima volta dopo penso 21 o 22 anni per un dvd......da quel momento si è rotto qualcosa (non che prima ci amassimo alla follia) ma da quel momento sono passati anni e non comunichiamo, abbiamo un rapporto pessimo basato su un equilibrio delicato solo perché abitiamo sotto lo stesso tetto.

[Royalsapphire]

Per un dvd?
Racconta...!

[Dado]

Io vado d'accordo con i miei genitori, con mia madre ci vogliamo bene e negli ultimi mesi, nonostante la sua artrite invalidante, abbiamo ritrovato la magia che avevamo già vissuto alcuni periodi in passato, scherziamo, ironizziamo su tutto anche sui suoi dolori fisici, vediamo la tv, usciamo, abbiamo ritrovato una complicità speciale . Con mio padre c'è affiatamento anche ma non così tanto come con mia madre, ma a papà confido molte cose che a mamma non dico, con lui si può parlare tranquillamente di tutto, sa anche che frequento ragazzi e mi appoggia tranquillamente . E poi ho una madrina che è un'altra madre per me, una persona speciale con la quale c'è molto affiatamento e alla quale confido proprio tutto senza limiti, più di quanto mi confido con mio padre .

[Naoki]

Non molto bello con mio padre, non c'è mai stato veramente quando avessi bisogno e tutt'ora la sua unica preoccupazione sia che trovi lavoro per contribuire alle spese di famiglia, non ricordo una sola cosa che ho imparato da mio padre, né andare in bici (zio), né imparare a guidare(nonno), né passioni varie(altro zio ed io da solo) ma non è un cattiva persona è semplicemente stupido e con una mentalità del dopoguerra anche se non passa giorno che non ci litighi.
Con mia madre meglio, la quasi totalità dell'educazione l'ho avuta da lei, ma pure con lei non passa giorno che non ci litighi.
E entrambi di loro non comprendono appieno le mie preoccupazioni, mio padre neppure dopo avergliele dette in faccia (oppure le capisce e svia il discorso ???) mia madre forse ma troppo spesso la butta sul ridere quando da ridere non c'è un bel niente, ed entrambi di loro quando si fa notare loro un'errore s'incazzano e non vogliono sentire ragioni.
Quindi non ho persona alla quale confidarmi veramente.

[microfelix]

Ciao, io leggendo i vostri post, non mi meraviglio più di mio padre. Io vivo nella casa dei miei genitori (appartamento a parte) da 11 anni, dopo che mi sono sposato. Ho una figlia di 9 anni e mia moglie fa la casalinga visto che fino ad oggi ce lo siamo potuti permettere e oltre al fatto che ho perso mia madre 5 anni fa, e quindi non ho nessuno a cui lasciare mia figlia nel caso mia moglie lavorasse. Abbiamo sempre cercato di mantenere un certo profilo rispettoso nei suoi confronti, ma questo non è stato sufficiente. Mio padre è il classico tipo che, se sposti una cosa, ti dice perchè l'hai fatto, e se non lo fai ti dice, perchè non lo hai fatto. La pensa a modo suo, e per questo ha fatto terra bruciata attorno a lui. Ha litigato con parenti, amici, vicini ecc. Gli ultimi 11 anni sono stati un continuo mugugnare da parte sua alternati a momenti normali, litiga con noi, poi chiede perdono, poi litiga di nuovo, poi richiede perdono eccc. Fino ad arrivare a prima Natale dove per l'ennesima volta ha insultato mia moglie per una sciocchezza causata da lui(ha parcheggiato la macchina davanti al cancello d'ingresso ed è andato via. Mia moglie doveva andare a riprendere mia figlia a scuola e non poteva uscire.Al suo ritorno ha cominciato a insultare mia moglie senza che gli si dicesse nulla, ma solo per il fatto che era stato chiamato al telefono da mio fratello per sapere dove fosse) e io lì non ciò visto più e ciò litigato. Da allora non ci parliamo e nemmeno ci guardiamo.
Visto che ora siamo ai ferri corti io e mia moglie avremo deciso di andarcene perchè la situazione è diventata insostenibile e vedo sempre mia moglie giù di morale. Ma purtroppo quello che mi frena, è:
il fatto che ho speso dei soldi per sistemare l'appartamento;
con la morte di mia madre ho ereditato una parte , di cui pagherò le tasse (IMU ecc);
i mobili sono enormi ed è difficile spostarli in un altro appartamento.

