Ciao a tuttə,
Prima di entrare nel vivo del discorso, devo fare una premessa. Come anticipato nel titolo, ho 25 anni e tantissima differenza d’età con i miei genitori. Sono la più piccola dopo tre maschi. Nonostante essere la più piccola mi abbia spianato la strada per certe cose, essere l’unica “femmina” tende ad essere un ostacolo. Spesso ho qualche contrasto con i miei genitori, ma prevalentemente con mio padre perché su tantissimi argomenti è molto arretrato (anche a causa della sua educazione).
L’ultima vicenda, riguarda il mio ragazzo. Io 25 anni, lui 23. Per molto tempo, mio padre mi ha vietato di “portarlo a casa”, cosa che ho sempre accettato ma è stata difficile perché viviamo a un’ora e mezza di distanza e andare da lui quando posso ha un costo in termini di tempo e soldi. Adesso, il fine settimana del mio compleanno, mi ha concesso di farlo venire e di farlo restare a dormire qui. Va tutto benissimo, andiamo anche a cena fuori con i parenti e passiamo una serata molto bella e tranquilla.
Oggi, sembra essere cambiato qualcosa: dopo pranzo mio padre mi chiama in disparte e mi dice di non dormire con lui, ma in un’altra stanza.
(Ora, va bene che abbiamo vent’anni e non stiamo a guardarci in faccia solitamente, ma vi garantisco che non abbiamo fatto nulla. Quindi no, non è dipeso da questo). Il mio timore è che sia nato tutto dal fatto che mio padre ha visto i pochi tatuaggi che ha il mio fidanzato, e questo l’abbia messo in “cattiva luce”. Perché in 25 anni, mio padre non mi ha mai dato certe direttive, e ho avuto altre relazioni anche con ragazzi più grandi.
Questa cosa ammetto che mi ha un po’ destabilizzata, perché mi sono sentita trattata un po’ come una bambina e perché la trovo una mancanza di fiducia. Senza contare che se devo trascorrere del tempo con una persona cara che vedo poco, voglio farlo al massimo delle possibilità, tra l’altro nutro sempre la speranza che mio padre “benedica” questa relazione e sia solo soddisfatto della mia felicità. Vedere che con i miei fratelli questo succede e con me no, mi ferisce… spesso penso che queste siano avvisaglie che è giunto il momento di andare via da casa, cercando un lavoro e così via, perché vedo che queste e altre discussioni minano la mia serenità.
Ho un po’ di imbarazzo a parlarne con gli amici, perché spesso ho notato di essere più “limitata” nel fare le cose rispetto a loro, e anche se non sono mai stata giudicata, mi vergogno a parlarne.
Cosa posso fare? Avete qualche consiglio? Vi sono capitate esperienze simili?
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