Violenza in famiglia: può essere definita "educazione"?

[unicorno_rosa]

Buonasera a tutti!
Da un po' di tempo mi stavo facendo qualche domanda riguardo l'educazione in famiglia.
In pratica, io sono stata cresciuta con la violenza. Non c'era nessun tipo di abuso in famiglia, la violenza era una sorta di "punizione" in caso commettevo qualcosa di sbagliato. Era un metodo usato soprattutto da mia madre (mio padre era, ed è tutt'ora, quasi sempre a lavoro), eppure non sempre capivo che quella usata era solo "educazione", anzi, vedevo mia madre che a tratti diventava una strega malvagia da non far arrabbiare per nessun motivo. Poi, guardando queste scene con occhi maturi, posso capire che per mia madre era un momento difficile e che quindi per qualsiasi cosa si innervosiva. Da piccola ero una bambina un po' diversa, estremamente studiosa e creativa, buona anche con chi mi faceva soffrire, troppo tranquilla per la mia età, in cui i bambini non erano altro che vivaci. Ero così perché il mio carattere è sempre stato quello, non perché mia madre mi avesse influenzata. Ma continuavo ad odiare quella "educazione" data come se fossi una bestiolina, era quasi inutile. Primo, non capivo MAI cosa sbagliavo, secondo, sicuramente se avessi dovuto comportarmi in una certa maniera avrei capito in una maniera molto più soft.

E voi, cosa ne pensate? Secondo voi è giusto?

[FoxMulder]

Ciao Unicorno,
credo che la violenza, sia fisica che psicologica, non sia mai la risposta giusta ai problemi.
Specie nell' educazione, credo debba prevalere l' amore e l' attenzione per l' altro.

[Alostex]

Buonasera a tutti!
Da un po' di tempo mi stavo facendo qualche domanda riguardo l'educazione in famiglia.
In pratica, io sono stata cresciuta con la violenza. Non c'era nessun tipo di abuso in famiglia, la violenza era una sorta di "punizione" in caso commettevo qualcosa di sbagliato. Era un metodo usato soprattutto da mia madre (mio padre era, ed è tutt'ora, quasi sempre a lavoro), eppure non sempre capivo che quella usata era solo "educazione", anzi, vedevo mia madre che a tratti diventava una strega malvagia da non far arrabbiare per nessun motivo. Poi, guardando queste scene con occhi maturi, posso capire che per mia madre era un momento difficile e che quindi per qualsiasi cosa si innervosiva. Da piccola ero una bambina un po' diversa, estremamente studiosa e creativa, buona anche con chi mi faceva soffrire, troppo tranquilla per la mia età, in cui i bambini non erano altro che vivaci. Ero così perché il mio carattere è sempre stato quello, non perché mia madre mi avesse influenzata. Ma continuavo ad odiare quella "educazione" data come se fossi una bestiolina, era quasi inutile. Primo, non capivo MAI cosa sbagliavo, secondo, sicuramente se avessi dovuto comportarmi in una certa maniera avrei capito in una maniera molto più soft.

E voi, cosa ne pensate? Secondo voi è giusto?

Innanzitutto ti abbraccio tanto, perché ti capisco tantissimo.
Ecco quello che ho pensato io: dipende. Dipende, perché uno schiaffo ogni tanto può capitare che parta... i bambini sanno essere insopportabili.
Uno schiaffo però. Se cominciamo a parlare di botte che lasciano lividi o, che ne so, di frustate, roba lanciata addosso... insomma, roba più grave, allora non è educazione, è violenza e basta. Una cosa che so che peggiora le botte è la mancanza di affetto o di apprezzamento. Se il bambino cresce con qualche schiaffone ma con affetto o apprezzamenti, generalmente non avrà problemi a lungo termine. Se invece non solo ci sono botte serie ma manca pure l'affetto, il problema che nascerà sarà molto grosso. O almeno, secondo me è così.

[Gionata]

Secondo me è sbagliato un genitore se la può prendere col figlio perché è indifeso e scaricare sopra il figlio la propria rabbia senza paura di avere una reazione e anche se il figlio l'avesse scaricherebbe forse ancora più rabbia e secondo me ci proverebbe piacere e non aspetta altro, se poi è anche convinto che siccome il mondo è un posto brutto e deve educare il figlio preparandolo a questo mondo essendo cattivo e a tratti crudele... non riesco a continuare

[Run]

Buonasera a tutti!
Da un po' di tempo mi stavo facendo qualche domanda riguardo l'educazione in famiglia.
In pratica, io sono stata cresciuta con la violenza. Non c'era nessun tipo di abuso in famiglia, la violenza era una sorta di "punizione" in caso commettevo qualcosa di sbagliato. Era un metodo usato soprattutto da mia madre (mio padre era, ed è tutt'ora, quasi sempre a lavoro), eppure non sempre capivo che quella usata era solo "educazione", anzi, vedevo mia madre che a tratti diventava una strega malvagia da non far arrabbiare per nessun motivo. Poi, guardando queste scene con occhi maturi, posso capire che per mia madre era un momento difficile e che quindi per qualsiasi cosa si innervosiva. Da piccola ero una bambina un po' diversa, estremamente studiosa e creativa, buona anche con chi mi faceva soffrire, troppo tranquilla per la mia età, in cui i bambini non erano altro che vivaci. Ero così perché il mio carattere è sempre stato quello, non perché mia madre mi avesse influenzata. Ma continuavo ad odiare quella "educazione" data come se fossi una bestiolina, era quasi inutile. Primo, non capivo MAI cosa sbagliavo, secondo, sicuramente se avessi dovuto comportarmi in una certa maniera avrei capito in una maniera molto più soft.

E voi, cosa ne pensate? Secondo voi è giusto?

No non è per niente giusto, i bambini vanno trattati benissimo e non maltrattati. Tutta questa aggressività, peggio ancora immotivata, non è per niente giustificabile. La gente, come tua madre, ha la fortuna e non la sa apprezzare. Ti mando un abbraccio.

[malika]

Io sto scoprendo di aver subito violenza psicologica. Non un qualcosa fatto volontariamente, ma come reazione a un trauma. Io ancora fatico a crederci, perche è la mia famiglia. ma posso dire di avere gli stessi effetti psicologici di chi ha subito violenze fisiche o è cresciuto in ambienti disagiati (che sono poi i miei problemi psicologici).
Famiglia normalissima all'apparenza con tanto amore, ma con un controllo eccessivo dovuto a traumi loro (ipotizzo) e problematiche mie durante l'infanzia (questo posso confermarlo).
Gli effetti dell'umiliazione e della svalutazione e critica continua sono pari a una violenza fisica, e hanno effetti sul cervello terribili, sono difficilissime da superare, ve lo assicuro.
Io credo che va bene far capire ai figli cosa hanno sbagliato, va bene anche arrabbiarsi, ma ritengo sia giusto lasciar loro la possibilità di esprimete le loro emozioni e rimediare anche a modo loro.io questo non l'ho vissuto ma credo sia un punto importante.