Considerando che lavoro solo io, lavoro buono e stabile, cosa mi consigliate?

[Naoki]

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Ciao, io leggendo i vostri post, non mi meraviglio più di mio padre. Io vivo nella casa dei miei genitori (appartamento a parte) da 11 anni, dopo che mi sono sposato. Ho una figlia di 9 anni e mia moglie fa la casalinga visto che fino ad oggi ce lo siamo potuti permettere e oltre al fatto che ho perso mia madre 5 anni fa, e quindi non ho nessuno a cui lasciare mia figlia nel caso mia moglie lavorasse. Abbiamo sempre cercato di mantenere un certo profilo rispettoso nei suoi confronti, ma questo non è stato sufficiente. Mio padre è il classico tipo che, se sposti una cosa, ti dice perchè l'hai fatto, e se non lo fai ti dice, perchè non lo hai fatto. La pensa a modo suo, e per questo ha fatto terra bruciata attorno a lui. Ha litigato con parenti, amici, vicini ecc. Gli ultimi 11 anni sono stati un continuo mugugnare da parte sua alternati a momenti normali, litiga con noi, poi chiede perdono, poi litiga di nuovo, poi richiede perdono eccc. Fino ad arrivare a prima Natale dove per l'ennesima volta ha insultato mia moglie per una sciocchezza causata da lui(ha parcheggiato la macchina davanti al cancello d'ingresso ed è andato via. Mia moglie doveva andare a riprendere mia figlia a scuola e non poteva uscire.Al suo ritorno ha cominciato a insultare mia moglie senza che gli si dicesse nulla, ma solo per il fatto che era stato chiamato al telefono da mio fratello per sapere dove fosse) e io lì non ciò visto più e ciò litigato. Da allora non ci parliamo e nemmeno ci guardiamo.
Visto che ora siamo ai ferri corti io e mia moglie avremo deciso di andarcene perchè la situazione è diventata insostenibile e vedo sempre mia moglie giù di morale. Ma purtroppo quello che mi frena, è:
il fatto che ho speso dei soldi per sistemare l'appartamento;
con la morte di mia madre ho ereditato una parte , di cui pagherò le tasse (IMU ecc);
i mobili sono enormi ed è difficile spostarli in un altro appartamento.

Considerando che lavoro solo io, lavoro buono e stabile, cosa mi consigliate?

Io direi di farci pace lo stesso, sopportare e cercare lo stesso di fargli capire i suoi errori, in fondo è sempre tuo padre e se non è cambiato in tot anni è difficile che cambi adesso ed per il suo comportamento ci potrebbe essere una preoccupazione o un problema preciso che lui ha e che magari non vuole dire...e poi nonostante tutto io non vorrei mai vedere mio padre da solo abbandonato, perché anche se adesso non se ne rende conto un domani potrebbe aver bisogno di aiuto e potrebbe pentirsi del suo comportamento.
Poi è vero che non vi conosco, quindi un consiglio esatto è difficile da dare ma se l'unica cosa che ti frena sono i soldi per l'appartamento allora anche tu, come me, hai qualcosa da cambiare.

[microfelix]

Grazie per la risposta.
Si, infatti, anche io ho qualcosa da cambiare.
Infatti ho sempre vissuto in questa casa e lasciarla.....
Però, lo farò per mia moglie e mia figlia.
Non poso verderli soffrire e subire pene che non sono loro. Oh.... ma si vive una volta sola e gli anni passano. Poi un giorno ti svegli.... e dici.. che vita ho vissuto.
Per non parlare poi, se ti ammali e allora la.

Ho cercato un forum, appunto per potermi sfogare e trovare un consiglio da chi non mi conosce.
Che la butta la, e mi dice FALLO LASCIATI TUTTO ALLE SPALLE.

Di consigli dai i miei amici, che lo conoscono, ne ho ricevuti tanti. E tutti mi danno ragione.

