Padre carceriere, madre fata turchina ma senza ali

Forum di aiuto sui tabù della famiglia. I Fatti Vostri.
Parliamo del rapporto conflittuale tra genitori e figli nel presente e nel nostro vissuto passato.
Cosa vuol dire avere una mamma e un papà? Cosa significa essere bambini, e cosa, essere ragazzini? Come sta il tuo bambino interiore?
Quanti problemi e quante difficoltà ci vengono messi davanti?
Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

Padre carceriere, madre fata turchina ma senza ali

Messaggioda Gemma » 22/09/2014, 10:01



Quando mio padre smetterà di fare il carceriere e inizierà a fare il genitore, forse, sarà troppo tardi.
Parliamo di un uomo, di una roccia. Di un marito fantastico, fedele. Di un padre che ama troppo e, spesso, nel modo sbagliato. Di un padre che, più che amare, possiede. Di una roccia così talmente tanto insicura, da sentire la necessità di sottolineare la propria egemonia, di far pesare la propria volontà, la propria presenza, la propria forza e volontà. E, quando questa sua egemonia viene messa in discussione, la roccia traballa, il padre si trasforma in carceriere, in castigatore, in boia. Parliamo di un padre che teme e odia, ciecamente e profondamente, ciò che non conosce ed è spaventato –e forse un po’ invidioso- dal fatto che, per forze maggiori, io possa conoscere e saperne più di lui. Lui vive in una realtà ristretta, esce solo per fare la spesa, è raro che esca con gli “amici”. Amici di cui non ha una buona opinione: per lui, sono persone stupide, egoiste e una serie di altri atteggiativi che, forse, tradiscono una certa invidia per la loro condizione, per la loro, forse, felicità, sicurezza, serenità.
Parliamo di un uomo, un marito, che ha fatto da padre a mia madre, visto che il suo è morto che lei era piccola. Lui ha sempre avuto bisogno di aggrapparsi all’affetto di qualcuno, qualcuno che vedesse in lui un’ancora, un punto di riferimento. E il loro amore, quello fra i miei, gira proprio intorno a questo: lei ha bisogno di questo punto di riferimento e lui ha bisogno di sentirsi importante. Mia madre ha così bisogno di avere un padre, che è pronta ad annullarsi in virtù di quell’affetto che le è venuto a mancare e che ancora cerca smaniosamente. Lei è così diversa da papà, ma è pronta a smussare, levigare fino anche ad appiattire ogni sua volontà in virtù di un uomo che, per sentirsi tale, i propri spigoli li ingrandisce. Può sembrare squilibrato come rapporto, ma forse non lo è, dal momento che ancora, dopo vent’anni di matrimonio e dieci di fidanzamento, dormono abbracciati. Ed è bellissimo vederli abbracciati. Ma vorrei provare sulla pelle l’effetto che fa non sentirsi tagliare le ali. E vorrei che anche mia madre lo provasse. Ma forse lei ha bisogno di qualcuno che le tagli le ali, forse lei lo desidera. Forse non lo ha mai voluto, ha solo smesso di desiderare di avere ancora le ali. Ma io no.
Quando papà non c’è, io e mamma siamo molto affiatate. Basta che lui varchi l’uscio e chiuda la porta, affinchè io mamma ritroviamo quella complicità che solo mamma e figlia possono avere. Io, devo dire, non parlo molto con lei ma quando papà non c’è diventiamo come due amiche di vecchia data, due confidenti, senza peli sulla lingua. Una sera papà è stato via per un po’ di ore (nb: è un musicista, aveva uno ‘spettacolo’, ma di questo parleremo più in là). La mamma ha iniziato a fare l’impasto della pizza già nel pomeriggio, la sera ci siamo messe a guardare i cartoni della Disney in cucina, con le casse a palla, di fronte a una bella margherita fatta in casa. La serata è finita con i titoli di coda, perché è tornato papà. Con lui in casa non sarebbe stato possibile. Perché? Non lo so.. spesso le propongo serate del genere, ma hanno luogo solo quando papà non c’è. Quando invece papà c’è, e si corica presto, lei gioca al tablet fino alle due; quando papà va a letto tardi, lei si mette a dormire alle dieci e mezza. Però dormono abbracciati come se avessero quindici anni e non credo lo facciano per abitudine, perché si vede da lontano che si vogliono molto bene.
Io voglio bene a papà. Anche se ogni tanto mi lascia i lividi, anche se una volta mi ha spezzato un dito che ancora fatico a muovere. Gli voglio bene perché mi ha trasmesso degli insegnamenti importanti, ma questo lo faceva prima di diventare il mio carceriere. Ora non ha più tanto da insegnarmi, ha esaurito ogni cosa dal momento che ho vent’anni e passo la maggior parte del mio tempo in una città che, con il mio paesino, non ha niente a che vedere; ora che vado all’università e questo mi consente di vedere tante realtà ben lontane dalla vista di mio padre, per quanto lungimirante possa essere; ora che vivo esperienze a lui totalmente estranee, in luoghi a lui estranei e con gente a lui estranea. E il non avere più niente da insegnare, lo spaventa. E la paura lo rende un carceriere. Anche per questo dico che lui, secondo me, non vuole che continui l’università. Forse è anche una questione economica, anzi, sicuramente sarà anche una questione economica. Ma io non sono disposta a farmi tagliare le ali, in nessun caso. E lui lo sa bene. E ne ha paura. Io non so cosa pensi di me, non so quanto bene mi conosca e quanto sappia di me. Ma a me non importa tanto della sua opinione su di me, e lui sa che oramai faccio a meno delle sue parole. O forse non lo ha ancora capito e spera che mi importi qualcosa.. o forse non è vero che non mi importa. Non ci penso, tutto qui. Perché pensarci mi farebbe chiudere in me stessa, mi farebbe smettere di credere in me stessa, che già non ci credo poi tanto.. però per fortuna c’è la mamma, la mamma che lavora, che non prende tanto, ma che non mi fa mancare i libri per studiare e l’abbonamento per seguire; vorrebbe riuscire a pagarmi l’affitto ma non ce la fa –e anche se ce la facesse economicamente, papà non vorrebbe- quindi mi paga l’abbonamento, anche se sto a due ore e mezza dall’università. Perché per lei ne vale la pena. E se ne vale la pena per lei, allora ne vale la pena anche per me. Per fortuna c’è la mamma, la mamma che è forte nella sua fragilità, che si fa annullare da papà ma che sostiene me, affinché non mi annulli io.. Per fortuna che c'è lei..
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Messaggioda Royalsapphire » 23/09/2014, 23:11



