Il mondo senza religione

Proprio come se fossimo al bar!
Condividiamo momenti di felicità!! Parliamo di tutti quegli argomenti che non rientrano nelle sezioni più specifiche.

Il mondo senza religione

Messaggioda Lord Le Fou » 30/05/2013, 16:37



Siete assai ridicoli, quantomeno stupidi.
Onde evitare fraintendimenti e fornirvi la minima spiegazione vi consiglio di darvi un'occhiata a questo, questo e anche quest'altro.
Una divagazione su questo allegro motivetto altresì non guasterebbe (le belle scarpette, lapti, ai piedi dei burlaki sulla tela e a fine video non sono casuali).
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Messaggioda Davy Jones » 30/05/2013, 18:21



Episodi 12 e 13 della decima stagione di South Park.

Comunque secondo me senza religione ci sarebbe più progresso scientifico ma sul piano umano non so se il mondo sarebbe migliore o peggiore. Forse, da questo punto di vista, cambierebbe poco visto che tra le peggiori azioni compiute dall'umanità figurano cose non compiute in nome della religione.
Inoltre gli stati che hanno cercato di sradicare la religione, come quelli ex comunisti o tuttora comunisti, non sono certo un esempio di progresso né scientifico (a parte l'URSS che comunque era al di sotto degli USA) né morale. La Repubblica Ceca che mi pare sia l'unico paese a maggioranza atea non ha compiuto nulla di straordinario rispetto alle altre nazioni.
Per quanto riguarda le guerre a mio avviso non cambierebbe nulla visto che raramente la religione è la reale causa di un conflitto.
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Messaggioda StillWandering » 30/05/2013, 19:14



La Francia, il Belgio, l'Olanda e i paesi scandinavi non sono comunisti... e sono fra i paesi migliori al mondo, insieme alla Nuova Zelanda, l'Australia. Grecia e Italia sono agli antipodi, e infatti questi ultimi due paesi vanno a rotoli. Anche l'estonia è un paese tendenzialmente ateo (il paese più ateo d'Europa) e il governo funziona, il paese è uno dei più tecnologici al mondo. Caso a parte la Repubblica Ceca, vero, ma la correlazione in linea generale funziona: meno religione, più progresso. Poi, il paese più tecnologico per eccellenza è il Giappone e infatti i giapponesi sono poco religiosi... se però escludiamo che sono dei romantici del lavoro, mentre nei precedenti paesi citati si vive anche bene (Benessere Interno Lordo). L'Australia, che è fra i paesi più felici, ha visto un aumento degli atei dal 2001 al 2011 del 9 per cento, dal 15 per cento al 22 per cento. I paesi più poveri tendenzialmente sono sempre anche quelli più religiosi. Insomma, non è matematico, ma meno sei religioso più probabilità hai di essere un paese progredito. Non funziona per tutti, ma per quasi tutti sì. Da notare la Danimarca, sempre paese poco religioso, in testa nella classifica dei paesi più felici.
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Messaggioda kathellyna » 30/05/2013, 19:20



io concordo con StillWandering su tutti i post di questo argomento.
lord le fou, sarò ignorante ma non ho capito il motivo per cui hai postato delle immagini di scarpe.
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Messaggioda StillWandering » 30/05/2013, 19:47



Aggiungo anche che l'errore fatto da Davy Jones è stato quello di considerare paesi dittatoriali che hanno direttamente tentato di abolire la religione. Un ragionamento che fa acqua, perché la correlazione è: più progresso, meno religione. Cioè, se io sono un paese progredito, automaticamente sono anche probabilisticamente poco religioso. Questo è il ragionamento. Se io sono un paese avanzato, per correlazione sono anche poco religioso. Se prendo i paesi più avanzati, automaticamente scopro che sono poco religiosi. Ma se sono un paese poco religioso, non è detto che sia anche progredito (ed ecco la Repubblica Ceca)... nella pratica però scopriamo che le eccezioni sono poche e quasi tutti i paesi poco religiosi sono anche avanzati: Gran Bretagna, Svezia, Belgio, Olanda, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Francia. Da non fare l'errore di considerare paesi progrediti quei paesi che in realtà hanno solo potere economico e militare come gli Stati Uniti... saranno anche una potenza mondiale, ma paese progredito proprio no. Come la Cina... una potenza mondiale ma di certo non paese progredito. Non a caso gli americani sono anche molto religiosi ("In God we trust"... l'espressione si spiega da sè). Insomma, se sono progredito, difficilmente posso essere religioso. Progresso e religione non vanno d'accordo.
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Messaggioda Lord Le Fou » 30/05/2013, 21:04



kathellyna ha scritto:lord le fou, sarò ignorante ma non ho capito il motivo per cui hai postato delle immagini di scarpe.

