Assistenti Sociali

Forum di aiuto sui tabù della famiglia. I Fatti Vostri.
Parliamo del rapporto conflittuale tra genitori e figli nel presente e nel nostro vissuto passato.
Cosa vuol dire avere una mamma e un papà? Cosa significa essere bambini, e cosa, essere ragazzini? Come sta il tuo bambino interiore?
Quanti problemi e quante difficoltà ci vengono messi davanti?
Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

Assistenti Sociali

Messaggioda Royalsapphire » 29/04/2013, 22:35



Cosa ne pensate del servizio svolto da assistenti sociali e giudici ?
Pesate che il lavoro dell'assistente sociale si debba "imparare" o che siano necessarie una buona dose di empatia e di buona creanza?

Per darvi qualche spunto vi cito un articolo:
da sozialbetrieb.bz.it ha scritto: Assistenza e tutela dei minori in situazione di disagioDescrizione del servizio
L’assistenza ai minori in condizione di bisogno, oltre che avere una finalità di tutela, esplica una funzione di prevenzione del disagio sociale, favorendo la crescita del minore in ambiente familiare idoneo e favorevole al suo sviluppo psico-fisico.
Le assistenti sociali dell'area socio-pedagogica del Distretto Sociale, mediante incontri con il minore e la famiglia finalizzati alla raccolta di informazioni, cercano di capire e conoscere gli ambiti di vita del minore stesso (situazione familiare, rete sociale, salute psico-fisica ecc.) e i problemi da affrontare. In un secondo momento, dopo aver analizzato la situazione, spetta all’assistente sociale il compito di prospettare le possibili soluzioni che possono:

■provenire dalla famiglia di origine
■consistere nell’indirizzare la famiglia verso altri servizi competenti sul territorio
■consistere nella presa in carico del nucleo familiare e avviare una serie di ulteriori incontri per progettare un intervento globale anche a tutela del minore
L’intervento dell’assistente sociale può essere sollecitato dalla famiglia, dal minore stesso, dai cittadini (es. vicini di casa, conoscenti) da altri servizi pubblici o privati, o dal Tribunale.
Per risolvere situazioni particolarmente problematiche, il distretto su incarico o in collaborazione con altre istituzioni, può ricorrere anche ad interventi specifici, quali:

Affidamento extrafamiliare
Qualora la famiglia non riuscisse temporaneamente a prendersi cura in modo appropriato del proprio bambino, le assistenti sociali reperiscono le famiglie e le strutture disponibili a prendere in affidamento il bambino (a tempo pieno o limitato ad alcune ore del giorno) per il periodo di tempo necessario affinchè la famiglia di origine risolva i propri problemi. Può essere la stessa famiglia d’origine che richiede all'assistente sociale questo aiuto oppure possono farlo gli esercenti la potestà sul minore; in alcuni casi può essere l’assistente sociale che in presenza di gravi problemi familiari, segnala la situazione di disagio al Tribunale dei Minorenni il quale decide, in merito all’opportunità o meno, di affidare il bambino ad un’altra famiglia.
La famiglia che ospita il bambino può ricevere dall’Azienda Servizi Sociali di Bolzano un aiuto economico per le spese conseguenti all’ospitalità del bambino

Aiuti economici per famiglie e minori.

Concorso all'applicazione dell'istituto giuridico dell'adozione
Nell’ipotesi in cui una famiglia abbia in corso un procedimento di adozione, su incarico del Tribunale dei minorenni, l'assistente sociale valuta l'idoneità della coppia che aspira all'adozione attraverso un'accurata indagine psico-sociale sulla famiglia stessa; durante il periodo di affidamento pre-adottivo, l'assistente sociale vigila sull’andamento dell’adozione e al termine redige una valutazione complessiva sull'esito del periodo annuale di prova.

Esercizio di tutele
I minori i cui genitori siano morti o decaduti dalla potestà genitoriale hanno bisogno di una figura che assolva la funzione di tutore. Ai sensi della normativa vigente, la tutela di tali minori può essere deferita all'ente locale di assistenza, ossia all’Azienda Servizi Sociali di Bolzano. Le funzioni di tutore consistono nell'aver cura della persona del minore, nel rappresentarlo in tutti gli atti civili e nell'amministrarne i beni.

