Ti capisco molto bene.
Pure io ho avuto un padre il cui passatempo preferito era la sistematica distruzione dall'autostima e dell'equilibrio mentale dei suoi figli e familiari....
Finché non è morto, ha fatto impazzire tutti, cane compreso.
Tra l'altro mio padre non aveva neppure la scusante del bere come il tuo, no, no...
Lui era proprio crudele di suo, e faceva del suo meglio per ferire e offendere di continuo e il più possibile
moglie e figli attraverso un sapiente uso delle minacce, delle offese, dei ricatti, delle violenze psicologiche e fisiche..
Infatti lo vedevi spesso scegliere sadicamente e con cura le parole i concetti peggiori, gli insulti peggiori, che si possono immaginare allo scopo di provocare il massimo danno caratteriale/psicologico possibile nei bambini che eravamo...
Era più un demone, che un uomo.
Fortunatamente siamo sopravvissuti ( noi perlomeno..) e come reazione siamo diventati l'esatto opposto di come era lui...
Anzi da questo punto di vista devo quasi essergli grato, mi ha reso più forte.
Di sicuro molto più forte di quanto non fosse lui che aveva bisogno di umiliare e opprimere gli altri per sentirsi vivo.
Mi sono appena iscritto e l'ho fatto solo dopo aver letto il tuo sfogo.
L'ho fatto perché c'è qualcosa nel tuo scritto, nella stanchezza delle tue riflessioni, che mi ha ricordato com'ero e come vivevo molti anni fa quando
ero ragazzo, e dovevo fare i conti con una situazione che sentivo sempre più insopportabile, e senza via d'uscita..
Ma poi è passata....... Tutto passa, e vorrei dirti questo:
Se senti di dover odiare qualcuno odialo.
Fosse anche tuo padre, diglielo quanto ti fa schifo, gridagli in faccia la tua rabbia il tuo odio e poi vattene da li....Scappa e riprenditi la tua vita.
( L'odio è molto più utile della depressione, te lo assicuro..)
Inoltre, è troppo comodo fingere come fanno in troppi di essere "cambiati" solo quando ormai si fa sera, la vita inizia a presentargli il conto e allora cercano il conforto e l'aiuto di figli che hanno sempre presi sberle, insulti, e cinghiate sulla schiena.
Troppo comodo.
Detto questo ti saluto, e ti faccio i miei migliori auguri di buon anno.
Su con la vita e ricorda:
Tutto quello che non ti ammazza, ti stronzifica