Ho detto ridicoli e stupidi, darti erroneamente dell'ignorante sostiene appunto quanto da me constatato.

Detto ciò mettiamola su un piano più facilistico e semplicistico, prenderò parte a questa discussione dal vostro punto di vista.
Il progresso umano è inversamente proporzionale alla religione.
Dunque si tratta di stabilire il miglior modus d'accrescimento del benessere comune, perpetrando nel tempo la qualità umana a discapito della debolezza di pari natura. La religione è da creduloni, come Babbo Natale o la Befana, perché mai portarla avanti? Anzi: andrebbe abolita.
Insomma, se ne vadano in malora tutti quei princìpi di comunione, misericordia e fratellanza promossi dalle principali religioni, monoteiste e non (Cristianesimo, Ebraismo, Islam, Buddhismo, Induismo, Confucianesimo ... ). Principi falsi, perché i cleri di ogni religione sono integralmente corrotti (preti pedofili, muezzin stupratori, rabbini avidi, buddisti scansafatiche, induisti puzzoni, confuciani tutto parole e niente fatti ... ); d'altronde le religioni non sono che uomini fallibili, mica dottrine ideali, filosofiche, etiche e sociali. Le religioni falliscono per le peculiarità intrinseche ad esse stesse, non per come gli uomini le applicano, interpretano e reagiscono ad esse.
Le religioni hanno solo creato disavanzo. Se non fossero mai esistite vivremmo nel mondo raccontato dai Griffin: ultramoderno, arcitecnologico, tutto puoi e niente ti nega (perché i Griffin, un cartone animato, quelli sì sono attendibili).
Ovviamente tutte le costruzioni epiche lasciate dalle religioni in giro per il mondo (come San Pietro a Roma, Notre Dame a Parigi, Westminster a Londra, San Marco a Venezia, Mont Saint-Michel in Bretagna, San Basilio a Mosca, non ho grossa conoscenza di templi extra cristiani, ma sono sicuro ne esistano di ben più colossali rispetto ai citati) sono state erette solo per dimostrare la grandezza di Dio agli occhi dell'uomo. Tutti i benefici architettonici e ingegneristici estrapolati da quei contesti, per dare la possibilità ai morti di fame di vivere in case decenti anziché baracche o tane da bestie, sono trascurabili. Così come la produzione artistica (da non associare ai Van Gogh e Repin del mio post precedente, escludo ci arriviate da soli), che è stata inequivocabilmente influenzata dalla religione. A morire Raffaello, Giotto, Caravaggio, Da Vinci, Rembrandt e una moltitudine di esseri umani poco progrediti. Pieni di soldi e artisti capaci, ma per carità: umanamente zero. Non dimentichiamo anche il tramandarsi della conoscenza, dunque aspetto culturale, di generazione in generazione. Saper scrivere, parlare, avere abilità matematiche contestualizzabili alla vita quotidiana non sono cose da religiosi. Se si lasciassero crescere gli infanti senza credo essi imparerebbero a fare queste cose per istinto, come camminare, perché le religioni non hanno funzione formativa-nozionistica, è una burla che raccontano per attrarti nelle loro sette.
E poi finiamola di dire la religione sia una scelta! Viene imposta, sistematicamente. Insomma, prendi gli atei: arrivano in punto di morte e subito il prete a dargli l'estrema unzione; non bastasse la beffa il danno: sepolto al camposanto. In mezzo a quei Cristiani, quelli Ebrei e tutta quell'altra immonda massa di credenti. Imposto, mica perché in punto di morte la gente riprende miracolosamente a credere. Per non parlare dei credenti: manco nati gli viene da subito imposta una religione! Intollerabile. Insomma, se uno vuole smettere di credere o cambiare credo non gli è possibile, peggio dell'AIDS.
Ho detto tanto ma potrei aggiungere molto di più (non ho citato la scienza, perché allora tutti i credenti verrebbero azzerati dal mio punto di vista).
Dunque voi tutti mollate il vostro Dio, qualunque esso/i sia/siano. Unitevi agli esseri umani progressisti, per un mondo più griffiniano.