Brava Gemma, non rinunciare agli studi. Non lasciare che qualcosa ti ostacoli! Pensa sempre al tuo obiettivo, specialmente nelle situazioni piu disperate!
Dal profilo che hai descritto di tuo padre ti do ragione, nel senso, non che lui voglia il tuo male, ma spesso accade che se la paura si impossessa di noi poi non riusciamo a ragionare lucidamente e forse tuo padre per la troppa paura di perdere il dominio vorrebbe che tu non fossi la ragazza intraprendente che sei per aver sempre bisogno di lui, che dipendessi da lui come tua madre.
Per la cronaca, certamente lei ha annullato la sua personalità per lui (se è cambiata). Succede quando una personalità fragile ne incontra una fortissima.
Se tu vuoi avere una vita tua, devi guadagnartela!
E sono certa che ce la farai, sei una ragazza intelligente e caparbia.

Notte :hi:
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Messaggioda filippo il magnifico » 23/09/2014, 23:40



Spero che tua madre sappia che sei una figlia unica....Anzi credo proprio che lo sappia bene,Grande Gemma!! ;)
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Avrei preferito avere un solo respiro dei suoi capelli,
un solo bacio della bocca, un solo tocco della mano
che stare un'eternità senza.....
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Messaggioda Gemma » 24/09/2014, 0:07



