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La figlia di Kim

MessaggioInviato: 30/06/2019, 21:13
da Riccardina
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Questo signore è Kim Vilfort, calciatore della nazionale danese, ripescata all'Europeo di Svezia 1992 al posto della Jugoslavia.
Forse nessuno di loro aveva molta voglia di giocare quel torneo da ruota di scorta con probabilità quasi nulle di trionfare. Sicuramente non ne aveva Kim, alle prese con una drammatica situazione familiare: la sua bambina di otto anni, Line, era malata da mesi di una leucemia piuttosto aggressiva da cui non riusciva a venire fuori.
La Federazione gli chiese se se la sentisse di partire con i compagni. Lui accettò, pensando che tanto nel giro di una decina di giorni sarebbero stati eliminati. Ottenne comunque il permesso di recarsi in qualsiasi momento a casa per assistere Line.
Tutto va come previsto: pareggio nella prima gara e sconfitta nella seconda, con Kim che tra le due gare prende il traghetto direzione Danimarca, che tanto l'Europeo è andato e la bambina, accudita dalla mamma, sta sempre peggio.
Poi accade che i ripescati sconfiggano la Francia e incredibilmente passano il turno andando direttamente in semifinale.
A questo punto i giocatori iniziano a crederci, anche Kim, sempre più combattuto tra il dramma familiare e l'ambizione sportiva.
Prima di affrontare l'Olanda campione in carica fa di nuovo visita a Line, la quale gli chiede di vincere per lei, perché è orgogliosa del suo papà calciatore e vuole vederlo esultare.
Nella gara contro Van Basten e soci Kim raddoppia gli sforzi. Ha il cuore che lacrima, però ha promesso alla figlia che farà di tutto per conquistare la propria sfida. Questa determinazione gli permette di sopperire a una condizione fisica non ottimale, dato che non si è allenato molto ultimamente.
La gara con l'Olanda si trascina ai rigori, e Vilfort segna il proprio, scaricando in rete tutta la rabbia che ha accumulato. Quando invece Van Basten sbaglia quello decisivo la ruota di scorta del torneo approda in finale, stupendo tutti.
Kim parte subito verso casa, giusto il tempo di stringersi alla sua famiglia prima di tornare in Svezia, perché contro la temibile Germania ci sarà bisogno dell'aiuto di tutti.
Il 26 giugno si gioca la gara, e, clamorosamente, la Danimarca passa in vantaggio. I potenti tedeschi reagiscono caricando come tori infuriati, ma non sfondano.
E poi, come in un sogno, al 78°, proprio lui, l'onesto mediano con i piedi in campo e la testa in ospedale, si invola verso la porta e segna il 2 - 0, sommerso subito dall'abbraccio affettuoso dei compagni che ovviamente erano consapevoli dello sforzo immane che stava compiendo per essere lì.
Una favola calcistica che nemmeno lui avrebbe potuto immaginare. E chissà anche con che orgoglio sarà tornato dai familiari per raccontare tutto.
Senz'altro Line sarà stata felice per lui, il suo papà ha vinto la battaglia. Purtroppo però la vita non è una favola ma cruda realtà, e la bambina, di lì a un mese, perderà la propria morendo in quel letto di ospedale.
L'apice e l'abisso toccati nello stesso tempo, in un'altalena di sensazioni. Il momento più bello della propria vita che diventa il più atroce.
Amare e odiare la vita insieme. A volte capita, e Kim Vilfort lo sa benissimo.

La figlia di Kim

MessaggioInviato: 30/06/2019, 21:26
da abcdefg
struggente

La figlia di Kim

MessaggioInviato: 30/06/2019, 21:31
da Sting
Non c'è niente da fare, sono sempre storie durissime. Non ho parole. Dispiace di non poco.

La figlia di Kim

MessaggioInviato: 01/07/2019, 8:24
da Tito
Non conoscevo questo lato della storia, solo la straordinaria impresa dei danesi. Davvero toccante!

La figlia di Kim

MessaggioInviato: 01/07/2019, 18:30
da Riccardina
Sono sicuro che avrebbe preferito ammalarsi lui piuttosto di veder morire così la figlia

La figlia di Kim

MessaggioInviato: 01/07/2019, 21:56
da rosablu85
Storie che ti tolgono il respiro!