da Eos » 04/04/2019, 9:36
Bella domanda questa, molto intima, poetica, filosofica.
La bambina che ero, guardava il mondo sognando di diventare come quelli che le parevano felici.
La bambina che ero, non ha avuto maestri a loro volta consapevoli, e/o sinceri e leali che le insegnassero a sviluppare al meglio le proprie potenzialità e a guardare con tenerezza e compassione ai propri limiti.
La bambina che ero, aveva, quindi, aspettative dettate dalla non consapevolezza del proprio essere, delle proprie potenzialità, dei propri limiti. Pensava di poter scalare alte vette senza che nessuno le avesse donato un caschetto, una corda, dei moschettoni e un'imbragatura...
La donna che sono oggi, si è disprezzata molto per non essere diventata ciò che quella bambina sognava di essere.
Ma la donna che sono diventata, ha compreso, dopo indicibili sofferenze, che quella bambina, non conoscendo nè se stessa, nè il mondo, giudicava la vita e gli altri, solo attraverso l'istinto di un umano allo stadio animale.
Oggi, questa donna non chiede più a quella bambina se è orgogliosa o meno di quello che è diventata da grande.
Oggi, questa donna ha compreso che deve PERDONARE quella bambina che inconsapevolmente, ingenuamente, superficialmente, pretendeva di
raggiungere obiettivi che l'hanno fatta sentire inadeguata ed infelice per tutta la vita.