Rapporto con mia madre?

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Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

Rapporto con mia madre?

Messaggioda MaNu26795 » 20/12/2018, 19:27



Con mia madre ho sempre avuto un ottimo rapporto, siamo sempre stati migliori amici. Era mia amica, mia confidente, mia sorella. Avevamo un ottimo rapporto: mi confidavo di tutto, uscivamo insieme, quando ho iniziato a lavorare le pagavo cene. E a livello economico quel poco che poteva e anche poco di più lo ha fatto per me. Poi vivevamo con mia nonna che è molto pesante e ci siamo sempre sostenuti a vicenda.

Ciò appartiene al passato. Ora è una persona diversa da due anni a questa parte.
Da quando ha iniziato a frequentare sua cugina ha iniziato a bere, a mischiare alcol e pastiglie, a frequentare gente di m***a. Ciò mi ha sempre preoccupato e gliene ho parlato diverse volte, ma era sempre sul "non preoccuparti, ma va non è nulla, ma va non è vero chi te le dice queste cose".
Da quando poi un anno fa si è lasciata col compagno è peggiorato tutto drasticamente. E' entrata in uno stato di depressione che ha peggiorato tutto. Alcol, gente del cazz*o, tutte le notti in giro, bugie su bugie, non fare la madre e non interessarsi a me. Spiego meglio questa parte: io lavoro ormai da tre anni fuori casa, mai una volta che venisse a trovarmi se non vado io, mai una chiamata se non chiamo io (si limita ai messaggi ogni tanto), mai che mi chieda come sto e come va. Passa tutta la vita buttata sul divano, mai che si alzasse per venire con me a bersi un caffè quando sono a casa (quelle poche volte) o a chiedermi come sto, se mi va di parlare.
Ha tentato il suicidio una volta, l'ha presa sul ridere. Poco dopo ubriaca va a schiantarsi con la macchina contro un albero, poi dopo mesi esce che lo aveva fatto apposta. Non si vuole ricoverare in clinica perché dice che vuole farcela da sola.

Io sono arrivato al punto che ora come ora, quando mia nonna tra mille anni morirà, non mi voglio prendere la responsabilità di farla venire a vivere con me e scombussolare la mia vita familiare con la mia ragazza. Se le daranno una casa del comune aiuterò con l'affitto certamente, ma non mi sento di rinunciare alla mia vita personale per lei. E' orribile da dire, lo so, è mia mamma. Ma non mi va di non poter avere una mia vita per lei. Anche perché crescendo mi sono reso conto che se sono cresciuto con determinati problemi di ansia e insicurezza, se ho passato una brutta infanzia, è molto colpa sua. E non voglio rovinarmi anche la vita successiva.

Voi cosa fareste? Se vi trovate nella scelta tra: lasciarla a sé quando muore mia nonna (E non c'è una persona che paga affitto e bollette varie poiché lei non lavora) o prenderla con me e non avere una vita normale nemmeno in futuro. Essendo una persona che ormai si è adattata a stare sul divano, non fare nulla per cambiare la sua posizione (faceva tante pulizie in nero, e ha perso tanti clienti perché quando tornava ubriaca li bidonava all'ultimo, quindi si sono rotti), pensare solo a se stessa.
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Messaggioda MaNu26795 » 20/12/2018, 19:29



Poi mi occupo molto spesso di pagare bollette, spesa e altro. Nonostante ciò mia nonna se ne esce a volte con "E però puoi lasciarle qualche soldo, è senza soldi". Potrà sembrare egoista, ma mi sembra che non capisca che anche io ho una mia vita e un mio futuro, devo mettermi anche qualcosa da parte. E soprattutto sono il figlio, non il padre. E' come se non bastasse mai quello che faccio. E' questo che mi ha portato anche ad avere un certo tipo di rabbia e odio
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Messaggioda Mustafà » 20/12/2018, 20:31



MaNu26795 ha scritto:
Io sono arrivato al punto che ora come ora, quando mia nonna tra mille anni morirà, non mi voglio prendere la responsabilità di farla venire a vivere con me e scombussolare la mia vita familiare con la mia ragazza. Se le daranno una casa del comune aiuterò con l'affitto certamente, ma non mi sento di rinunciare alla mia vita personale per lei. E' orribile da dire, lo so, è mia mamma. Ma non mi va di non poter avere una mia vita per lei. Anche perché crescendo mi sono reso conto che se sono cresciuto con determinati problemi di ansia e insicurezza, se ho passato una brutta infanzia, è molto colpa sua. E non voglio rovinarmi anche la vita successiva.



