da LaCele » 25/12/2020, 21:35
Ciao germano,
Allora, prima di tutto distinguiamo il vivere da solo con l’essere realmente soli. Si può vivere da soli e avere tanti affetti, come si può vivere con altre persone e sentirsi soli.
Io ho provato tutte le soluzioni, vivere da sola, vivere con altre persone, vivere con i miei. Quando vivevo con i miei mi sentivo terribilmente sola, sono persone con cui non potevo aprirmi perché tanto ogni cosa scatenava la polemica (anche le più banali, tipo la scelta dell’università), al che ho provato a vivere con altre persone (mentre ero all’università), eravamo in troppe e non stavamo bene per tutta quella serie di motivi che chiunque è stato all’università ti potrebbe elencare, poi sono andata a vivere da sola, e si, quando ero a Milano era la soluzione migliore del mondo, avevo i miei spazi e nemmeno sentivo la solitudine perché ero tutto il giorno in giro. Ho fatto altre esperienze di vita da sola in altri posti, ma ho sentito molto la solitudine di cui parli tu, quando vorresti semplicemente scambiare 2 parole sul meteo ma non trovi nessuno in casa, mi sono anche sentita di impazzire.
E quindi, si avere i propri spazi è bello, ma senza chiudersi dal resto del mondo. Cioè,dolori, successi, insuccessi, esperienze di vita etc.. etc... sono cose che vanno condivise, non ruota tutto intorno a noi come individui, ci vuole un certo equilibrio.
Invece una domanda che sorge spontanea è: ...e quando le comunità che hai attorno non rispecchiano la tua realtà? Quando ti sentì fuori luogo e vorresti altri tipi di comunità?
Che fai? Ti isoli o ti sforzi di adattarti ad una realtà che non ti piace?