Che rapporto avete coi vostri genitori?

Forum di aiuto sui tabù della famiglia. I Fatti Vostri.
Parliamo del rapporto conflittuale tra genitori e figli nel presente e nel nostro vissuto passato.
Cosa vuol dire avere una mamma e un papà? Cosa significa essere bambini, e cosa, essere ragazzini? Come sta il tuo bambino interiore?
Quanti problemi e quante difficoltà ci vengono messi davanti?
Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

Che rapporto avete coi vostri genitori?

Messaggioda chopsuey » 20/04/2013, 10:00



Il difficile rapporto coi genitori sembra essere un aspetto cruciale nella vita di (quasi?) tutti gli utenti del forum.

In che rapporti siete o eravate coi vostri genitori? In che modo vi hanno condizionati e quanto sono responsabili dei vostri problemi attuali? Che "cattive abitudini" avete ereditato da loro?

Andate e scatenate l'inferno!
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Che rapporto avete coi vostri genitori?

Messaggioda Royalsapphire » 21/04/2013, 2:36



I miei sono sempre stati delle graziose creature. Io le paragonerei alle Sirene dell'Odissea !!!!
...E tu?
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Che rapporto avete coi vostri genitori?

Messaggioda Davy Jones » 21/04/2013, 9:02



Mio padre è insicuro, superficiale, irresponsabile, stupido ed inaffidabile. Ha compromesso la mia vita addirittura materialmente facendomi piombare in un incubo che ha cancellato la serenità dalla mia esistenza e che mi fa stare malissimo da anni. Quasi certamente è una delle fonti anche dei problemi caratteriali che ho, ad esempio mi ha trasmesso molte ansie stupide.
Infine ho scoperto che mentre io addirittura pensavo a cose assurde per sacrificarmi e salvare la mia famiglia in qualche modo, lui mi mentiva e mi nascondeva le cose.
E' uno degli artefici della mia sfiducia nei confronti delle persone. Di conseguenza ogni giorno non riesco a non scontrarmi con lui, a non insultarlo e a non essere intollerante verso i suoi comportamenti ed errori.
La cosa peggiore è che appunto non è una persona malvagia, è un cretino che nasconde bene il suo egoismo. Provo una forte rabbia ed ogni giorno il suo comportamento mi fa incazzare tremendamente; se almeno fosse stato uno str***o bastardo malefico avrei potuto forse trovare soddisfazione nella vendetta. Invece mi ritrovo prigioniero con lui e la mia famiglia di una nave che sta affondando, visto che quando mi ci ha fatto salire si era scordato di dirmi che stava imbarcando acqua da tutte le parti e che lui era il principale responsabile delle falle nello scafo. Ma tanto nega le sue responsabilità con ogni scusa (la colpa è sempre di qualcun altro o qualcos'altro) e questo è uno dei tipi di persone che meno sopporto.

Mia madre è anch'essa un po' ingenua, tuttavia in fondo lei è buona. Forse troppo, altrimenti non si spiegherebbe come mai sia ancora accanto al cretino di cui sopra. Sorride sempre e mi chiedo come diavolo faccia. Raramente ho avuto dissapori con lei ed anzi è stata abbastanza tollerante in periodi in cui magari ero nervoso. Poi almeno se le dico qualcosa cerca di capire, di non rifare gli stessi errori. Ma asseconda troppo mio padre ed è abbastanza superficiale e tende a non prendere troppo sul serio certe cose.
Anche lei mi ha trasmesso ansie stupide ed entrambi quand'ero bambino e ragazzino sono probabilmente stati troppo protettivi; molto permissivi sulle sciocchezze ma troppo poco su cose che sarebbero state più utili e questo ha avuto un'influenza molto negativa.
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Messaggioda BetterOffDead » 21/04/2013, 11:44



