Francy'92 ha scritto:purtroppo io sento nettamente la distanza fra cuore e testa.
Certo, direi che la maggioranza ne soffre. O comunque molti.
Come già Freud osservava,
vivere in società comporta inevitabilmente un certo livello di repressione (non sono del tutto libero, mi devo controllare, non posso essere spontaneo, mi viene detto che certe aspetti di me non vanno bene, mi inducono sensi di colpa...), quindi siamo tutti "nevrotici" a un certo livello.
Poi naturalmente alcuni subiscono "danni" ancora maggiori, e da qui maggiori livelli di conflitti interni e sofferenza psico-emotiva.

In questo caso, il conflitto sembra essere tra le tue emozioni (cuore) e le idee che ti sono state messe nella mente (testa).
In uno stato naturale, non ci sarebbe conflitto tra queste parti. Infatti in Natura non vediamo mai animali nevrotici (mentre succede tra quelli in cattività). Quindi presumo che il tuo conflitto sia "artificioso", cioè indotto da qualche causa esterna a te.
In verità, ho sviluppato questi problemi verso i vent'anni, prima ero felice e amavo la vita.
Ricorda che c'è sempre un motivo - anche quando non lo vediamo.
Se io divento depresso o alcolista, mica succede per caso.