Valutazione sulla situazione sociale
Quando il Tribunale dei Minori ha in corso procedimenti per valutare la necessità di pronunziare la decadenza della potestà sui figli (quando il genitore viola o trascura i doveri inerenti il suo ruolo o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio per il figlio), richiede all'assistente sociale di effettuare una valutazione sulla situazione sociale, familiare, personale del minore. L’esito della valutazione dell’assistente sociale è presentato al Tribunale per i minorenni, che decide sul caso.
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Messaggioda Davy Jones » 29/04/2013, 23:14



Tra i frutti più infidi e pericolosi di quella scrofa chiamata stato.

che siano necessarie una buona dose di empatia e di buona creanza?

Indubbiamente, ma più di tutto deve essergli attribuita la responsabilità delle loro azioni. Chi sbaglia rovinando la vita a una famiglia deve pagare, con pene molto severe (almeno il carcere). Si vedrebbero allora meno decisioni superficiali e meno sorrisetti arroganti sui volti di questi sciacalli.
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Messaggioda Meiko » 30/04/2013, 11:27



Ci sono effettivamente delle famiglie ai limiti che necessitano sicuramente dell'intervento delle "autorità" in quanto incapaci di gestire in maniera affidabile e sicura la propria famiglia, prole inclusa.
Certo credo sia necessario valutare caso per caso, ci vorrebbe uno "studio" accurato della situazione familiare, magari cercando di intervenire, nei casi in cui ciò sia possibile, apportando aiuto concreto alla famiglia. Esempi: se i genitori non hanno lavoro la soluzione non è togliergli i figli perchè non sono in grado di provvedere alle necessità (cure mediche, scuola, ecc) ma magari un aiuto economico. Se i genitori sono affetti da "malattie", ad esempio sono depressi, anche in questo caso non credo sia il caso di togliere loro i figli, ma anzi affiancare loro una figura professionale in grado di aiutarli e venire fuori da quella condizione di malessere. Se nessuno si muove poi succede come alla moglie del nipote di Calderoli, fatto dei giorni recentissimi. Se i genitori sono invece degli squilibrati che bevono, scialacquano le proprie risorse, abusano dei figli, usano violenza.. in quel caso è dovere dello Stato intervenire.
In ogni caso si deve guardare all'interesse del minore, cosa che viene spesso messa in secondo piano, secondo me.
Non so se vi ricordate il fatto accaduto in Veneto (se non sbaglio sotto Padova) quando quella povera creatura (un bambino delle elementari) è stata letteralmente strappata dalle braccia della madre (o era la zia..) e portata via con la forza dalle forze dell'ordine per stare in una casa famiglia nell'attesa che venisse affidato al padre (avvocato.. toh, ecco perchè il giudice gliel'ha affidato!). Ecco, episodi del genere sono assolutamente da evitare, io non ho idea di che trauma possa aver passato quel piccino a vedersi strapazzato in quella maniera. E' inconcepibile.
Credo che per svolgere certi lavori sia assolutamente essenziale un minimo di umanità da parte di chi interviene. Spesso non si guarda a ciò che è veramente importante (la legge non guarda in faccia ai sentimenti, se ne sbatte delle relazioni affettive, e di esempi ne abbiamo ogni giorno) e invece ci sono degli elementi, delle considerazioni che andrebbero valutate in queste occasioni.
E' vero che ci sono gli incontri col minore, che a volte viene pure sentito in tribunale o a parte alla presenza di un assistente che dovrebbe garantire la sua "non strumentalizzazione", ma quanto poi se ne tiene veramente conto?
E a proposito di strumentalizzazione, non dimentichiamo il fatto che spesso i genitori sono i primi a "utilizzare" i figli per giocarseli a proprio tornaconto, in determinati casi. Un comportamento del genere non è affatto da sottovalutare, quando l'autorità è chiamata ad intervenire.
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Messaggioda GringoireH » 30/04/2013, 13:45



Io l'ho passato sulla mia pelle e non ce l'ho mai avuta con le autorità perché sinceramente non potevo vivere con una madre che tutto sembrava tranne che una vera madre e ora non rimpiango quelle procedure,per me è stata esatta e non ho mai rimpianto mia madre.
Certo,ci sono casi in cui bisogna essere più delicati. Le persone e i casi non sono tutti uguali e la giustizia alle volte non fa il suo dovere.
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