Punizioni e castighi

[ZetsuboKyomu]

fa malissimo

soprattutto se tirata a mò di boomerang

[ragazzo]

oddio

[Richetto]

fa malissimo

soprattutto se tirata a mò di boomerang

Ritorna al lanciatore?

[ZetsuboKyomu]

fa malissimo

soprattutto se tirata a mò di boomerang

Ritorna al lanciatore?

no solo il momento del lancio è uguale

[Richetto]

Nella notte dei tempi, alle elementari, in una delle altre sezioni, il maestro usava una riga di legno da 50 centimetri, sulle gambette nude (si portavano i calzoncini corti) degli scolaretti (tutti maschietti, non c'erano ancora le classi miste)... a sentire le vittime, faceva veramente un male cane, al quale si aggiungevano poi le percosse casalinghe, "perchè se ti ha picchiato il maestro ci sarà stato un motivo valido"...
Invece, io avevo una maestra sui 45 anni di grandissimo carisma, che non aveva bisogno di urlare e/o alzare le mani.. erano altri tempi, ma riusciva a farci stare seduti, zitti, con le mani che si tenevano dietro la schiena, per delle mezz'ore.
N.B.: in prima elementare bocciò cinque alunni.. una leggenda , ce ne fossero ancora di insegnanti così.

[Mirrorblame]

Io venivo spesso punito per cose nelle quali o ero li per caso (guardavo e basta) o ero indirettamente e involontariamente coinvolto. E le punizioni erano le peggiori, non tanto per il dolore fisico e mentale, ma per il fatto che venivano effettuate davanti a tutti. Quindi vere e proprie umiliazioni, che con il tempo non ho mai dimenticato (quando incrocio le maestre che me le davano mi nascondo sempre). Evito di scendere nei dettagli, poiché vaghi, e meglio fare in modo che rimangano tali

[kathellyna]

del passato non ricordo molto. credo di essere stata una bambina molto "agitata" e, come spesso ripete mia madre, "rompicogliòni". alle scuole elementari, non ricordo un solo giorno in cui almeno una delle insegnanti non mi abbia richiamato in modo anche offensivo o prendendomi in giro. agli altri non succedeva mai. con il tempo, la classe ha imparato da loro a riconoscermi come "elemento di disturbo", e per questo ad evitarmi. erano le stesse insegnanti ad affermare che a stare vicino a me si finiva per assomigliarmi, e che quindi era consigliabile ignorarmi e riferire nel caso facessi qualcosa giudicato come "inappropriato". per loro era diventato quasi un gioco, fare la spia su quello che facevo, cose che spesso non erano neppure vere, in modo che poi venissi sgridata con gran divertimento del resto della classe. eppure non ho mai fatto niente di così negativo. non ricordo, almeno. e no, non li scuso e non mi interessa niente se allora erano immaturi e non capivano ciò che facevano. li odio tutti, nessuno escluso, l'ho detto chiaramente allora e lo penso ancora.

in quanto a ciò che succedeva e ancora accade a casa, qualche schiaffo da parte di mio padre; offese varie da parte di entrambi i genitori, specie di mia madre; pc, tablet e cell continuamente nascosti, che può sembrare una piccolezza ma per me che sono dipendente da internet è un vero problema; in passato mia madre era solita lasciarmi senza mangiare quando era arrabbiata [adesso non più perché se posso evitare di mangiare sono anche più contenta]; non mi hanno mai vietato di uscire perché da anni esco solo per andare a scuola, e anche di questa farei volentieri a meno. penso comunque che questo sia abbastanza normale.

[Shinji]

I miei mi hanno picchiato diverse volte, ma non era frequentissimo, sia perché ero relativamente tranquillo, sia perché quando serviva preferivano sgridarmi. Delle volte in cui sono stato picchiato, quella che ricordo di più è quella volta in cui mio padre mi prese a sberle fino a farmi uscire sangue dal naso perché non volevo assolutamente andare a fare un'escursione con i boy-scout. Odiavo uscire con i boy-scout, ma ero obbligato ad andarci per il semplice motivo che mio padre ci andava da ragazzino; lui ha sempre voluto impormi di fare tutte le stesse cose che ha fatto lui (ci ha provato ad impormele, poi, specialmente quando sono cresciuto, ho cominciato a decidere di testa mia); è la classica persona egoista che pensa che tutti gli altri la pensino sempre come lui ed abbiano i suoi stessi gusti in tutto.
Mi è capitato parecchie volte di rinfacciargli quell'episodio, ha sempre detto di aver fatto bene a comportarsi così. Mia madre invece nega che sia mai successo (nonostante ne fosse stata testimone) ha sempre detto che mi sono fatto male perché andando verso il bagno ho sbattuto la faccia alla porta
Ora si meravigliano pure del fatto che io abbia un pessimo rapporto con loro e non li stimi (ovviamente ciò non dipende da quell'episodio, ma da tutti i loro comportamenti, specialmente quelli di mio padre)

[Royalsapphire]

Io ricordo che la punizione psicologicamente più devastante subìta da piccola era la minaccia dell'abbandono. Tipo "ti lascio qui e me ne vado" o "ti puoi trovare un'altra famiglia" o "ti butto su una strada e ti lascio lì". Ricordo proprio il terrore che mi abbandonassero.
Certo che da piccoli si è così tremendamente fragili..

[kathellyna]

una volta, quando ero molto piccola, non ricordo cosa avessi fatto, ma mi chiusero fuori dalla porta per un tempo che a me sembrò un'eternità. era sera, così buio che non si vedeva nulla. rimasi lì ad urlare e bussare alla porta come un'idiota. le minacce di abbandono, invece, non mi hanno mai fatto nessun effetto. rispondevo: "pazienza!". mia madre a volte quando litiga con qualcuno se ne va, non so dove, e magari torna la sera. mio padre cerca di rintracciala, ovviamente senza risultato, ma a me non importa. lui invece minacciava di: "andare a buttarsi dal ponte", cosa che non ha mai fatto. poi boh, non ricordo altro.