ATFA: Associazione Ticinese Famiglie Affidatarie

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ATFA: Associazione Ticinese Famiglie Affidatarie

Messaggioda Royalsapphire » 23/06/2013, 17:53



Cos'è l'affido

L'affido è accogliere un minore temporaneamente nella propria famiglia, a seguito delle difficoltà incontrate dai suoi genitori.
L'affidamento è sempre preceduto da interventi di sostegno (economico o educativo, sociale o psicologico) alla famiglia d'origine allo scopo di evitare l’allontanamento del minore. Solo nelle situazioni in cui tali interventi non abbiano dato sufficiente risultato di tutela del benessere e della crescita del minore o vi siano seri motivi che facciano ritenere al momento rischiosa per il minore la sua permanenza a casa, si fa ricorso all'affidamento familiare.


Temporaneità dell’intervento

L'affidamento familiare è realizzato dagli uffici competenti (UFaM, CTR) nei casi in cui si renda necessario il temporaneo allontanamento del minore dalla sua famiglia d'origine, per il tempo utile a consentire che la stessa possa recuperare le risorse personali o materiali per il rientro del figlio.


Mantenimento dei rapporti con la famiglia d’origine

Nella maggioranza dei casi, é prevista la possibilità per i minori in affido di incontrare i genitori, secondo tempi e modalità che siano favorevoli ad entrambi, pur consentendo ai minori di svolgere serenamente le attività proprie dell'età: la scuola, lo sport ecc.

Salvo eccezioni, i genitori conservano la potestà sui figli e pertanto vengono consultati in merito alle decisioni di maggiore interesse o gravità.

Non si tratta di adozione.

L'affido si inserisce in un progetto educativo che favorisce l'evoluzione delle relazioni figlio-genitori tenendo conto del benessere del minore.


Conclusione dell’affidamento

L’affidamento cessa con provvedimento dell’autorità che lo ha disposto, quando siano venute meno le cause che lo hanno determinato e/o nel caso in cui la prosecuzione non sia più nell’interesse del minore.

L'affido può avere una durata breve o a medio-lungo termine, a dipendenza delle necessità del minore.


Classificazione degli affidi

Vengono individuate e regolamentate le seguenti tipologie di affidamento familiare:

affidamento extra-familiare
affidamento intra-familiare
affidamento professionale e S.O.S.

Le famiglie affidatarie rispondono all’esigenza di due tipologie di affidamento familiare. La famiglia affidataria sceglie per quale tipo di affidamento mettersi a disposizione.

AFFIDO FAMILY

L’affidamento tradizionale, definito “FAMILY”, prevede la presenza del minore per un periodo di tempo indeterminato (sino al ristabilimento di condizioni ritenute accettabili nella sua famiglia di origine).

L’estensione nel tempo dell’affido di tipo FAMILY permette di instaurare una relazione solida con il minore, la possibilità di accompagnarlo per un certo periodo e di aiutarlo a sviluppare e realizzare obiettivi a lungo termine. Nei limiti del possibile, l’inserimento del minore nella famiglia avviene in modo graduale.

AFFIDO SOS
L’affidamento SOS, si differenzia dall’affido tradizionale per la sua durata massima di tre mesi e per la sua applicazione, ovvero in casi di emergenza dove vi sono gravi motivi che determinano l’allontanamento immediato di un minore dalla propria famiglia.

La breve durata che caratterizza l’affido di tipo SOS non lo rende meno impegnativo di un affido a lungo termine! Trattandosi di urgenza, non c’è la possibilità di pianificare un affido in modo graduale. Alle famiglie SOS si richiede molta flessibilità e la disponibilità ad accogliere un minore in ogni momento (con un preavviso massimo di 72 ore).

Le famiglie SOS sono tenute a seguire formazioni specifiche per questo tipo di affido.


Raccomandazioni relative al compenso dei genitori affilianti ai sensi dell’art. 294 CCS(del 27 febbraio 2012):

Il Dipartimento della sanità e della socialità, stabilisce quanto segue:

I.

Le raccomandazioni relative al compenso dei genitori affilianti ai sensi dell’art. 294

CCS del 15 dicembre 2009 sono così modificate:

1. Per le cure prestate, salvo deroghe convenute o risultanti con chiarezza dalle circostanze, i genitori affilianti (famiglia affidataria) hanno diritto al seguente compenso:

Tipo di affidamento Compenso mensile massimo raccomandato

Affidamento intra-familiare (nonni) fr. 900.–

Affidamento extra-familiare fr. 1800.–

Affidamento professionale e S.O.S. fr. 2250.–

II.