Daccordo con te.
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Rapporto con mia madre?

Messaggioda Sting » 20/12/2018, 20:56



MaNu26795 ha scritto:Con mia madre ho sempre avuto un ottimo rapporto, siamo sempre stati migliori amici. Era mia amica, mia confidente, mia sorella. Avevamo un ottimo rapporto: mi confidavo di tutto, uscivamo insieme, quando ho iniziato a lavorare le pagavo cene. E a livello economico quel poco che poteva e anche poco di più lo ha fatto per me. Poi vivevamo con mia nonna che è molto pesante e ci siamo sempre sostenuti a vicenda.

Ciò appartiene al passato. Ora è una persona diversa da due anni a questa parte.
Da quando ha iniziato a frequentare sua cugina ha iniziato a bere, a mischiare alcol e pastiglie, a frequentare gente di m***a. Ciò mi ha sempre preoccupato e gliene ho parlato diverse volte, ma era sempre sul "non preoccuparti, ma va non è nulla, ma va non è vero chi te le dice queste cose".
Da quando poi un anno fa si è lasciata col compagno è peggiorato tutto drasticamente. E' entrata in uno stato di depressione che ha peggiorato tutto. Alcol, gente del cazz*o, tutte le notti in giro, bugie su bugie, non fare la madre e non interessarsi a me. Spiego meglio questa parte: io lavoro ormai da tre anni fuori casa, mai una volta che venisse a trovarmi se non vado io, mai una chiamata se non chiamo io (si limita ai messaggi ogni tanto), mai che mi chieda come sto e come va. Passa tutta la vita buttata sul divano, mai che si alzasse per venire con me a bersi un caffè quando sono a casa (quelle poche volte) o a chiedermi come sto, se mi va di parlare.
Ha tentato il suicidio una volta, l'ha presa sul ridere. Poco dopo ubriaca va a schiantarsi con la macchina contro un albero, poi dopo mesi esce che lo aveva fatto apposta. Non si vuole ricoverare in clinica perché dice che vuole farcela da sola.

Io sono arrivato al punto che ora come ora, quando mia nonna tra mille anni morirà, non mi voglio prendere la responsabilità di farla venire a vivere con me e scombussolare la mia vita familiare con la mia ragazza. Se le daranno una casa del comune aiuterò con l'affitto certamente, ma non mi sento di rinunciare alla mia vita personale per lei. E' orribile da dire, lo so, è mia mamma. Ma non mi va di non poter avere una mia vita per lei. Anche perché crescendo mi sono reso conto che se sono cresciuto con determinati problemi di ansia e insicurezza, se ho passato una brutta infanzia, è molto colpa sua. E non voglio rovinarmi anche la vita successiva.

Voi cosa fareste? Se vi trovate nella scelta tra: lasciarla a sé quando muore mia nonna (E non c'è una persona che paga affitto e bollette varie poiché lei non lavora) o prenderla con me e non avere una vita normale nemmeno in futuro. Essendo una persona che ormai si è adattata a stare sul divano, non fare nulla per cambiare la sua posizione (faceva tante pulizie in nero, e ha perso tanti clienti perché quando tornava ubriaca li bidonava all'ultimo, quindi si sono rotti), pensare solo a se stessa.



Guarda, per quanto tua mamma potesse essere una persona pessima, comunque avrà avuto i suoi problemi e quindi non si sarà divertita a fare la fine da te descritta. Io personalmente ti chiedo di non abbandonarla, poi se ti impegni a trattarla con amore, dolcezza e, poco alla volta cercare di risolvere i suoi problemi, può anche essere che si riprende e torna a fare la vita di sempre. Così tu a giusto o a torto non ricevi fastidi e lei almeno sopravvive.
Spero che le mie parole non ti abbiano infastidito, io cerco soltanto il bene comune e non giudico nessuno. Ciao e buona fortuna per la tua vita e il tuo lavoro.
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