con mio padre non parlo da un anno e mezzo, nonostante viviamo sotto lo stesso tetto. mi fa tanto schifo da esser costretta a lavarmi le mani se tocco cose che tocca lui, a trattenere il respiro se devo entrare nel suo bagno, a scrivere biglietti se devo comunicare qualcosa. non posso delegare a mia madre, dato che loro non si parlano da dieci anni, nonostante vivano sotto lo stesso tetto. lui ha creduto di avermi protetta dal mondo degli ubriaconi e della 'gente malintenzionata', ma non ha mai capito che l'ubriacona sono io, e che i maniaci stanno anche nei posti che più crede sicuri, come le chiese. ho dei ricordi orrendi, e probabilmente di altri ho perso la memoria. la sua iperprotettività è sempre stata circostanziale a ciò che più gli aggradava. quando ho 'subito bullismo' da una ragazza mentalmente disturbata tutti, compreso lui, hanno giustificato le sue azioni, perchè, poverina, lei è così. così lei andava a raccontare direttamente a mio padre ciò che io (NON) facevo nei suoi confronti, e così lui si sentiva giustificato a prendere a pugni la porta del bagno, a urlare che l'avrebbe sfondata se non avessi aperto. mi chiudevo lì quando presagivo qualcosa. come aveva fatto mia madre quando lui l'aveva rincorsa. ma lui non è sempre così. fa ciò che la parola di Dio detta. vabbè.
ho di certo ereditato la testardaggine, il rispondere e rispondere e rispondere a tutto. lui non lo ammetterebbe mai. l'arrendevolezza. lo stagnare nelle abitudini. l'intolleranza nei confronti delle urla. il vedere nelle cose solo dei doveri, anzichè dei piaceri.

mia madre è la causa dei miei sensi di colpa. i suoi atteggiamenti, di fronte allo sproporzionato bene che le voglio, risultano spesso laceranti. lei non se ne rende conto. da lei ho ereditato il silenzio, il non parlare. lei stessa, quando improvvisamente ha qualcosa nei miei confronti, smette di parlarmi, si e soprattutto mi isola nel silenzio.
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Che rapporto avete coi vostri genitori?

Messaggioda Nessuno » 21/04/2013, 23:06



Mi dispiace Better_
Nelle tue parole trovo grande sofferenza e freddezza. Ne rimango colpito (anche x alcune analogie).
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Messaggioda Shinji » 22/04/2013, 21:26



Mio padre è una pessima persona,mai un gesto di affetto nei confronti miei o di mia madre,quasi mai fa capire che emozioni prova;non capirò mai perché mia madre l'abbia sposato e ci stia ancora insieme,comunque non è che lei sia poi tanto meglio.Nonostante io abbia seri problemi di salute e altri me ne siano capitati in seguito,loro hanno sempre fatto di tutto per rendermi infelice contrariamente a quanto avrebbero fatto gli altri genitori,anzi mi hanno sempre colpevolizzato,un esempio?Quando avevo 12 anni ho subito un intervento ai piedi e per un errore ho gravi dolori cronici che avrò per tutta la vita,mio padre sostiene che per non sentire il dolore sia sufficiente non pensarci,se lo sento è soltanto colpa mia perché non sono capace a evitare di pensarci.Inoltre ancora prima che io nascessi avevano praticamente "programmato" la mia vita,da quando ho cominciato a poter decidere per conto mio loro hanno iniziato a considerarmi il figlio ingrato che non rispetta i genitori;quando ha cominciato a diventare concreta per me la possibilità di andare a vivere per conto mio,loro pretendevano di venire a vivere con me,naturalmente decidendo loro dove prendere la mia casa,quando ho risposto quello che pensavo del loro "colpo di genio" se la sono pure presa.Oramai con mio padre non parlo più da pochi giorni dopo Natale e dubito che gli rivolgerò ancora la parola in futuro,con mia madre un po' parlo,ma in futuro non ho idea di come andrà a finire.Non saprò mai cosa significhi ricevere l'affetto dai genitori,fortunatamente da piccolo stavo spesso con mia nonna,una persona decisamente migliore di loro.
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Messaggioda Brutal love. » 23/04/2013, 16:02



Ho un rapporto orribile con loro, non hanno mai fatto i genitori.. io sono arrivata ad un punto che non posso piu sopportarli, per questo sono andata ad abitare da sola con mia sorella e mio fratello (sotto casa dei miei, ma facciamo tutto da soli e con loro no ci stiamo mai, li vediamo solo due volte a settimana)
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Messaggioda VperVendemmia » 24/04/2013, 1:03



io ultimamente ho un brutto rapporto soprattutto con mia madre ma anche con mio padre perchè li ho sempre sentiti e visti come dei giudici delle mie scelte e anche come delle guardie perchè mi facevano uscire veramente poco di casa. Per loro non contava molto che avessi amici o amiche... e per questo ho ancora del rancore..
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Messaggioda Meiko » 24/04/2013, 14:01



Coi miei ho un rapporto normale, fatto di momenti di amore appassionato e di altri di “ti detesto”. Ricorda un po’ la fase adolescenziale, forse, mah..
Per quanto riguarda i pregi sicuramente ne hanno. Hanno sempre cercato di indirizzare me e mia sorella per il meglio, dandoci le nozioni base per poi lasciarci cmq “libere” di decidere e prendere la nostra strada.. più o meno libere…..