Una cosa, magari non c'entra nulla ...
Vi ricordate da piccoli, mentre usando un giocattolo rischiavate di scassarlo, dunque arrivava vostro padre, o vostra madre, o un adulto qualsiasi, e vi diceva <<NO! Se fai così te lo prendo!>> portandovelo via? Non so perché mi sia venuto in mente a seguito di queste riflessioni anti-religiose. :rotelle:
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Messaggioda so... » 31/05/2013, 13:32



Non saper sostenere una discussione senza far ricorso a questi squallidi appellativi, questo sì che è supermegareligioso... e soprattutto da persona colta ed intelligente. Bravo, complimenti!
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Messaggioda Meiko » 31/05/2013, 15:50



StillWandering ha scritto:Poi, il paese più tecnologico per eccellenza è il Giappone e infatti i giapponesi sono poco religiosi...

Tenendo presente che in Giappone le religioni più diffuse sono shintoismo e buddismo (ergo, in qualcosa credono pure loro), stai forse insinuando che tutti i templi e i santuari presenti in Giappone in realtà esistono solo nei manga? :???:
Ti riporto un brano che ho trovato relativo agli stili architettonici nipponici, influenzati, appunto, proprio dalla presenza delle religioni nel Paese:
Per quanto riguarda i santuari, il Giappone ha avuto luoghi sacri da tempo immemorabile.
Come in altre civiltà, l'atto di culto è stato parte della vita quotidiana fin dai tempi antichi e le prime forme di architettura di santuari apparvero tra la fine dell'VIII secolo e l'inizio del IX.
Poi, quando cominciò a farsi sentire l'influenza del buddismo e del confucianesimo, gli stili architettonici cominciarono a cambiare.

Un altro:
Di pari passo con l'introduzione del buddismo, a metà del VI secolo, vennero importate dall'Asia tecniche dell'architettura dei templi: a partire da Asukadera a Nara, molti templi furono costruiti in diverse parti del paese.

Negli anni che seguirono, le dottrine e le credenze delle sette buddiste hanno influenzato sempre di più le tecniche di costruzione dei loro templi, dando luogo a una più ampia varietà di stili e di forme strutturali.

Come puoi ben notare la religione è stata talmente rilevante da influenzare addirittura gli stili architettonici delle costruzioni. Quindi, se vogliamo, il beneficio della religione è stato lo sviluppo, l'evoluzione dell'architettura durante i secoli.
Scusate se è poco.

Detto ciò quoto decisamente Davy Jones! E anche Lord, dai..
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Messaggioda StillWandering » 31/05/2013, 15:57



Io non insinuo nulla, riporto solo studi condotti sulla popolazione e faccio correlazioni utilizzando un punto di vista logico, razionale, matematico. Certo i giapponesi non è che vivano felici e contenti come i danesi, ma sono indubbiamente il paese tecnologico per eccellenza e pure poco religioso. Basta cercare su internet e si trovano un sacco di risultati a riguardo, non mi sono inventato nulla. Olanda, Danimarca, Svezia, Estonia, Belgio, Francia, Finlandia, Norvegia... tutti paesi poco religiosi e due (o più) spanne davanti agli altri. Ah, dimenticavo Hong Kong. Ecco una (delle tante) fonte/i, per i miscredenti: http://uticense.blogspot.it/2010/09/la- ... zioni.html. A mio avviso scienza e progresso non vanno d'accordo con la religione. Trovo che il link postato sia interessante per fare diverse riflessioni. E al bando il filosofeggiare, qui sono numeri, oggettivi.
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Messaggioda Meiko » 31/05/2013, 16:06



Se ti riferisci solo all'Italia, cmq, io credo che l'essere indietro non dipenda affatto dalla religione, ma dalla classe politica. Se davvero esistesse la meritocrazia, se ci fossero meno raccomandazioni, se le tasse fossero veramente destinate ai servizi e non alle tasche della classe dirigente, se chi ci comanda avesse davvero a cuore il bene del Paese, allora vedresti che anche l'Italia avrebbe le sue chance, nonostante la presenza del Vaticano.
Altro che religione, il problema alla base sta in tutt'altro loco!! E lo dimostra il fatto che tutti i Paesi che nomini sono guidati da persone serie e di competenza, e non vi accadono le schifezze che succedono in Italia.

Aggiungo: linkare una fonte di parte come "Ateismo assertivo" non dà un'idea di obiettività.
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