[Naoki]

Dalla tua risposta si capisce che avevi già deciso ancor prima di chiedere qui, quindi...non credo che serva dire altro.
Spero che vada bene a voi e a tuo padre, auguri.

[AriesBoy85]

Il rapporto con i miei genitori è paragonabile al risveglio in un manicomio dalle pareti dorate...Non c'è comunicazione, mia madre è muta cerebralmente da una vita (Epilessia Cronica). Mentalmente è illogica, non si può fare un ragionamento serio, non è capace di percepire la sofferenza di suo figlio, non posso chiederle alcun consiglio perchè non ha la razionalità delle sue idee e dei suoi pensieri. Se le parlo di castagne mi risponde con la mortadella. Per questo fatto (non le faccio una colpa, però è un carico davvero pesante da sostenere) il mio rapporto con la figura femminile in generis è perennemente conflittuale. Sono spaventato, timoroso e sofferente nei confronti delle donne che, sistematicamente, entrano e fuggono via dalla mia vita...Mio padre non ci ha mai fatto mancare nulla, tranne che una ''banalità'' che vale più di tutto l'oro del mondo: L'attenzione e la presenza!!! A causa del suo lavoro, pieno zeppo di straordinari e turni massacranti....Ora a quasi 80 anni lui e 56 lei...sono due tenere figure che cercano di fare i genitori, ma con risultati scarsissimi....Il mio EGO è grande, lo riconosco, ma nessuno al mondo si è mai voluto sforzare per venirmi incontro, per aiutarmi a scoprire l'IO profondo che c'è in me e che ad oggi sto coltivando con enorme fatica.

[Royalsapphire]

Ciao Aires,
un bambino che viene al mondo ha bisogno che i suoi genitori facciano i genitori. Se invece non lo fanno bene si cresce con una difficoltà in più. Difficoltà che quando sei piccolo avverti come nemica, come ingiustizia. Ma quando cresci, ti porta invece ad essere più avanti rispetto agli altri. Perché tu hai assaporato la sofferenza quando ancora nessuno attorno a te lo aveva fatto. E con la sofferenza hai apprezzati di più il significato di certe azioni che si danno/hanno per scontato: abbraccio, protezione, presenza, amore.
So che avere una mamma malata ti ha portato a temere le altre donne, ma piano piano devi cercare di conoscere anche questo. Si teme ciò che non si conosce. Non saprai mai se la ragazza che hai davanti ti abbandonerà o si comporterà come una pazza se prima non sperimenti lo stare insieme a lei.
Certo che puoi incontrare tante persone simili a tua madre per carattere o per patologia, ma è anche vero il contrario, che ci sono un sacco di donne completamente diverse da tua madre.
Cerca di seguire i tuoi bisogni, non le tue paure.
Sai già che i tuoi genitori hanno fatto del loro meglio per non farti mancare niente, quindi sai anche che non puoi rimproverargli di non averti allevato in base ai tuoi veri bisogni. Di certo quqndo eri più piccolo non comprendevi dinamiche che ora ti sono chiare e avrai peovato rabbia verso di loro. Rabbia verso dei genitori così assenti e poco comprensivi. Poi crescendo hai capito che tuo padre ti dimostra il suo amore mantenendoti, facendo gli straordinari al lavoro, passando giornate intere a lavorare piuttosto che a pensare anche ai suoi svaghi. Tua madre è preda dell'epilessiae non ha avuto la mente abbastanza libera per capirti di più.
Non è colpa loro essere quelli che sono stati con te. Ma tu sei nella condizione di fare una.vita diversa dalla loro. Puoi cercare di offrire ad altri quello che th non hai avuto. E parlo di offrire, non di imporre.
Il primo a cui puoi dedicarti sei tu. Datti un abbraccio. Parla a te stesso. Ascoltati. Guardati. Coccola il bambino che è in te. E soprattutto non avere paura di conoscere gli altri, di avvicinarti a una donna.
Non avere paura di bruciarti. Proprio perché può succedere ed è normale che succeda!
Vuoi vivere o continuare a dormire nel tuo ''Matrix'' ?