Mio padre è una persona fin troppo buona, quella che comunemente, in modo benigno, viene definita “fessa”, nel senso che si fida fin troppo della gente estranea (e poi si sfoga in casa perché si sente più protetto) e chiunque potrebbe approfittarsi di lui. Per fare un esempio, è una di quelle persone che, se arriva a casa un qualcosa da pagare che non ha fondamento, si precipita a farlo per paura.. e in casi come questi io mi sento decisamente umiliata perché mi sembra di aver studiato proprio per il ca**o, se poi non si fida di farsi aiutare da me. Ecco, se una cosa gliela diciamo noi in casa non ci crede, se gliela dice il primo imbecille per strada allora gli dà credito. Per dire, non so quante volte gli ho detto che le bustine plastificate del tè non si buttano nella carta, ma lui non mi credeva. Quando l’ha visto scritto in un foglio mandato dal Comune allora mi ha dato ascolto. Fino a prima però non si fidava.
Per il resto è una buona persona, se ho bisogno di cose concrete, tipo un passaggio o che mi accompagni da qualche parte, fa magari all’inizio un po’ di storie, ma poi non si tira indietro.

Mia madre è una persona molto forte e per alcuni lati del carattere vorrei assomigliarle, per altri vorrei essere il più distante possibile. Molte volte mi ha sorpreso per la straordinaria apertura mentale che ha dimostrato di fronte a certe questioni, così come mi ha deluso per il contrario per altri argomenti. Ci sono delle volte in cui è la persona migliore su cui contare, ma tra i suoi difetti peggiori c’è quello dell’innervosirsi presto se su un argomento scottante la pensi differentemente da lei e non accetta che provi a farla ragionare per farle caprie che ci possono essere altre sfumature su un argomento, e non un unico modo di pensare. Ecco, in quei casi lei ritiene che il suo sia il giusto modo di pensare, quello degli altri no. Oppure mi infastidisce quando dà la colpa agli altri per errori suoi, è una persona che non ammette quasi mai di aver sbagliato o di aver fatto una cazzata che derivi proprio da se stessa (esempio scemo: mi avete fatto bruciare il sugo sul fuoco, per starvi ad ascoltare).
Ha un carattere molto forte e spesso è lei che predomina in famiglia e ha la fissazione che qualsiasi cosa errata uno di noi compia sia per farle un dispetto (esempio: sei tornata tardi, ti diverti a farmi stare in pensiero, lo fai apposta per farmi star male..)
Devo riconoscere che però ha una grande forza di volontà interiore e spesso mi sono trovata a chiedermi come faccia ad andare avanti. Se io avessi passato quello che ha vissuto lei forse a quest’ora sarei un’aspirante suicida (forse anche senza “aspirante”). Ecco, diciamo che mi dà un bell’esempio di lottatrice, ed è per quello che io combatto e anche se arrivo al fondo poi non penso mai che sia finita davvero, neanche quando il buio è più nero. Non posso permettermi io, di fronte a lei, di dire che la mia vita non ha scampo.

Entrambi li devo ringraziare per il sostegno che hanno dato sia a mia sorella che a me, soprattutto nel mio periodo peggiore di ansia e attacchi di panico. Anche adesso, che sono presa male e indietro, mi ritengono una brava figlia che fa il uso dovere.. Quando gli cadranno i salami dagli occhi si renderanno conto che in realtà sono un’incapace con dei limiti peggiori di quelli che credono? Ma quand’è che ci arriveranno a capire che sono inadeguata e sbagliata? Faccio le lotte, ci litigo perché mi trattino peggio e non che credano di avere una brava persona.. se lo fossi davvero a quest’ora probabilmente la mia vita avrebbe già avuto la sua svolta. Invece i miei continuano a giustificare e a comprendere le mie crisi d’ansia.