La modifica è pubblicata sul Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi.

Essa entra in vigore con effetto retroattivo al 1° gennaio 2012.

Bellinzona, 27 febbraio 2012



Chi è la famiglia affidataria?

Puo’ essere famiglia affidataria qualunque persona che, singolarmente o in coppia, sposata o convivente, con o senza figli, senza limiti di età, ad una valutazione tecnica psico- sociale risulti:

in grado di accudire, educare e mantenere un minore;
capace di affrontare vicende emotive connesse ad esperienze di separazione;
priva di motivazioni esclusivamente affiliative nei confronti di un minore in affido;
flessibile ai cambiamenti ed in grado di tollerare dolore e frustrazioni anche di notevole entità;
disponibile a collaborare con le istituzioni;
solidale nei confronti di persone provenienti da contesti sociali, culturali ed etnici diversi.

La famiglia affidataria...

... apre la sua casa ad un minore e lo accoglie con la sua storia.
... compie un importante lavoro educativo ed affettivo.
... è una valida collaboratrice dell’Ufficio delle Famiglie e dei Minorenni.

La famiglia affidataria è una famiglia accanto ad un'altra e non al posto dell'altra.



Il percorso per diventare famiglia affidataria

Il primo passo per la famiglia interessata ad accogliere un minore in affido è rivolgersi all’Associazione Ticinese Famiglie Affidatarie. Il percorso per diventare famiglia affidataria è il seguente:

Colloquio informativo con gli operatori ATFA
Corso in-formativo sull’affido organizzato dall’ATFA
Valutazione d’idoneità svolta dall’UFaM
Rilascio dell’autorizzazione (UFaM)

L’ATFA assume un ruolo di informazione e preparazione della famiglia che intende candidarsi all’affido. L’obiettivo è quello di favorire la riflessione delle famiglie che intendono intraprendere un affido al fine di rendere le famiglie consapevoli della loro scelta.

Previo colloquio con i consulenti ATFA, la famiglia che intende accogliere minori in affido è tenuta a frequentare il corso in-formativo che si svolge sull’arco di quattro mattinate (di regola 4 sabati mattina). Durante il corso vengono approfondite le questioni relative alla panoramica sociale dell’affido, la motivazione della famiglia affidataria, il vissuto del minore.

Alla fine del percorso in-formativo la famiglia decide se proseguire o meno nel percorso. Se la famiglia decide di proseguire, dovrà sottoporsi ad accurata valutazione d’idoneità, effettuata da un assistente sociale ed uno psicologo dell'UFaM. Al termine della valutazione sarà lo stesso ufficio a rilasciare l’autorizzazione all’accoglimento di minori ai sensi degli art. 65 e 66 dell’OAMin (Ordinanza sull’accoglimento di minori a scopo di affiliazione e adozione).

La riuscita di un affido familiare dipende fortemente dalla scelta e dall'abbinamento tra minore, famiglia d'affido e famiglia naturale. È pertanto fondamentale, oltre a tener conto delle esigenze del minore da collocare, considerare i bisogni e i desideri delle due famiglie.

L’affido non è un compito facile e, affinché l’esperienza sia positiva e proficua, la famiglia affidataria non può essere lasciata sola, ma deve essere affiancata e accompagnata dal servizio.

Una volta attestata l’idoneità della famiglia, l’UFaM si occupa di:

collocare il minore nella famiglia affidataria;
accompagnare la famiglia nell’esperienza di affido ormai avviata. Durante le varie tappe evolutive del minore e momenti significativi o critici dell’esperienza, il servizio affianca e sostiene la famiglia affidataria;
esercitare la vigilanza sull'affidamento mantenendo contatti diretti con gli affidatari, il minore e la sua famiglia.



Misure di sostegno

La famiglia affidataria svolge un importante compito, durante il suo cammino viene sostenuta sia a livello psicologico, sia a livello economico.


Le misure di sostegno di cui beneficia la famiglia sono:

Gruppi di auto-aiuto

Le famiglie affidatarie si riuniscono a cadenza mensile per esaminare le tematiche portate dagli operatori o dai partecipanti stessi. Si ritiene che agli affidatari possa essere utile il confronto con altre persone che vivono una situazione analoga. Il gruppo é condotto da uno psicologo/psicoterapeuta esperto nel settore.

