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Buongiorno,sono un ragazzo di 26 anni e mio padre tende a frenarmi in tutto cio che voglio fare.Mi spiego meglio dopo la morte di mia madre mio padre non ha mai fatto niente per superare il problema,ad esempio io minsono iscritto alla misericordia per fare volontariato e si è iscritto anche lui,solamente non si è integrato e in seguito a discussioni non ci va più ma il problema è che non ci fa andare nemmeno me e questo è motivo di discussioni;quindi avrei voglia di andare ad abitare per conto mio,già avevo questa idea che si è rafforzata in me dopo essere stato un mese a Napoli e mi sono sentito libero di vivere.Il problema è che lui non accetterebbe che io me ne andassi e vuole che trovi un lavoro nella mia città natale e restassi a casa,ma anche se lo trovassi nella mia città io me ne andrei a stare da solo lo stesso,ma so che lui non mi parlerebbe più e si taglierebbero tutti i rapporti(esattamente ciò che lui ha fatto con sua madre).Inoltre nel momento che io ero a Napoli gli sono venuti due piccoli attacchi di panico con innalzamento della pressione e relativi viaggi al pronto soccorso;quindi se io mi allontano è un problema,ma io sento che non posso più vivere così perché mi sembra di stare in una prigione.

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Non lo so, preoccupati di tuo padre ma, al tempo stesso, non accettare che ti impedisca di fare una vita normale per motivi non validi.