Come hanno condizionato la mia vita? Beh, sia in positivo che in negativo. In casa mia l’ansia non ce l’ho solo io, è una “malattia” che colpisce un po’ tutti, probabilmente anche per quello che si vive e la condizione di stasi in cui ancora siamo (per ulteriori dettagli vi rimando alla mia storia, vi basta leggere il 2012, se non ricordo male). Quindi quando c’è tensione è una cosa che si trasmette dall’uno all’altro, come se ci fosse un processo di osmosi.
L’ansia a volte la fanno venire loro anche per cose inesistenti. Per fare un esempio, quando ho preso la patente ho dovuto aspettare di stare a casa da sola una settimana per poter prendere in mano la macchina e guidare di notte. Mentre loro non c’erano sono andata in disco con le amiche e mi sono ritirata sulle 5. Il giorno dopo tutta orgogliosa ho chiamato mia madre e gliel’ho detto. Oppure quando andavo a lavorare, nel periodo in cui ha nevicato i miei erano in pensiero e non volevano che prendessi la macchina per recarmi al lavoro, perché loro avevano paura e se possono evitare di guidare con la neve, evitano. Ma non hanno capito che quella è una loro paura, non la mia. Io devo vivere la mia vita, fare le mie scelte, e guidare in mezzo alla neve alta! E l’ho fatto. “Io devo andare” gli ho detto “Voi avete paura, non io, per me non è un problema.”. E così ho fatto.

Spesso io e mia sorella gli ripetiamo di non farsi il sangue amaro davanti a certe trasmissioni volutamente “terroristiche psicologicamente” perché poi si crea ulteriore malessere e tensione rispetto a quella che già c’è.. ma non ci danno ascolto.. uff..

Boh.. ho scritto anche troppo..
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Che rapporto avete coi vostri genitori?

Messaggioda Licht. » 25/04/2013, 13:30



BetterOffDead ha scritto:mi fa tanto schifo da esser costretta a lavarmi le mani se tocco cose che tocca lui, a trattenere il respiro se devo entrare nel suo bagno,

Anche a me succede.
Non ho un rapporto con i miei genitori. Certo,ci parlo,ma niente affetto o amore che in altre famiglie ho visto.
I miei hanno una mentalità all'antica,soprattutto mio padre,perciò con loro il dialogo quando c'è spesse volte diventa irritante. Anzi,con mio padre non ci parlo,rispondo solo quando lui chiede qualcosa,per il resto mi da fastidio,mi irrita e mi fa divenire collerica,oppure mi fa star male. Non è mai stato presente,molto autoritario invece,aggressivo,fin da quando ero piccola ha continuato a dire che non andavo bene,che non ero così,o colà,alzava anche le mani ogni tanto,poi ha smesso quando sono diventata più grande,però la violenza la faceva lo stesso eccome,attraverso le parole,che ferivano peggio dei coltelli.
Non provo affetto nei suoi confronti,ma nemmeno odio. Solamente indifferenza. Vabbè,da mio padre ho ereditato quel carattere "sanguigno",che in alcuni casi aiuta,basta saperlo tenere a bada.
Per il resto,mio padre e mia madre litigano in continuazione,anche per scemenze,e si capisce benissimo che non c'è più amore nel loro rapporto.
Certo,i miei non mi hanno fatto mancare alcune cose,gli aiuti economici ad esempio non sono mai mancati,e nemmeno le cose più materiali. Però non hanno mai capito che questo non basta. Non hanno mai capito che magari i figli vorrebbero anche altro,vorrebbero un abbraccio,una parola di conforto,o vorrebbero solo dialogare in modo sereno e costruttivo,senza urli e litigi.
Fortunatamente ho anche una sorella e un fratello più grandi,e con mia sorella soprattutto ho uno splendido rapporto. Davvero,le voglio un mondo di bene,abbiamo più o meno gli stessi interessi e gli stessi gusti,e per me lei non è solo una sorella,ma anche una grande amica. Se non ci fossero loro...
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Ultima modifica di Licht. il 25/04/2013, 13:39, modificato 1 volta in totale.
"They cannot scare me with their empty spaces
Between stars--on stars where no human race is.
I have it in me so much nearer home
To scare myself with my own desert places."
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