ATFA e UFaM raccomandano la regolare frequenza ai gruppi di auto-aiuto.

Formazione famiglie

Le famiglie ricevono una formazione continua sui temi dell’affido; durante l’anno vengono organizzate due o tre giornate di formazione con relatori esperti.

Formazione specifica per famiglie S.O.S.

Le famiglie S.O.S. hanno l’impegno di partecipare ad un ciclo di formazione continua sull’arco di diverse serate.

Retta

Le famiglie hanno diritto ad un sostegno economico per coprire le spese di mantenimento del minore e ad un compenso educativo.




Progetto educativo

L’assistente sociale dell’Ufficio Famiglie e Minorenni si impegna ad elaborare il progetto educativo di affidamento all'inizio del collocamento. Dopo una valutazione psico-sociale della situazione familiare, viene predisposto un progetto di affido che prevede indicativamente:

- i dati anagrafici, sintetica storia del minore,
- i motivi che hanno condotto all'affido
- la previsione della durata dell'affido
- il tipo e la frequenza dei rapporti tra il minore e la famiglia di origine
- il tipo di collaborazione tra famiglia affidataria e di origine
- i momenti di verifica del progetto
- le condizioni che consentono il rientro del minore nella famiglia di origine
- le eventuali indicazioni sul tipo di famiglia adatta al minore



Durante il periodo di affidamento la famiglia affidataria si impegna:

ad accogliere presso di sé il minore;
a provvedere alla sua cura, al suo mantenimento, alla sua educazione e istruzione assumendo le necessarie attenzioni psicologiche, affettive e materiali;
a garantire il rispetto della storia del minore, delle sue relazioni significative, dei suoi affetti e della sua identità culturale, sociale e religiosa;
ad assicurare la massima riservatezza circa la situazione del minore e della sua famiglia d'origine;
a curare e mantenere i rapporti con la famiglia di origine e con tutti gli altri soggetti coinvolti, agevolando il rientro del minore nella propria famiglia, secondo le indicazioni contenute nel progetto di affidamento;
a partecipare agli incontri di verifica sull'affidamento predisposti nel tempo dai servizi, secondo le modalità e le scadenze specificate nel progetto;
a partecipare alle attività di sostegno e formazione svolte dall’ATFA, al fine di promuovere occasioni di confronto e discussione sulle esperienze di affidamento e di promozione di una cultura dell'infanzia per realizzare i progetti di protezione e tutela del minore.




Glossario

Tutele e curatele

Nel Cantone Ticino la legge stabilisce che i compiti di TUTELA e di CURATELA vengono svolti dalle autorità di tutela: l'Ufficio di vigilanza sulle tutele (Dipartimento delle Istituzioni, Sezione degli enti locali),l'organo di controllo, e l'autorità tutoria, rappresentata da 18 Commissioni tutorie regionali (CTR).

Il curatore (art. 392 del CCS) è designato per determinati affari o per amministrare una sostanza.

Il tutore, come recita l’art. 367 del CCS, “deve prendersi cura di tutti gli interessi personali e patrimoniali del minorenne o dell’interdetto ed è il suo rappresentante”. Può essere pubblico o privato. Ogni persona maggiorenne e non interdetta può assumere questo ruolo. Il tutore si occupa, pertanto, di tutti gli interessi patrimoniali e personali garantendo pure l'assistenza e le cure necessarie.

Nell'ambito del diritto tutorio e di protezione dei minori, la legislazione federale prescrive l'istituzione, fra l'altro, dell'autorità tutoria (art. 361 CCS). Nel nostro Cantone tale funzione è esercitata dalla commissione tutoria regionale (art. 2 LTut). Complessivamente sono state costituite 18 commissioni tutorie regionali le quali esercitano la loro funzione su determinati comprensori giurisdizionali (art. 1 RTut). I principali compiti dell'autorità tutoria (art. 7 RTut) sono: ordinare le misure a protezione dei minori, decidere l'istituzione di curatele, tutele volontarie e inabilitazioni, decretare privazioni provvisorie dell'esercizio dei diritti civili, designare tutori, curatori e assistenti, decretare le privazioni della libertà a scopo di assistenza ed approvare inventari, rendiconti e rapporti morali.

