Che rapporto avete con loro? Mi riferisco a zii, cugini, nonni etc.
Vi racconto qualcosa della mia esperienza.
I miei unici parenti sono quelli dalla parte di mio padre, li vedo sporadicamente ormai, ma hanno sempre un effetto tossico su di me.
Sin dall'infanzia, si sono sempre fatte preferenze tra i vari nipoti, ed io e mio fratello abbiamo sempre occupato gli ultimi posti.
Vedere i parenti che si rifiutavano di badare anche un solo pomeriggio a noi quando i miei genitori erano oberati di lavoro e costretti alla fine a chiamare una babysitter o lasciarci soli a casa, è sempre stato umiliante. Ricordo una volta, sempre da piccoli, siamo dovuti restare a pranzo da una parente che poi pretese dai miei genitori di essere rimborsata i soldi del pranzo.
Vedere a Natale i miei cugini che ricevevano giochi e videogiochi, le mie cugine oggettini d'oro, e noi due, oggetti presi a caso e incartati (clamoroso quando mio fratello a 7 anni ricevette in regalo una penna di quelle che si regalano alle lauree, l'anno dopo un cristallo fermacarte di quelli poraccissimi), non faceva che alimentare il malessere e la frustrazione.
Crescendo andava sempre peggio. I parenti erano una tappa fissa e iniziavo a soffrire di violenti attacchi di cefalea ogni volta (ovviamente fui rivoltata come un calzino dai neurologi, risonanze a go-go, nessuno trovava niente chissà perché), ogni volta era un tessere le lodi delle cugine, le più belle, le più simpatiche, le più brave, non c'era nessuno come loro.
Diciamo anche che per loro, avere successo significava essere popolare e, per una donna, trovare un buon marito ricco.
Ecco perché le mie due lauree ed il mio lavoro non sono mai contati niente per loro, solo per il fatto di essere introversa, solitaria e sfortunata con l'altro sesso, mentre il fatto che le mie cugine avessero smesso di studiare e trovato dei buoni partiti le ha elevate ormai al rango di divinità.
Insomma, sono sempre stata considerata la pecora nera, la feccia, quella scomoda, quella sbagliata e problematica. E nemmeno si sono mai degnati di imparare a conoscermi. Non sanno quasi nulla di me e nonostante abbia quasi trent'anni, mi vedono ancora come la ragazzina insicura, infatti quando mi vedono sanno solo elargire falsi complimenti sul mio aspetto, credendo che sia ciò che io voglio sentirmi dire, dopodiché la conversazione si arena. Al compleanno, quando si ricordano, mi fanno sempre lo stesso regalo, qualche palette di cosmetici (la più economica possibile), di quelle per le ragazzine alle prime armi con il trucco (mi trucco da una vita e so scegliere i prodotti che mi servono, grazie )
Anche se ora ci vediamo di rado, è sempre un'esperienza negativa, che mi lascia degli strascichi di disagio e rancore per qualche giorno, perché tutto torna a galla nella mia mente e inizio a rimuginare sulle cose.
Ieri mi è capitato di vederli e la cosa mi ha sfinita, stamattina non riuscivo neanche ad alzarmi.
Scusate lo sfogo, raccontate le vostre esperienze se vi va