1 ora e mezza di pianti al telefono.
Per cosa poi? Bho non lo so neanch'io. Ma sta di fatto che se qualcuno mi grida addosso quando ho solo fatto una domanda sulla connessione internet, io ci rimango male. Sto male a sentirmi attaccata quando non ho fatto assolutamente nulla, e non sgridata da una persona qualunque ma dai miei genitori.
Forse hanno ragione loro, non dovrei piangere. Piangere perché i tuoi genitori si arrabbiano con te. E poi sentirmi dire ogni volta che il mio pianto li infastidisce ancora di più e gridano ancora più forte e di conseguenza io piango di più.
Poi tutti mi chiedono:"ma come mai non vuoi tornare a casa? Perché stai cosi poco l'estate? Perché è un problema parlare con i tuoi?" Domande che faceva anche lo psicologo... ma come cavolo faccio a parlare a una persona che si arrabbia per delle scemenze del genere? Come faccio a dire che sono depressa quando solo il mio pianto li irrita?
Gli altri giorni poi tutto dimenticato "ci manchi"... bho a me manco un po' voi.
Questa quarantena è stata bella per me, avere una scusa per non dover tornare a Pasqua, per rimanere qua (anche se da sola) senza doverli sopportare.
E queste persone sono l'unico motivo per cui non mi suicido... ma poi succedono ste cose e inizio a ripensarci...