Sedi delle Commissioni Tutorie Regionali:

Chiasso, Mendrisio, Lugano-Ovest, Paradiso, Massagno, Agno, Capriasca, Lugano-Est, Torricella, Locarno, Losone, Minusio, Maggia, Bellinzona, Giubiasco, Biasca, Acquarossa, Faido.



Ufficio delle Famiglie e dei Minorenni (UFaM)

Ci sono quattro sedi UFaM dislocate sul territorio ticinese: Mendrisio, Lugano, Bellinzona e Locarno.

L’UFaM offre

… alle famiglie, alle coppie o ai singoli:

consulenza e informazioni generali;
accompagnamento e sostegno in situazioni di disagio sociale, materiale e relazionale;
aiuto pratico per fare valere i propri diritti nell'ambito della legislazione sociale;
soluzioni adeguate per il collocamento di minorenni;
disbrigo delle pratiche per le richieste dell'anticipo alimenti per figli minorenni, concesso dallo Stato, in collaborazione con l'Ufficio del sostegno sociale e dell'inserimento;
mediazione e orientamento nei confronti di altri Enti e Servizi specialistici (Servizio medico psicologico, consultori familiari, diversi servizi scolastici, ecc,);
progetti di inserimento sociale e professionale, in collaborazione con l'Ufficio del sostegno sociale e dell'inserimento;

… alle vittime di reati:

consulenza e aiuto di tipo sociale, medico, psicologico, morale, giuridico, in collaborazione con altri professionisti designati (Unità di Intervento Regionali).

… alle Autorità cantonali e comunali (Magistratura, Delegazione Tutoria, Pretura, ecc.) garantiscono la collaborazione di assistenti sociali professionisti per:

svolgere indagini e perizie socio-ambientali
formulare proposte per la protezione dei minorenni
organizzare, sorvegliare ed eseguire gli affidamenti familiari
intervenire tempestivamente nel caso di emergenze o maltrattamenti.



Centro psico-educativo (CPE)

I Centri psico-educativi (CPE) dell'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (tre strutture semistazionarie: Stabio, Lugano e Gerra Piano) sono centri diurni a carattere regionale e costituiscono nel campo della psichiatria infantile una struttura semi - residenziale clinica e terapeutica per bambini da 3 a 12-14 anni.



Servizio Medico Psicologico (SMP)

I Servizi medico-psicologici (SMP) dell'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (cinque servizi ambulatoriali: Coldrerio, Viganello, Locarno, Bellinzona e Biasca) si occupano dei problemi sociopsichiatrici di minorenni e delle loro famiglie. Il Servizio medico psicologico è specializzato nella psichiatria infantile e dell'adolescenza, con obiettivi di prevenzione, diagnosi e cura delle affezioni psichiche del bambino e dell'adolescente nel suo ambiente familiare e sociale: le famiglie o il minorenne vi si possono rivolgere spontaneamente oppure indirizzati da terzi.



Servizio di sostegno e accompagnamento educativo (SAE)

La missione del servizio è il sostegno e l’accompagnamento educativo dei minori nel proprio contesto familiare e ambientale e di aiuto ai genitori nella presa a carico dei figli.



Centri educativi minorili (CEM)

I centri educativi per minorenni sono strutture residenziali o diurne per la protezione di minorenni che sono privi di un ambiente familiare idoneo a garantire il loro sviluppo e benessere e/o che manifestano problemi evolutivi complessi per i quali non sia possibile, indicato o praticabile l'affidamento familiare.



Collegamenti
ASPI http://www.aspi.ch
Comunità familiare http://www.comfamiliare.org
Conferenza Cantonale Genitori http://www.genitorinforma.ch
Conferenza Volontariato Sociale http://www.volontariato.ch
Famiglie diurne http://www.famigliediurne.ch
Gruppo 20 novembre http://www.gruppo20novembre.ch
Info Famiglie http://www.infofamiglie.ch
Kovive http://www.kovive.ch
mickey mouse http://www.mickeymouse-rivera.ch
Pflege Kinder http://www.pflegekinder.ch
Terres des hommes http://www.tdh.ch



ATFA
Associazione Ticinese Famiglie Affidatarie
Vicolo Antico 2
6943 Vezia

Tel: 091 966 00 91
Fax: 091 966 09 52
affido@atfa.info
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