Le parole che un genitore non potrebbe MAI dire a suo figlio

[Eliminato]

Son parzialmente d'accordo: se un genitore ad esempio non può davvero permettersi l'università o necessita seriamente di aiuto dal figlio per mantenere l'attività di famiglia (es. negozi, spazi commerciali etc), ci mancherebbe pure che uno voglia citarlo in giudizio o avere anche da ricattare chiedendo qualcosa di differente. In quel caso, ecco, lo riterrei un egoismo da parte del figlio. Però io una cosa vorrei dirla, da amante della vita quale oggi sono: noi non scegliamo di essere messi al mondo. Se tu genitore vuoi darmi la vita, fa' in modo di non rendermela un inferno e darmi amore, sostenendo la mia felicità. Altrimenti si parla di ricatto genitoriale: "ma come? io ti ho regalato la vita, ho fatto tutto questo per te, e tu come mi ripaghi?" --> ATTENZIONE, perché questa è una circostanza pericolosissima sul piano psicologico, una manipolazione subdola bella e buona, senza se e senza ma.

[kathellyna]

i miei genitori sono brave persone e sicuramente non vogliono il mio male, però oltre ad essere stati spesso pesanti a parole [molte di quelle scritte qua le ho sentite anch'io] mi sembra che abbiano sempre avuto, fin da quando ero piccola, la convinzione che io sia terribilmente cattiva, stronzа, egoista e tutto ciò che faccio abbia lo scopo di farli stare male o di farli sentire in colpa. io sono stata e sono ancora una figlia deludente, ma non sono mai stata volutamente cattiva. questa strana idea che hanno di me mi risulta ancora inspiegabile.

[Hystèria]

"Io ti ho amato, cresciuto, accudito, nutrito e non mi merito di avere una figlia come te" o "io ho sacrificato la mia vita per te, mi sono umiliata ma te tanto non ti meriti niente perchè sei una str***a egoista", "Era meglio se ti avevo abbandonato" o "Era meglio se ti capitava una mamma veramente str***a che non ti considerava e ti lasciava sempre sola magari avresti imparato ad apprezzarla di più.". "Sei solo un'immensa delusione." o "Madonna, non sai fare proprio nulla!" "Te non camperai mica così come sei" "Io ti ho fatto io ti distruggo" "Certo che da me non hai preso proprio niente (con tono e sgardo disgustato perchè io chiaramente sono il peggio) "Sei solo una tr*** io ti faccio licenziare così vediamo quanto riesci a giocare a fare l'indipendente" (quando iniziai a uscire con il mio collega aka attuale fidanzato ed ero andata via di casa). Alcune di queste me le dice da quando avevo 6 anni.
E mia mamma ancora dice che non si capacita perchè io sia così visto che lei mi ha dato tanto amore.
E Insicurezze.
E traumi.
E ansie.

[maffo]

Per me sono state le critiche ad aver pesato molto, il "non si capace di far questa o quell'altra cosa"...

Crescendo ho capito che non sono un inetto, ma ce n'è voluto del tempo per riparare i danni all'autostima

[Adry85]

Mio papà ha sempre voluto comandare su di me non mi ricordo le parole che mi hanno ferito in passato, ma sicuramente ci sono state.

Sta di fatto che ora che sono grande capita ancora che mi dice:

- vai a cagare
- non hai le palle
- sei sottomesso

ma diciamo che mi fa quasi pena... non mi tocca più...
l'unica cosa è che non so come reagire...
non voglio far scoppiare una bomba quindi cerco di tenerlo tranquillo... subisco e via...

[maffo]

Mio papà ha sempre voluto comandare su di me non mi ricordo le parole che mi hanno ferito in passato, ma sicuramente ci sono state.

Sta di fatto che ora che sono grande capita ancora che mi dice:

- vai a cagare
- non hai le palle
- sei sottomesso

ma diciamo che mi fa quasi pena... non mi tocca più...
l'unica cosa è che non so come reagire...
non voglio far scoppiare una bomba quindi cerco di tenerlo tranquillo... subisco e via...

Guarda .. io ti consiglierei di iniziare a mettere un freno a quel che tuo padre puó dirti, se 85 è la tua data di nascita immagino che tuo padre sia giá avviato verso la vecchiaia e forse è il caso che lui inizi un a cedere qualcosina.

Dopotutto è il corso naturale delle cose, ed è giusto che ad un certo punto possa esser tu a comandare ed a decidere in casa

[AndrasSte]

Sei un parassita

[Adry85]

Mio papà ha sempre voluto comandare su di me non mi ricordo le parole che mi hanno ferito in passato, ma sicuramente ci sono state.

Sta di fatto che ora che sono grande capita ancora che mi dice:

- vai a cagare
- non hai le palle
- sei sottomesso

ma diciamo che mi fa quasi pena... non mi tocca più...
l'unica cosa è che non so come reagire...
non voglio far scoppiare una bomba quindi cerco di tenerlo tranquillo... subisco e via...

Guarda .. io ti consiglierei di iniziare a mettere un freno a quel che tuo padre puó dirti, se 85 è la tua data di nascita immagino che tuo padre sia giá avviato verso la vecchiaia e forse è il caso che lui inizi un a cedere qualcosina.

Dopotutto è il corso naturale delle cose, ed è giusto che ad un certo punto possa esser tu a comandare ed a decidere in casa

A me non fa ne caldo ne freddo di quello che dice.. non è quella la casa dove vivo per fortuna ho la mia famiglia che mi sono creato, pertanto non ho bisogno di lui minimamente... anzi ciò che mi da sono solo problemi.

[Psicologia]

Sei un parassita

...interessante... riferito a chi o cosa?

[Psicologia]

...comunque per rimanere nel tema,

credo che nessuno di noi nasce genitore, e quindi i nostri genitori avranno commesso errori non solo in parole verso di noi e noi commetteremo errori in parole ed azioni verso i nostri figli...

Quel che mi preoccupa è la moda di seguire il modello stabilito dai film e dalle serie televisive, dove troppo spesso i genitori inculcano nei figli che "sono dei campioni" e che "se continuano ad inseguire un sogno lo raggiungeranno"! Slogano tipo "se senti che è giusto allora lo devi fare", o tipo "non permettere che nulla e nessuno interferisca con le tue mete".

Ecco, questa linea di pensiero degli anni 90, nata negli Stati Uniti, ha prodotto generazioni di ragazzi e ragazze che non accettano di sbagliare o di perdere, non accettano che la realtà della vita può distruggere un sogno, che la competizione altrui non è leale, soprattutto non accettano che spesso i nostri sogni sono dovuti a valutazione errate o incomplete e se avessimo l'umiltà di cambiare "sogno", saremo realmente felici.

Ecco, credo che i genitori non dovrebbero mai dire ai loro figli delle cose che non sono reali. Ci sono favole, ed ai bimbi si dice che sono favole, ma io non racconterei mai a mio figlio una favola dicendogli che è realtà. Il bambino si diverte e gode della sua infanzia anche senza bisogno di credere che esiste un topino che gli prende il dentino caduto. I miei genitori non mi hanno mai insegnato che babbo natale era reale e cose del genere, e ho avuto un infanzia davvero stupenda, parlandone adesso con molti atri adulti della mia età, io devo ammettere che ho giocato ed ho goduto il divertimento come pochi... ma senza necessità di dover credere in cose false. Le favole mi affascinavano, infatti ne ho scritte varie anche io, ma erano favole, non realtà.