Grazie a entrambi per le parole di conforto!
Sì, Royal, mamma è cambiata molto negli ultimi anni, più o meno da quando mio fratello aveva 3, 4 anni (ora ne ha 11).
Era molto più intraprendente, molto più sbarazzina, meno "piatta" caratterialmente parlando.. Si truccava, si curava, ogni tanto mi chiedeva di passarle la piastra.. Era più propositiva.. Anche per esempio le piccole cose del tipo "domani mangiamo *una cosa a caso*?" Ora non esiste il proporre, esiste il "cosa volete mangiare domani?", e ovviamente si finisce per cucinare quello che dice papà.. Non propone più di fare pasquetta fuori, ad esempio.. Quest'estate è stata un'inferno per mamma, le ama il mare, ci sarà andata si e no un sette/otto volte (abito in salento, il che è tutto dire!! avere a due passi da casa spiagge bellissime e non andarci mai..giusto per dire..), una volta siamo andate sole io e lei con il piccolino.. papà spesso sottolineava quanto odiasse l'estate, il caldo, l'afa, il sole..eppure non è che mamma chiedesse chissà che..le proponevo di prendere la macchina e andare senza papà, lo ha fatto una sola volta e solo perchè papà mancava tutto il giorno (causa spettacolo), e comunque siamo tornate prima noi di lui.. anni fa non ci avrebbe pensato due volte, avrebbe preso le chiavi, ci avrebbe ficcati in macchina e nel giro di dieci minuti saremmo arrivate, avremmo parcheggiato, infilato l'ombrellone e ficcate in acqua! Prima era molto più di compagnia.. era molto più felice.. beveva di gusto nelle "occasioni" (capodanno e natale con i parenti) ma anche a tavola di fronte a un pranzo più elaborato! Senza mai esagerare ovviamente! Rideva più spesso..leggeva..ora non prende in mano un libro da secoli! Eppure lei ama leggere..ama la letteratura.. siccome il nonno è morto quando lei aveva 11 anni, non ha proseguito gli studi perchè andò a lavorare, ma era bravissima, la zia una volta disse che era l'orgoglio del nonno perchè prendeva sempre voti alti! Si è diplomata al serale e ha preso 100 e lode.. è un esempio per me.. ogni tanto parla di letteratura, mi parla degli autori che ha studiato e apprezzato di più tipo Dante e Manzoni, quando ne parla ha gli occhi che brillano..Ora è proprio da tanto che non le brillano gli occhi.. Sì Royal, è cambiata molto..
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Messaggioda Richetto » 24/09/2014, 6:58



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"Carri armati nemici fatta irruzione a sud di ARIETE. Con ciò ARIETE accerchiata.
Trovasi 5 km nord-ovest Bir El-Abd. Carri ARIETE combattono."
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Messaggioda Bonifacio » 24/09/2014, 7:41



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Messaggioda plagine » 24/09/2014, 8:23



Scusa gemma io non riesco a fare "Gemma ha detto bla bla bla"percui mi toccherà riscrivere quel piccolo stralcio che hai scritto.
" o forse non è vero che non mi importa. Non ci penso, tutto qui.
Invece ci pensi, ci pensi a tal punto di averlo scritto in un topoic.
Io non sono la persona più adatta per darti un consiglio, ho perso mio padre quando avevo 10 anni quindi....
Una cosa però posso augurarti di finire il più presto gli studi , trovarti un buon lavoro(conoscere bene l'inglese come te apre tante porte) e andare via da quel carcere che casa tua è ormai diventata.
Non importa quanto tuo padre ti voglia bene ,anche se a modo suo, quando si oltrepassa una determinata soglia(mettere le mani addosso e romperti un dito), e il segnale che ormai la tua famiglia non è più quel rifugio caldo e sicuro che ogni figlia cerca quando oltrepassa le mura di casa.
Spero con tutto il cuore che riesca a trovare il prima possibile la tua strada..e tornare la ragazza felice che credo un tempo eri
Ciao UN ABBRACCIO PAOLO
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Perciò confido in lei
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Messaggioda Gemma » 24/09/2014, 12:00



Plag, è proprio questo ciò che ho intenzione di fare..
Grazie a tutti per il sostegno :)
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Messaggioda Madao » 24/09/2014, 13:03



Fai bene ad andare avanti, anche a testa bassa.

Mio padre è simile al tuo, o per meglio dire, è il rovescio della medaglia: non ha mai alzato un dito su di me, ma non ha mai fatto mai nulla per starmi vicino o incoraggiarmi: "non sei capace", "hai sbagliato", "non si fa così".
Ogni volta che da adolescente avevo un problema o ci scherzava sopra, oppure la prassi era: "non sono problemi nostri (miei)" ... e per una mia parola sbagliata, rispondeva con le lacrime, facendomi sentire una specie di mostro.
Ho provato tante volte a dargli una possibilità, ma non è mai stato in grado di tirar fuori un po' di coraggio, nemmeno messo di fronte a situazioni gravi, o quando la mia vita è andata a rotoli. Sempre bugie e totale negazione della realtà. Pensava solo a lavorare e, se non altro, mi aiuta economicamente in questo momento in cui non sono in grado di farlo da solo... Non riesco ad essergli grato e non riesco a volergli bene o stimarlo come uomo, ma negli ultimi tempi sto facendo uno sforzo per sopportarlo.

Morale della favola: complimenti per i cojones che stai dimostrando... Continua così! XD
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Messaggioda Dado » 24/09/2014, 22:44



Gemma sei sensibile, dolce, intelligente, determinata, combattiva, sei un mito :thumbup:.
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